martedì, settembre 3

I GIOVANI ED INTERNET

                                     

Secondo l’ultimo rapporto ISTAT sull’infanzia, più di un bambino su due, ha accesso ad internet già dai 6 anni.

Otto ragazzi su dieci, tra i 10 ed i 12 anni navigano in internet, mentre sono addirittura il 97% quelli tra i 13 ed i 16.
Tra questi ultimi 4 su 10 si collega ad internet attraverso il telefonino oltre che con il computer di casa.

Soprattutto pre-adolescenti ed adolescenti utilizzano internet  per motivi di ‘studio’  e per comunicare sui social network. (Facebook, Twitter  …)

Per un genitore è difficile trovare il giusto compromesso, tra la necessità di di lasciare  sperimentare ai propri figli le enormi potenzialità della rete, e quella di tutelarli dai rischi connessi.

Quali sono i rischi?

Come può accadere con la tv, (vedi QUI) ed il cinema, anche attraverso internet i nostri figli possono assistere a scene impressionanti, non adatte alla loro età.

Molti genitori dichiarano che i loro figli:
- hanno ricevuto, via internet, materiale pornografico non richiesto
- si sono imbattuti in adulti che hanno finto di essere coetanei
- alcuni sono arrivati ad incontrare fisicamente le persone che hanno conosciuto in rete.

Ma i problemi che possono sorgere con le nuove tecnologie non sono solo questi.

Secondo un recente rapporto pubblicato dalla Società italiana di pediatria, gli adolescenti che navigano su internet per più di tre ore al giorno, mangiano peggio, leggono meno, praticano meno sport e hanno un rendimento scolastico inferiore.

Quando il web diventa una droga (web addiction)

I giovani che navigano su internet o giocano con i touch screen fin dalla più tenera età (nativi digitali), rischiano di sviluppare più facilmente comportamenti compulsivi.

Il primo segnale evidente di un problema è il ritiro sociale del giovane, oltre al cospicuo numero di ore passate davanti al computer.
Smettono di fare attività fisica, non hanno un’idea sana della loro sessualità, non cercano gli amici, tentano di abbandonare la scuola.
Si ritirano dal mondo reale, per vivere in quello virtuale.

Tale tipo di dipendenza si sviluppa più facilmente in famiglie dove c’è una distanza emotiva oltre che fisica, tra genitori e figli.
Per questo motivo è importante che i genitori abbiano sempre uno sguardo attento; meglio imporre limiti a costo di litigare, piuttosto che compiacersi delle capacità informatiche dei figli, per poi  restarsene lontani emotivamente.

Cosa fare?
  
-Esistono sistemi di controllo che aiutano a creare un ambiente protetto per i minori on line.
Si possono acquistare o scaricare gratuitamente programmi filtro per i contenuti sgraditi o installare motori di navigazione pensati per i bambini.

Ricordate però che nessun programma filtro, per quanto efficace, può sostituire  la supervisione di un adulto. 

-Se i bambini sono molto piccoli, affiancateli durante la navigazione, non lasciateli soli.
 Potete piazzare il computer in una zona di passaggio della casa, in modo da tenerlo  sempre d’occhio, senza interferire troppo.

-Impostate una password per l’accensione del computer, in modo da mantenere il controllo  completo sul suo utilizzo.

-Se i ragazzi sono più grandi, cercate di parlare con loro e stabilite regole condivise:

1)chiedere sempre il permesso a genitori ed interessati prima di pubblicare in rete materiale    (foto, video o altro)

2)non dare confidenza a sconosciuti , e non incontrare nessuno    senza il permesso  e supervisione dei genitori

3)Non dare mai informazioni personali come mail, telefono, indirizzo; potrebbero finire nelle    mani di persone sbagliate.


  PER APPROFONDIRE:














2 commenti:

  1. Cara Ste, questo è un argomento scottante che penso riguardi molte famiglie italiane, ma allo stesso tempo è talmente delicato e difficile affrontarlo che non c'è una soluzione unica per tutti. Sicuramente il totale proibizionismo del computer e di internet non va bene, ma penso che nemmeno il suo opposto non vada bene: troppa libertà a un età troppo piccola non va bene! Per esempio io sono contraria alle ricerche per la scuola fatte on line, perché secondo me i bambini e gli adolescenti devono saper cercare qualcosa anche nei libri, altrimenti ci ritroveremo con tanti "bietoloni" che sono capaci solo di battere su una tastiera! Per non parlare dell'argomento sicurezza: una ragazzina che conosco di 12 anni si è iscritta a fb di nascosto dai genitori, grazie alla complicità di una amichetta per niente controllata dai suoi, e non ha badato a risparmiarsi nell'accettare le richieste di amicizia né del numero di tel... per farla breve lo ha dovuto cambiare e ora la controllano molto di più. Sarà che io non sono iscritta a fb, ma lo abolirei!!! Scusami se sono stata così lunga, ma quando un argomento mi preme non mi risparmio! :) Dani

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  2. Scherzi! ti ringrazio moltissimo per il tuo contributo. A me piace lo scambio di idee ed esperienze.
    Fondamentalmente la penso come te..Per quanto riguarda tutta la 'tecnologia'...dalla tv ad internet; va bene ma con i giusti limiti che variano e si modificano a seconda dell'età dei bambini. NOn credo sia indispensabile 'internet' ai bambini piccoli 0-9/10 anni...se ne puo' fare tranquillamente a meno...esistono i libri...iniziamo a fargli amare e conoscere quelli. (sarà che io li ho sempre amati fin da piccola...). Per quel che mi riguarda i miei figli non hanno accesso ad internet. Con il piu' grande di 8 anni capita di vedere qualcosa, paesaggi, gochi didattici, curiosità ma sempre per poco tempo ed in presenza mia o di mio marito. Sinceramente non abbiamo richieste in quella direzione..come me ed il mio compagno i miei figlioli amano molto i libri...finchè dura....
    ps. : bellissimo il termine BIETOLONI....

    Ste

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La Magia è credere in se stessi: se riusciamo a farlo, allora possiamo far accadere qualsiasi cosa. (Goethe)