Nella vasta opera di
Rudolf Steiner(1861-1925), grande studioso di Goethe, pensatore e filosofo, un
posto preminente è occupato dalla pedagogia.
L’aspetto che più di
ogni altro ha attirato la mia attenzione è che per Steiner non si tratta
soltanto di istruire, cosa tra l’altro ritenuta oggi di fondamentale
importanza, ma soprattutto di formare individui liberi da condizionamenti, in
cui la conoscenza, attraverso le forze della volontà e dell’entusiasmo possa essere trasformata in azioni utili per il
mondo.
Ciò che questa pedagogia
esige da chi la pratica sono:
- una costante
autodisciplina, una tensione continua
verso il miglioramento di se stessi, in modo da costituire un modello umano,
non certo perfetto, ma che anela alla continua crescita spirituale e morale.
- una profonda
conoscenza dell’essere umano e delle leggi che regolano la vita fisica, animica
e spirituale.
La pedagogia
steineriana attua un metodo globale nel senso che vuole interessare tutto il
bambino e il giovane, non solo la sua sfera cognitiva, ma anche il suo
sentimento e la sua volontà. Queste facoltà entrano in funzione in tempi
diversi e di ciò occorre tenere conto.
Le differenze di
personalità tra un bambino e l’altro vengono accolte dagli educatori con un sentimento
di fiducia nelle forze interiori del bambino, che sperimenterà pertanto senso
di libertà e di accettazione, che sapranno risvegliare nel futuro uomo la forza
dell’amore morale.
Ma ecco cosa Rudolf
Steiner intendeva per morale:
‘’ogni
moto dell’anima verso il bello del mondo, ogni pensiero di gratitudine verso
chi ha creato tanta bellezza, l’entusiasmo per la conoscenza, oltre il nostro
agire positivamente per l’umanità e per il mondo ’’.
Nel 1919 venne fondata
da Emil Molt, con il contributo pedagogico di Rudolf Steiner, la prima scuola
Waldorf (dal nome della ditta di sigarette diretta da Emil Molt).
L’idea di Steiner era
quella di una scuola unificata della durata di 12 anni, aperta a tutti
indipendentemente dalle convinzioni personali e dalla posizione sociale.
Una scuola con un’unica
finalità: la formazione dell’uomo.
Ora le scuole
steineriane sono diffuse un po’ in tutto il mondo.
L’insegnamento parte da
esperienze pratiche e artistiche che hanno come scopo quello di coinvolgere il
bambino risvegliando in lui la volontà, il sentimento, il senso del bello.
La pedagogia
steineriana aiuta anche i genitori, attraverso la comprensione della natura del
bambino, e delle forze che lo governano, nei diversi settenni, a porsi in
relazione con lui in modo da :
-rispettare la sua
individualità
-favorirlo
nell’esercizio dei suoi talenti
-risvegliare in lui le
forze necessarie per affrontare le difficoltà future della vita.
In questa sezione del
mio blog cercherò di esporre le mie conoscenze,
frutto di quasi 8 anni di studio da autodidatta e di
pratica con i miei figli.
Cercherò di arricchirlo
attraverso ‘interviste’ a specialisti del settore, che si sono resi disponibili
a rispondere alle mie domande.
Grazie.E'illuminante e soprattutto è bella l'idea delle interviste cosi oltre che dai libri possiamo avere il parere degli "esperti"
RispondiEliminaAspetto nuove letture.
Sono venuta nel tuo blog più di una volta, ma mi ero persa questa sezione! Io non ho figli ma faccio la babysitter da qualche anno, e quindi mi interessa tutto ciò che riguarda i bambini! Non conoscevo nemmeno questo studioso, ho sempre sentito parlare molto di metodi montessoriani, ma mi hai incuriosito e piano piano mi leggerò tutti gli articoli di questa sezione, grazie! Dani
RispondiEliminagrazie a te.
Eliminain effetti non è molto conosciuto ma io lo apprezzo davvero tantissimo!
molto interessante . buona giornata cry68
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