Oggi voglio lasciare spazio, ad un metodo agricolo che purtroppo è ancora troppo poco conosciuto. Si tende infatti a confonderlo con quello biologico, che però comprende solo una minima parte delle conoscenze e delle pratiche che caratterizzano la coltivazione biodinamica.
Cosa è l'agricoltura biodinamica?
L'agricoltura biodinamica affonda le sue radici nell'Antroposofia di Rudolf Steiner, suo fondatore e teorico.
Le basi di questo metodo furono gettate nel 1924, quando un gruppo di proprietari terrieri chiese allo Steiner come conferire vitalità ai terreni, al fine di tutelare l'ambiente e produrre alimenti di qualità.
L'agricoltura biodinamica mette al centro la fertilità del suolo per tutelare la biodiversità, per accrescere il potere nutritivo degli alimenti, per ridurre la comparsa di malattie e parassiti durante il periodo culturale, per impedire l'erosione del terreno.
Un suolo fertile è in grado di sequestrare buona parte del carbonio dall'atmosfera e di mitigare la febbre planetaria, cosa in cui ha invece fallito l'agricoltura tradizionale, la quale mette a nostra disposizione prodotti poveri di nutrienti, continua a degradare ed impoverire il terreno, con tutte le conseguenze negative che questo puo' avere non solo per la nostra salute ma anche per l'ambiente.
La biodinamica funziona o è solo una favoletta?
La fertilità biologica del suolo può essere misurata attraverso opportune analisi di laboratorio, che sono in grado verificare la capacità di respirazione della terra e l'attività del mondo microbico presente.
Purtroppo queste indagini non vengono effettuata negli ambiti dell'agricoltura tradizionale, in quanto la terra viene nutrita in modo artificiale mediante l'utilizzo di fertilizzanti chimici, con tutte le conseguenze negative per la salute del suolo.
La biodinamica arricchisce la terra con forme di humus molto articolate; in questo modo è in grado di assorbire acqua per cederla poi durante i periodi di siccità. Garantisce stabilità al terreno e salute alle piante.
Uno studio dell'istituto Elvetico Fibl che ha confrontato per 21 anni l'agricoltura biodinamica con quella chimica tradizionale, quella biologica ed il sistema lotta integrata, ha dimostrato che i terreni coltivati con l'agricoltura biodinamica sono più resistenti all'erosione e al rischio desertificazione sino al 60%. Le piante hanno una maggiore capacità di penetrazione nel terreno, possiedono un più elevato valore nutritivo ed un gusto migliore.
Il 19 e 20 febbraio 2016 nel corso del convegno "Per l'economia della Terra" che si è tenuto all'università Bocconi di Milano, è stata presentata una ricerca secondo la quale i suoli coltivati con il metodo biodinamico contengono il 55% in più di humus rispetto a quelli coltivati con sistemi tradizionali. Al contempo la Fao conferma che i campi biodinamici hanno bisogno del 40-60% in meno di irrigazione rispetto a quelli in cui viene praticata l'agricoltura convenzionale.
Una testimonianza di questo è l'azienda egiziana Sekem che è riuscita a strappare 20.000 ettari di terra al deserto, coltivandola con il metodo dell'agricoltura biodinamica e facendo così nascere ben 85 aziende agroalimentari e dando lavoro a oltre 10.000 persone.
Le principali pratiche adottate dall'agricoltura biodinamica
Gli strumenti che l'agricoltore biodinamico ha a disposizione sono diversi, ma quando si parla di agricoltura biodinamica si fa riferimento comunque ad un modo di vivere, di osservare e di approcciarsi alla terra che va al di là dell'aspetto puramente meccanicistico dei fenomeni. Attraverso questo metodo sono state recuperate antiche pratiche come le rotazioni agricole, l'uso del compostaggio e del calendario lunare e planetario delle semine e delle varie operazioni colturali.
A tutto questo si è aggiunto l'impiego di preparati biodinamici, che potremmo semplicisticamente definire cure "omeopatiche" della terra.
E' possibile riassumere in maniera schematica e per nulla esaustiva, le pratiche dell'agricoltura biodinamica in questo modo:
- le rotazioni agricole
- la produzione di letame
- l'osservazione del calendario lunare e planetario per le semine e le operazioni colturali
- il compostaggio in cumuli o di superficie
- le lavorazioni non distruttive del terreno
- la concimazione di qualità attraverso sovesci particolari
- i preparati biodinamici
Dove è possibile acquistare i prodotti dell'agricoltura biodinamica?
I prodotti biodinamici sono commercializzati con marchio Demeter e soddisfano tutte le esigenze, coprendo l'intera gamma di alimenti necessari alla nostra alimentazione, sia freschi che trasformati.
In Italia il più grande distributore è EcorNaturasì con la sua rete di negozi in tutta la penisola.
In casa mia acquistiamo quanto più possibile prodotti a marchio Demeter, in particolare la farina che utilizzo in grandissima quantità, è sempre rigorosamente proveniente da agricoltura biodinamica.
Acquisto prodotti biodinamici non solo per garantire la migliore qualità possibile alla mia famiglia, ma anche per sostenere un approccio alla terra più rispettoso, per il bene del nostro pianeta e la tutela della generazioni future.
Non sono solo una piccola goccia nel mare a quanto pare, infatti secondi i dati Demeter International l'Italia con le sue 388 aziende agricole, 50 trasformatori e 30 distributori si piazza ai vertici delle classiche: siamo infatti secondi, dopo la Germania per superfici di terreno coltivate a metodo biodinamico per un totale di 11.524 ettari, in continua espansione.
Se non è una buona notizia questa!
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