Dopo la nascita del mio primo figlio ho rischiato l'esaurimento psico fisico.
Perchè?
Una mamma sempre presente, una casalinga perfetta, una cuoca attenta alla qualità dei cibi, ed una moglie comprensiva e soprattutto che riesce in tutto da sola.
Ho capito a mie spese che questo stile di vita non era sostenibile... Quello a cui aspiravo era un ideale del tutto avulso dalla realtà che mi aveva logorato fisicamente e psicologicamente annientando la mia personalità.
La cosa più grave è che questo stile di vita, il mio ideale non erano di certo il meglio che potessi offrire a mio figlio.
Succede infatti che dimenticando noi stesse, le nostre esigenze i nostri desideri più intimi, e dedicandoci completamente ai figli e alla casa, rischiamo di strumentalizzare i nostri stessi figli.
Allora, saranno loro che ci riempiranno la vita, saranno loro da cui trarremo la nostra felicità e la nostra soddisfazione, saranno loro a cui daremo la responsabilità della nostra felicità.
Finiremo inconsciamente per assimilarli al nostro ideale di mamma perfetta, vorremo anche loro perfetti o comunque corrispondenti ad un nostro ideale.
Quando li guarderemo non li vedremo come individui dotati di qualità e talenti ma anche di difetti e limiti, ma vedremo solo l'ideale che dovranno incarnare.
Si perchè il figlio perfetto sarà la dimostrazione della perfezione e della bravura della mamma, o ancora peggio un'estensione della mamma.
Come ho fatto?
Sono ripartita da me stessa. Ho trovato tempo per me stessa...
Per coltivare gli hobby, per frequentare amici, per staccare completamente la spina.
Grazie all'aiuto di una persona "speciale", ho capito che questo spazio è vitale per mantenere e alimentare la propria individualità il proprio essere ed esistere al di là del ruolo di mamma e di moglie.
Un'ora al giorno, due ore a settimana, 4 ore al mese..non importa, ognuno lo può decidere in base alle proprie esigenze.
Questo tempo moltiplicherà le energie, e permetterà di affrontare gli impegni quotidiani con rinnovata partecipazione, entusiasmo e forza.
Non è una perdita di tempo ma un guadagnare tempo, perchè migliora la qualità della vita.
Una mamma stanca (spesso lo è solo mentalmente), nervosa, malinconica non è il massimo per il proprio figlio. I bambini ricordiamoci sentono i nostri stati d'animo e li assimilano.
Per fare questo è necessario imparare a delegare: al marito, alla mamma, alla sorella , ad un'amica.
I nostri compagni sono in grado di fare quanto noi, nella maggior parte dei casi, occorre avere fiducia in loro ma soprattutto rinunciare alla nostra onnipotenza e onnipresenza.
Certo, ed è difficile ammetterlo, sentirsi indispensabili, uniche, ricercate dai nostri figli ci fa sentire insostituibili, spesso da un senso alla nostra vita, alle volte riempi i nostri vuoti.
Ma questo non è corretto ne per i nostri bambini.
Il vero nutrimento dei nostri figli è vedere i genitori felici, soddisfatti e davvero presenti nel momento in cui stiamo con loro.
E' la qualità del tempo che trascorriamo con loro che conta non la quantità.
E' stato difficile per me scoprire ed accettare molte delle cose che ho condiviso oggi.
Ora so che se io non sono felice, se non amo me stessa, non sarò in grado di amare di un amore puro e disinteressato ne i miei figli ne il mio compagno.
"Senza l'amore di sé nemmeno l'amore per gli altri è possibile." (Hermann Hesse)
Quale è stata la vostra esperienza con la maternità? Vi siete scontrate con il mito della mamma perfetta?
non ho figli quandi nn posso esprimere mio parere dico solo che hai fatto bene a reagire e prenderti cura di te stessa....un abbraccio
RispondiEliminaGrazie carissima per essere passata!
EliminaSte
Con Rebecca, la prima, ho fatto il tuo stesso percorso, penso sia il cammino naturale che spetta alla maggior parte di noi mamme che vorremmo poter fare tutto e a volte senza cambiare nulla della vita precedente, mantenere amicizie e abitudini quasi come se nulla fosse....poi ho capito e ho ricreato un mio nuovo equilibrio...poi pero' la seconda gravidanza a distanza di 20 mesi, la piccola Asia, non mi ha lasciato tempo di recuperare le forze (ho allattato Rebby fino a 17 mesi!!) e ora che Asia ha compiuto un anno sono nel bel mezzo della tempesta, di ogni tipo: ormonale, umorale, fisica e psichica. Mi ritrovo spesso sfinita e sconfortata perche' sento di non essere la solita Giorgia, ma provo ad accettare i miei limiti e penso che anche questo periodo passera'...solo che mi manca moltissimo il contatto con la mia realtà , in fin dei conti on praticamente quasi 3 anni che mi son estraniata da tutto e tutti e a volte mi manca il respiro...ma passera'! :-)
RispondiEliminaCiao Giorgia, sai che ricordo benissimo il giorno in cui lessi sul tuo blog della tua seconda gravidanza? eh certo due bimbi in così poco tempo non è facile.
EliminaIl tempo che vedo continui a dedicare al tuo blog è tempo per te, per mantenere uno spazio tutto tuo! bravissima!
Ho letto nelle tue parole tutto il mio percorso personale, fisico e psichico! Sono arrivata all'esaurimento per voler fare tutto e perfettamente! Anch'io sono ripartita da me, ho iniziato a lavorare anche per poche ore, ho aperto il blog e mi sono lanciata in questa avventura creativa....ora, a distanza di 6 anni, sono felice di averlo fatto e di condividere questa esperienza con mamme come te!!
RispondiEliminaBacioni
Ciao Carissima, è bello scambiarsi esperienze con persone che capiscono quello che si è vissuto. La cosa che mi torna piu' utile è che nulla puo' essere perfetto...e poi che noia la perfezione...non ci resterebbe nulla da fare...hihihih Grazie per essere passata!
RispondiEliminaFantastico post, davvero!
RispondiEliminaQuello che scrivi è tutto vero.
Non credo di essere in errore se penso ci siamo passate tutte. Me compresa.
Dovrei scrivere un libro " Volevo essere wonder woman" ;)).
E davvero credevo di poter/dover risolvere tutti i problemi di tutti : mamma perfetta, sul lavoro efficiente, a casa insostitibile, con gli amici sempre presente e figlia ado in affido.
Quindi? scoppiata.
Mi sono fatta aiutare per sgrovigliare la matassa e sto ricominciando da zero. E' un percorso duro ma è necessario.
Grazie mille per la tua testimonianza! prendere coscienza di quanto ci accade è già un buon inizio. Eppoi lo dicono che la maternità è un'occasione di crescita interiore per la donna!
EliminaQuindi evviva le "scoppiate"!
Ste
Credo una storia che ci accomuna tutte. Le tue parole rispecchiano a pieno quello che noi mamme viviamo, solo che qualcuna ne esce, altre rimangono imprigionate in questa realtà distorta. Presente.
RispondiEliminaHai perfettamente ragione, grazie per il tuo commento.
EliminaSte
ammettilo che hai scritto questo post per me... :-D
RispondiEliminaè davvero il riassunto di quello che mi sta capitando in questo momento, sono sopraffatta e affranta.
Mi illudo di essere felice ma questa certezza comincia a vacillare.
E per non finire con tutto all'aria come devo fare?
Rileggo il post che è meglio ;-)
Ciao!
Beh ci siamo passate tutte...ma se ne esce eccome! Prima cosa tempo per sè e riposo...ce la si puo' fare credici..non pensare è impossibile, pensa alle risorse a cui puoi attingere! La necessità aguzza l'ingegno..scontata ma vera..
RispondiEliminaQuando è nato il mio primo bambino ero così presa da lui, l'allattamento che non partiva, le cose che vedevo da fare un casa e non riuscivo a fare, la stanchezza... La mia vita era scandita da tiralatte, poppate, pannolini. Sono andata in crisi. Continuavo a chiedermi: ma io dove sono finita?
RispondiEliminaPoi ho pianto, mi sono disperata, ho guardato mio marito e gli ho detto: mi devi dare un'ora alla settimana, un'ora tutta per me, per farmi un bagno, coccolarmi e dedicarmi a me stessa.
Lui, sant'uomo, ha capito.
Ed è iniziata la mia rinascita.
Noi esistiamo anche come persone, non solo come mamme, mogli, figlie.
Se ci dimentichiamo di noi stesse siamo perdute.
Ora aspetto il secondo bambino. Ma questa volta ho una marcia in più. So che io esisto e mi devo dedicare un'ora alla settimana.
Non importa la perfezione. Importa la felicità.
E la felicità parte da noi stesse.
Concordo in pieno con te. Bellissimo post, davvero!
Grazie per la tua testimonianza, per averla condivisa con tutti noi!
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