giovedì, dicembre 7

Meravigliosa fragilità: e tu ti concedi di essere fragile?


Perchè l'essere fragili assume spesso una connotazione negativa? Forse perché viene associata ad una condizione di debolezza. E nella società moderna che inneggia costantemente alla “prestazione” non è ammissibile mostrare i propri punti deboli, i limiti, le mancanze.

Eppure fanno parte della condizione umana. Nessuno ne è esente, anche se spesso ci appicchiamo addosso una bella maschera e le sotterriamo nelle stanze buie e polverose del nostro inconscio.
E' allora che il nostro Ego fa bella mostra di sé pavoneggiandosi e atteggiandosi  a “uomo/donna” di mondo, prestante, bello, di successo, sorridente, forte, evoluto e avanzato.


Ma cosa significa “fragile”?


La parola fragilità richiama alla mente l'immagine di qualcosa che si può rompere con facilità, di un equilibrio che va in frantumi.
E' un termine che ha molto a che fare sia con sensibilità che con debolezza, che fa sorgere la necessità di essere ascoltati, accolti, compresi con gentilezza e delicatezza.

Vi sarà di certo capitato di vivere momenti particolarmente intensi, stress fisici o psichici, malattie, traumi, eventi che hanno mandato “in frantumi” il vostro equilibrio. Le certezze sulle quali avevate basato la vostra vita ad un certo punto hanno iniziato a traballare ed in un momento siete stati travolti da un turbinio di emozioni. 
Siete diventati suscettibili, estremamente sensibili, malinconici a volte quasi depressi, avviliti.
A chi non è accaduto? 

L'arte di essere infelice. Quella di essere felice, è cosa rancida; insegnata da mille, conosciuta da tutti, praticata da pochissimi e da nessuno poi con effetto.”
Dialoghi letterari, Giacomo Leopardi

E allora io rispondo no a tutti coloro che ti dicono bisogna essere forti, andare avanti, stringere i denti...e perché non possiamo permetterci di vivere fino in fondo le nostre fragilità, farci trascinare dalle nostre emozioni sino a toccare il fondo, là dove abbiamo la possibilità di incontrare finalmente noi stessi oltre tutte le maschere che ogni giorno indossiamo?
E se fosse questo luogo "oscuro" quello giusto per ritrovare le forze per rinascere come una fenice dalle nostre ceneri?


La forza della fragilità


Ti basti la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza;…….quando sono debole è allora che sono forte
“Paolo ai Corinzi”

Permettersi di essere fragili muove energie ed emozioni che è possibile incanalare lungo percorsi noti o da sperimentare, esplorando possibilità che si trasformano in nutrimento anche quando la realtà sembra sbarrarci la strada.


Ma, come sostiene D'avenia, senza amici l'arte di essere fragili è impossibile.

L'amico è colui che ti perdona debolezze, difetti e vizi, che conosce e conferma la tua forza, il tuo talento, i tuoi meriti. E l'amico è colui che, pur volendoti bene, non ti nasconde le tue debolezze, i tuoi difetti, i tuoi vizi.
L'amicizia si fonda dunque sulla somiglianza, ma si manifesta nella diversità, nelle contraddizioni, nelle differenze. Nell'amicizia l'uomo cerca egoisticamente ciò che gli manca. E nell'amicizia tende a donare munificamente ciò che possiede.
(Vasilij Grossman, Vita e destino)


Non dobbiamo essere forti, non dobbiamo impedirci di piangere se ne abbiamo bisogno, ne essere allegri se non lo siamo. Non “dobbiamo” niente.
Noi siamo semplicemente quello che siamo.
Vederlo e accettarlo è già un grande passo.
I vostri amici, quelli veri, lo sanno, resteranno con voi e vi sosterranno.

"Essere fragili costringe ad affidarsi a qualcuno e ci libera dall'illusione di poter fare da soli, perchè la felicità si raggiunge sempre almeno in due".
A. D'Avenia, L'arte di essere fragili



E voi ? Vi concedete di essere fragili?

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2 commenti:

  1. Sono d'accordo. Spesso è quando si tocca il fondo e si entra in contatto con il sé più profondo e "nudo" che si trovano risorse e risposte che aiutano a recuperare un equilibrio. Forse si guarda alla realtà con una nuova chiarezza. Grazie per questo post sincero.
    P.S.: che strano veder citato "Vita e destino"... credevo non lo leggesse più nessuno. Un romanzo meraviglioso.

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    1. Grazie a te per essere passata ed aver condiviso il tuo pensiero. Che dire i romanzi belli non passano mai di moda 😉😊

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La Magia è credere in se stessi: se riusciamo a farlo, allora possiamo far accadere qualsiasi cosa. (Goethe)