Lo strumento di gioco più adatto è quello che incita il bambino ad una vivace attività, che non ha una forma troppo definita, realizzato con materiale il più possibile naturale e che lascia libero il bambino di lavorare con l’immaginazione e la fantasia.
Oggi i bambini sono letteralmente inondati da ingegnosi manufatti che vengono dichiarati adatti all’infanzia, ma molto spesso ciò che promuove realmente lo sviluppo del bambino non corrisponde a quanto l’industria dei giocattoli propone.
Se si osserva un bambino intento a giocare si può facilmente notare quanto poco la sua attività ha a che fare con quanto viene ritenuto essere lo scopo del giocattolo.
Così occasionalmente a casa mia, ad esempio, le costruzioni diventano il pasto per i bambolotti, e vengono ‘cucinate ‘ in un contenitore che funge da tegame.
Mobili della cucina realizzati in cartone da me e dai bimbi)
In realtà per il bambino giocare significa essere attivo nel suo ambiente. Egli fa quello che vede fare, e desidera collaborare con ciò che fanno gli adulti.
N.B: Il bambino sperimenta una soddisfazione nel fare e non nel guardare!
Non c’e’ nulla di meglio che trascorrere del tempo con loro coinvolgendoli nelle nostre attività quotidiane.
Certo questo richiede da parte nostra un po’ di pazienza, poiché ovviamente il bambino ha i suoi tempi ed i suoi modi.
L’importante è farlo sentire ben accolto, trasmettergli la nostra riconoscenza per l’aiuto che ci fornisce…questo sarà fonte per lui di enorme soddisfazione, e valida occasione per apprendere e sperimentare.
"I condizionamenti della vita moderna e l’atteggiamento dei genitori non devono derubare i bambini del tempo necessario a pensare i propri pensieri, a dare le ali alla loro fantasia, a sognare ad occhi aperti perché tutto ciò è essenziale per lo sviluppo della creatività e della vita interiore".
(B.Bettelheim,Un genitore quasi perfetto)
I bambini attraverso il gioco hanno la possibilità di esprimere i loro pensieri ed i loro sentimenti, che vengono così elaborati e affrontati agendoli nei giochi di fantasia.
I genitori dovrebbero pertanto, lasciare ai bambini tempo per giocare da soli, liberamente, lasciando loro la possibilità di gestire il gioco e intervenendo solo se e quando viene richiesto.
Anche nel gioco importante è stabilire un ritmo, un’alternanza; fare comprendere al bambino che c’e’ un tempo da trascorrere con il babbo e/o la mamma ed un tempo in cui si gioca da soli, perché la mamma o il papà hanno altre cose da fare.
Anche questo è un modo per stabilire dei limiti, che sono fondamentali per aiutare il bambino a sviluppare le proprie risorse.
Il bambino che vuole attenzione, o un certo giocattolo, o desidera svolgere un’attività con un genitore, e deve aspettare o rinunciare, impara anche ad essere flessibile e paziente, a cercare delle alternative a sviluppare la creatività, ad avere fiducia nelle proprie risorse, qualità fondamentali nella vita.
Se i genitori soddisfano ogni richiesta, ecco che il bambino finisce per diventare sempre più debole, capriccioso e incapace di gestire la situazione.
Se oggi la famiglia non impara a comprendere cosa è meglio per i propri figli, le generazioni future ne riceveranno un danno profondo, senza peraltro capire le ragione della propria sofferenza, della perdita di fantasia, del vuoto interiore, della tristezza e della mancanza di entusiasmo.
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Questo post l'avevo perso... per fortuna l'ho visto sotto ad un altro! Come al solito siamo molto in sintonia... che belli i bambolotti, sono sempre così pieni d'amore!
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