Lo chiamiamo amore, ma spesso è un insondabile miscuglio di attrazione, bisogni, paure.
Nel suo libro " Sono qui per te ", Thich Nhat Hanh analizza le condizioni ottimali per creare un rapporto d'amore consapevole e duraturo.
Egli scrive:
"Ogni essere umano desidera amare ed essere amato, è del tutto naturale; spesso però l'amore, il desiderio, il bisogno e la paura si mescolano assieme.
Quando diciamo: Caro (cara), non posso vivere senza di te, ho bisogno di te, pensiamo di parlare la lingua dell'amore, abbiamo perfino l'impressione di fare un complimento all'altro.
Quel bisogno in realtà, è la prosecuzione della paura e del desiderio originari, che ci accompagna fin dai primi anni di vita.
Prima ancora di imparare a parlare o di comprendere quello che ci veniva detto, il suono dei passi che si avvicinavano significava che sarebbe arrivato qualcuno pronto a nutrirci e a badare amorevolmente a noi. Questo ci rendeva felici: avevamo davvero bisogno di quella persona!
Quando cresciamo, in molti di noi è ancora presente l'originario desiderio di sopravvivenza. Pensiamo di non riuscire a vivere senza che qualcuno si prenda cura di noi.
Per questo ci mettiamo alla ricerca di un partner, senza renderci conto che il bambino che è in noi sta cercando quella sensazione di sicurezza e di agio che provava quando arrivava un genitore a prendersi cura di lui.
"Ma" , continua l'autore "quella sensazione di gioia non viene solo da un reale apprezzamento della presenza dell'altro: ci sentiamo felici ed in pace, invece, perchè con quella persona possiamo sentirci al sicuro e a nostro agio.
Ognuno di noi desidera profondamente conoscere e capire il mondo ed esserne a sua volta conosciuto e capito; è una sete profonda quanto naturale.
Spesso però quella sete ci spinge ad aspettarci qualcosa "da fuori".
Spesso ci capita di innamorarci di una persona prima di avere avuto il tempo di capire noi stessi."
"Ogni tanto capita a tutti di sentirci soli.
Quando proviamo quel sentimento, forse cerchiamo di riempire il vuoto mangiando, bevendo alcolici oppure dandoci al sesso; ma il senso di solitudine persiste anche mentre ci godiamo quelle esperienze, anzi, diventa ancora più profondo.
Riusciamo a trasformare quel senso di solitudine solo quando comprendiamo davvero noi stessi e la persona che amiamo.
D'altronde non basta convivere o avere rapporti sessuali per far svanire quel senso di isolamento, non basta neanche fare un figlio assieme perchè due persone smettano di sentirsi separate.
Solo quando pratichiamo la consapevolezza e siamo in grado di tornare a "casa" da noi stessi e dall'altro riusciamo a dissolvere l'isolamento reciproco.
Bellissimo questo libro che sicuramente regalerò ad un paio di persone per Natale.
Conoscere noi stessi per incontrare veramente l'altro...mi sembra un bellissimo messaggio, in un mondo come quello attuale, in cui è davvero molto difficile stabilire delle relazioni solide e durature basate su un sincero e profondo amore reciproco.
E non parlo soltanto di relazioni di coppia.
Ti ringrazio molto per aver parlato di questo libro, lo cercherò, prossimamente, perché mi piace l'impronta che mi pare di intuire.
RispondiEliminaBuona settimana di feste!!