Sono trascorsi 7 mesi dal giorno in cui scrissi E ci dissero: finirete in mezzo ad una strada, il post in cui raccontavo dello scarso sostegno ricevuto da amici, parenti e conoscenti di fronte all'idea mia e di mio marito, di trasformare il suo licenziamento, in un'occasione: riprendere in mano la nostra vita e dare più spazio ai nostri desideri e al nostro benessere.
Il lavoro nella nostra società è diventato il fine della nostra vita.
Lavoriamo, lavoriamo, lavoriamo sempre di più per poter acquistare case e auto che non possiamo permetterci, vacanze, abiti e tanta paccottiglia di cui probabilmente potremmo fare a meno.
I mutui ed i prestiti ci hanno dato l'illusione di potere avere tutto quello che desideriamo, tanto poi si paga un po' per volta.
Così sei costretto a lavorare sempre di più per mantenere lo stile di vita che ti sei creato!
Certo una bella casa, le vacanze, i centri benessere, le diete di moda, la palestra, l'agriturismo, il corso super di pilates, il guardaroba ben assortito, sono una tentazione per tutti. Il problema è che spesso dobbiamo vendere l'anima al diavolo per poterceli permettere.
Il diavolo in questo caso è il lavoro che ci costringe fuori casa 8 ore al giorno, quando va bene, spesso in condizioni di stress prico-fisico, così quando rientriamo a casa siamo troppo stanchi per pensare, per fare, per coltivare i nostri hobby e le relazioni.
Credo che sia figlia di questa società, la domanda che, a poco più di un anno dal cambio di vita della nostra famiglia, è stata rivolta a mio marito:
Scusa eh...ma quanto guadagni?
In termini spiccioli, l'attività che hai avviato ti permette di mantenere lo stile di vita che avevi prima?
Perchè questo è importante, mantenere lo stile di vita. Non ti chiedono come stai, sei sereno, sei felice ma, per prima cosa contano i soldi, quanti soldi.
E' chiaro che questi sono importanti, mangiare bisogna pure mangiare.
Avviare un'attività richiede tempo, pazienza. Nessuno ha la bacchetta magica.
La strada che abbiamo scelto di prendere non ha come traguardo avere più soldi, per poter acquistare più cose, ma avere a disposizione più tempo e fare qualcosa che semplicemente "ci piace di più".
A onor del vero devo ammettere che in questo primo anno di attività, i guadagni sono stati contenuti, ma questo ce lo aspettavamo, era ovvio e scontato.
Quando la necessità aguzza l'ingegno
E' proprio così, quando ci si trova in difficoltà e non si vuole rinunciare ai propri sogni, è come se si attivassero in noi, risorse che neppure lontanamente immaginavamo di possedere.
In passato prima di avere i bambini, per passione aveva frequentato un corso di massaggio sportivo, e per anni aveva seguito una squadra di calcio, per poi mollare quando sono nati i nostri figli.
In gioventù invece era diventato istruttore di atletica, che aveva praticato per anni.(E' stato proprio sulle piste di atletica che ci siamo conosciuti).
Ha contattato i vecchi amici ed ha ricominciato a fare l'istruttore ed il massaggiatore sportivo, attività che ha sempre amato a cui però aveva dovuto rinunciare per mancanza di tempo e che ora gli permette di avere entrate extra.
Ma ciò che più conta è che ora fa quello che più gli piace, è più presente in casa e con i bambini e il clima famigliare è gioioso e rilassato.
Ma ciò che più conta è che ora fa quello che più gli piace, è più presente in casa e con i bambini e il clima famigliare è gioioso e rilassato.
Coltivare le passioni
Ecco perché è importante coltivare le nostre passioni, fondamentale trovare il tempo per sperimentare nuove attività, arricchirsi, imparare, studiare, indipendentemente dall'età.
Io penso che il lavoro debba essere lo strumento che ci consente di realizzare tutto questo, oltre naturalmente a fornirci l'essenziale per vivere.
Il sapere, le conoscenze, le abilità che durante la vita acquisiamo, possono sempre tornarci utili in momenti di difficoltà e permetterci di affrontarle con maggiore serenità.
Io credo che il fine della vita sia stare bene, vivere in armonia con se stessi e gli altri, fare esperienza delle proprie emozioni e crescere, sempre.
Da qui la necessità di trovare tempo, per riflettere, per fermare la folle corsa quotidiana, per uscire dalla prigionia in cui ci costringe la società moderna. Solo noi possiamo decidere di farlo.
E voi, quale è l'ultima volta che avete trovato il tempo per fermavi e chiedervi cosa vi piace fare veramente?
Sante parole. Condivido pienamente tutto!!😍
RispondiEliminaGrazie carissima per il tuo supporto!
RispondiEliminaGrazie Ste per questa bellissima e generosa condivisione!
RispondiEliminaAnch'io mi chiedo spesso a cosa serve questa corsa quotidiana...a volte però per tante persone la corsa non è per mantenere uno stile di vita di un certo tipo ma per arrivare a fine mese...ma sono d'accordissimo sul fatto che poi è facile farsi trascinare dai finti bisogni, da quelli che la società ci fa credere che siano fondamentali...e quando ti fermi per un attimo ti rendi conto che l'aver guadagnato in cose materiali ti ha fatto perdere il contatto con te stessa e con gli altri.
Io in questo momento ho poco tempo e quello che sto cercando di fare è non sovraccaricarmi di cose da fare extra -lasciando solo le attività/cose a cui tengo e che davvero intendo portare avanti- e mi costringo ogni tanto a fermarmi ad ascoltarmi per capire dove sto andando e cosa desidero davvero.
Un abbraccio e complimenti per il coraggio che avete avuto nel rialzarvi e spiccare il volo!
Grazie Novella per queste sagge riflessioni! Ed hai ragione a volte bisogna costringerci a fermarci per non farvi prendere dalla smania di fare che ci porta lontano dai nostri desideri più veri e profondi.
RispondiEliminaCara, condivido appieno le tue parole. I soldi servono per mangiare ma possiamo tranquillamente eliminare il superfluo, ridurre le uscite e godere delle piccole (grandi) cose che la condivisione in famiglia offre. Grazie per averci raccontato i tuoi pensieri privati. Buona domenica, Sabrina
RispondiEliminaCara, condivido appieno le tue parole. I soldi servono per mangiare ma possiamo tranquillamente eliminare il superfluo, ridurre le uscite e godere delle piccole (grandi) cose che la condivisione in famiglia offre. Grazie per averci raccontato i tuoi pensieri privati. Buona domenica, Sabrina
RispondiEliminaGrazie Sabrina è vero le gioie più piccole e semplici sono le più belle, quelle che ci portiamo dentro per tutta la vita..
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