Nonostante il numero di persone interessate alla sostenibilità sia in costante aumento, in Italia ancora la maggior parte di noi beve acqua in bottiglia.
Ciò significa che dai cittadini italiani vengono utilizzate tra i 7 e gli 8 miliardi di bottiglie di plastica da 1,5 litri all'anno, tanto che risulta il primo Paese in Europa e il secondo al mondo per consumo di acqua in bottiglia ( fonte www.i-com.it).
L'acquisto di depuratori domestici puo' quindi rappresentare una valida alternativa?
Quali sono i migliori in commercio e come districarsi tra la miriade di offerte presenti oggi sul mercato?
Proprio a queste domande cercherò di dare una risposta in questo articolo.
Depuratori d'acqua domestici sì o no?
Come sostiene Altronconsumo l'acqua del rubinetto in Italia "E’ un’acqua controllata: quotidianamente dagli acquedotti e periodicamente dalle AUSL (Azienda unità sanitaria locale) territorialmente competenti. Deve rispettare i limiti su oltre 35 parametri chimici e microbiologici imposti dalla legge italiana, che si rifà agli orientamenti stabiliti dall’OMS e dai comitati scientifici della Commissione Europea ".
Quindi i gestori del sistema idrico in tutta Italia, garantiscono la qualità dell’acqua potabile fino al contatore: tutto ciò che riguarda le tubature di casa è invece una responsabilità nostra o del condominio in cui risiediamo.
Anche per quanto riguarda il cloro, di regola viene aggiunto all’acqua per renderla potabile solo quando c’è il rischio di contaminazioni organiche. Nel caso dell’acqua di falda questo rischio è praticamente assente. Il cloro viene però aggiunto preventivamente quando vengono realizzati interventi sulle tubature dell’acquedotto. In questo caso, se si sente sapore o odore di cloro significa che è appena stata effettuata una disinfezione. Basta però lasciare scorrere l’acqua per risolvere il problema. Ricordate però che il cloro disciolto nell’acqua per la disinfezione è gassoso, e se quindi lasciamo una caraffa piena in frigorifero per qualche tempo, la sostanza evapora e il sapore sgradevole scompare. (fonte www.acquadelrubinetto.gruppocap.it.).
Detto questo, la scelta di consumare acqua del rubinetto oppure di installare un depuratore di acqua domestico è del tutto individuale.
A scopo unicamente informativo vi segnalo che Altroconsumo offre ai soci un servizio di analisi dell'acqua del proprio rubinetto ad un prezzo convenzionato e vantaggioso (per chi fosse interessato QUI trovate i dettagli).
Quale depuratore scegliere?
Se preferite intallare un depuratore al vostro rubinetto di casa per avere ulteriori certezze riguardo la qualità della vostra acqua, allora le tipologie di depuratori cui vale la pena di prestare attenzione, sono 2 :
- depuratore con filtro a carbone attivo
- depuratore ad osmosi inversa
Vediamoli più in dettaglio.
Depuratore con filtro a carbone attivo
Il filtro a carbone attivo, la cui misura oscilla tra 0,2 e 0,5 micron ha come compito principale quello di trattenere il cloro e tutti i sottoprodotti clorati, vari inquinanti e qualche metallo pesante ma non tutti.
In questa tipologia di filtri è solitamente inserita una lampada UV, che ha la funzione principale di debatterizzare l’acqua (funzione molto importante).
Questo tipo di depuratore lascia inalterato il contenuto in sali minerali dell'acqua.
Ne esistono di diverse marche, per cui il mio consiglio, se intendete acquistare questa tipologia di filtro, è di contattare diversi produttori e di farvi spiegare bene in dettaglio le caratteristiche. Fate una attenta valutazione anche dei costi ( di solito sono molto meno costosi dei depuratori ad osmosi inversa).
Depuratore ad osmosi inversa
La microfiltrazione attraverso il filtro a carbone attivo blocca il passaggio di sostanze inquinanti di grosse dimensioni, quindi tutte quelle più piccole riescono a passare.
L'osmosi inversa funziona diversamente, l'acqua non viene filtrata ma separata dalle sostanze inquinanti tramite la membrana osmotica.
Queste membrane sono dotate di fori invisibili, che misurano 1 milionesimo di mm; i fori sono talmente piccoli che solo l'acqua e pochissimi altri minerali riescono a passare. Pertanto l'acqua che ne esce è pura e priva di inquinanti, virus e batteri.
Tutti gli impianti ad osmosi inversa sono inoltre dotati di un filtro a carbone attivo; questa prefiltrazione, che ha il compito di eliminare le sostanze più grossolane ha, in questo tipo di depuratore, la funzione di proteggere la membrana osmotica e di farla durare più a lungo.
Il processo dell’osmosi inversa può quindi essere suddiviso cronologicamente nelle seguenti fasi:
1) prefiltrazione dell’acqua attraverso il filtro a carbone attivo (che viene poi regolarmente cambiato) con l' eliminazione del cloro e delle sostanze grossolane;
2) passaggio dell’acqua tra le membrane osmotiche e separazione di tutti componenti di dimensioni più piccole.
In termini di "purezza" dell'acqua possiamo di certo affermare che il filtro ad osmosi inversa non ha concorrenti.
La critica che più spesso viene mossa a questo tipo di depuratori è che l'acqua viene privata anche della maggior parte dei sali minerali. Sottolineo la maggior parte, perchè per legge non si puo' scendere al di sotto di un valore minimo stabilito che deve essere rispettato rigorosamente. Questo significa per intenderci che non berrete acqua distillata.
In ogni caso se il timore di bere un'acqua troppo povera di sali vi spaventa, non temete perchè i moderni impianti ad osmosi inversa vi danno la possibilità di aumentare la concentrazione di sali come voi desiderate.
Si tratta comunque di acqua "minimamente mineralizzata" (residuo fisso non superiore a 50 mg/ L): è un’acqua leggera al palato, dal sapore delicato. Tenete presente che questa tipologia di acqua rappresenta circa il 9% delle acque minerali italiane in commercio (vedi: Lauretana, Plose, Amorosa, Surgiva etc.).
*il residuo fisso: è un dato riportato sull’etichetta delle acque in bottiglia che ci dà una stima del loro contenuto in sali minerali e determina la differenza tra acque leggere, medie e pesanti.
Ma non sarà dannosa un'acqua troppo demineralizzata?
A questo punto, non essendo io un medico quindi del tutto inadeguata ad esprimere un parere a questo proposito, ho scelto di citare il Dott. Adolfo Panfili (di cui tra l'altro sono stata paziente anni fa). Nel suo libro "Medicina ortomolecolare" egli sostiene che:
"Gli elementi del regno minerale non sono direttamente assimilabili dalle cellule animali". E' una pura questione di citologia. Infatti, nel regno vegetale, i minerali attinti dall'acqua e dalla terra sono direttamente assimilabili dalle alghe e/o dalle piante che conferiscono a questi minerali una nuova struttura: il potere rotatorio. Nel regno animale le cellule non possono assimilare che i sali a potere rotatorio già assimilati dai vegetali eterotrofi che si nutrono di materie organiche. "
I minerali provenienti dall'acqua e dalla terra, sono già direttamente assibilabili dal mondo vegetale che funge da mediatore conferendo una nuova struttura chimica rotatoria ovvero una sorta di lasciapassare per poter raggiungere la cellula umana.
Da tutto ciò si deduce che i sali minerali contenuti nelle acque sono per lo più inassimilabili.
"Inoltre, sostiene il Dott. Panfili, un' acqua pura, a basso residuo fisso, è purificativa, ovvero si carica di una grande quantità di tossine che possono essere così eliminate con le urine".
Nel caso decidiate di scegliere un depuratore ad osmosi inversa, anche in questo caso rivolgetevi ad aziende serie, fate tutte le domande che ritenete necessarie e valutate i costi. In genere oltre al costo per l'acquisto dell'impianto (di solito si aggirano tra i 1.000 ed i 1.500 euro), vi sarà anche una spesa annua (circa 100 euro) per la sostituzione dei filtri.
La mia scelta
Ho acquistato il mio primo depuratore domestico ad osmosi inversa circa 20 anni fa seguendo le indicazioni del Dott. Adolfo Panfili, allora mio medico, e devo dire grande anticipatore. Sì perchè ancora all'epoca si parlava pochissimo di questi argomenti e non era facile trovare questo tipo di impianti (che tra l'altro erano anche più costosi di oggi). L'ho cambiato qualche anno fa e mi sono rivolta ad un'azienda locale che mi offerto un ottimo prodotto (più all'avanguardia rispetto a quello che possedevo che era assai datato) ed un qualificato servizio di cambio filtri.
Che dire, non so se si potrà mai risolvere questa diatriba riguardo la scelta di un'acqua ricca di sali minerali (e quindi anche di potenziali sostanze inquinanti) e un' acqua povera di sali, ma pura e disintossicante.
Io credo che la funzione primaria dell'acqua non sia quella di apportare sostanze nutritive, di scarsa assimilazione tra l'altro, ma quella di idratare e purificare. I sali minerali possono essere tranquillamente integrati attraverso un'adeguata alimentazione.
Questa però è la mia opinione personale, ritengo che ognuno dopo avere riflettuto ed essersi documentato debba prendere una decisione unicamente in virtù di ciò che sente più giusto per sè e la propria famiglia.
Si tratta di scelte personali ed insindacabili.
uaaauau complimenti articolo molto completo, esaustivo e chiaro, davvero complimenti! estremamente utile! Grazie. Rosalba
RispondiEliminaGrazie mille, sono molto felice che tu sia piaciuto l' articolo!! Grazie di cuore.
EliminaSono arrivata al tuo blog cercando informazioni sui depuratori domestici che avevo idea di comprare e sono approdata sul tuo articolo molto chiaro e ben fatto. Poi da qui mi si è aperto un mondo meraviglioso. Ci metterò qualche giorno ma me lo sto leggendo tutto e non vedo l'ora di iniziare a sperimentare qualche ricetta di auto-produzione.
RispondiEliminaA presto.
Annalisa
Benissimo, mi fa molto piacere. E se hai bisogno di delucidazioni oo chiariment per qualsiasi cosa non esitare a scrivermi ti aiutero' con piacere.
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