sabato, gennaio 28

Un esercizio pratico per semplificare la vita e ritrovare il buon umore

Per più di 10 anni ho praticato la corsa a livello agonistico; mezzofondo e maratone. Di queste ultime ne ho corse 5 prima di appendere le scarpette al chiodo.

Sono competizioni che richiedono una preparazione impegnativa ed un certo atteggiamento mentale. Sono faticose e mettono alla prova  fisicamente e psicologicamente; eh sì l'atteggiamento mentale ha un ruolo davvero decisivo.

Sin dalla prima gara ho capito che se focalizzavo  troppo la mia attenzione sui km che mi separavano dal traguardo, avrei sentito maggiormento il peso della fatica, che invitabilmente accompagna questo tipo di competizioni, tanto da non riuscire a godermi la corsa.

Certo era importante focalizzarsi sull'obiettivo (raggiungere il traguardo in un determinato tempo), ma lo era altrettanto godermi il percorso che mi avrebbe portato a tagliare il nastro di arrivo. 

Oggi coach, psicologi, formatori e consulenti sono tutti concordi nell'affermare quanto avere degli obiettivi sia indispensabile per una vita felice.


"Per essere felici abbiamo bisogno di identificare e perseguire obiettivi che siano piacevoli ma anche pieni di significato"

 

Obiettivi e libertà



Ma attenzione, il ruolo degli obiettivi è quello di liberarci, affinchè possiamo goderci il qui e ora. Non quello di incatenarci ad una vita di doveri e rinunce.

Certo è che se partiamo senza identificare una meta, difficilmente il viaggio di per sè sarà divertente. Se abbiamo una destinazione in mente, se sappiamo più o meno dove stiamo andando, siamo liberi di focalizzare tutta la nostra attenzione sul fatto di trarre il massimo da dove siamo.

Gli obiettivi sono dei mezzi, non solo fini. Per una felicità sostenibile abbiamo bisogno di cambiare le nostre aspettative: non è il raggiungimento degli obiettivi a renderci felici (quella semmai è una felicità aggiuntiva)  ma gli obiettivi possono aumentare il piacere del nostro viaggio. Il segreto della felicità è nel viaggio, che deve essere piacevole.

Ma....

potremo goderci il viaggio solo se gli obiettivi che abbiamo scelto scaturiscono dal desiderio di esprimere una parte di noi stessi,  sono in sintonia con le nostre convinzioni personali, ci fanno stare bene e ci procurano energia perchè ci nutrono da dentro.


Schiavi moderni


La maggior parte di noi oggi vive in Stati democratici eppure spesso ci sentiamo schiavi, non di un regime, ma di fattori esterni a noi che il più delle volte ci autoimponiamo, come il prestigio, il bisogno di piacere o semplicemente il desiderio conformarci ad un determinato modo di vivere.
Sperimentiamo la vita come una serie di lavori abituali che dobbiamo compiere invece che di attività che vogliamo compiere.

Certo ci sono "doveri" a cui non possiamo sottrarci, se voglio avere dei vestiti puliti nell'armadio devo per forza fare le lavatrici e stirali. La sfida non è disfarsi completamente delle cose da fare ma ridurle e, per quanto possibile, sostituirle con quelle che si vogliono fare.


"Quanto io sia felice dipende in gran parte dal
 rapporto tra le cose che voglio fare e quelle che 
devo fare nella mia vita."


Quando si esagera




Solo che a volte ci facciamo prendere la mano, così finisce che mettiamo troppa carne al fuoco e le cose che vogliamo e che dobbiamo fare diventano troppe.
Le ore della giornata sono limitate non possiamo moltiplicarle a nostro piacere. 

E allora?


"E allora non ci resta che scegliere,  
rinunciare a qualcosa. 
Scegliere significa stabilire un limite 
e questa è un'altra grande sfida."


La cultura consumistica ci ha abituato a volere tutto e subito e non ci aiuta, ma divenirne consapevoli e provare ad invertire la rotta è già un grande traguardo.

Spesso non è il tempo che manca, semplicemente non abbiamo definito come e quando fare le cose.
Per riassumerla in una parola, dobbiamo semplificare.

Semplificare significa "custodire" il proprio tempo, imparare a dire no (alle persone, alle opportunità, alle attività) il che a dirla tutta non è semplice. Significa avere delle priorità, scegliere le attività che vogliamo fare veramente, lasciando perdere le altre. Fortunatamente fare di meno non compromette il nostro successo o la nostra felicità, anzi spesso è vero il contrario.
Ne sono proprio convinta visto che l'ho sperimentato.

Ma come scegliere?

Il metro di misura è sempre il nostro benessere. Quale è che la cosa che ci fa stare meglio in questo momento? Tra le cose che vogliamo fare a quella diamo la priorità, il resto aspetterà.

Tra le cose che dobbiamo fare invece il metro di misura è la priorità; quale è la cosa che non puo' essere rimandata, più utile e necessaria per noi e la nostra famiglia?
Tutto ciò che puo' aspettare verrà rimandato.
Insomma per quanto possa darci fastidio la polvere in casa se la lasciamo uno o due giorni in più non crolla il mondo e magari riusciamo a ritagliarci mezz'ora per fare meditazione, camminare, leggere, chiamare un'amica per una chiacchierata etc.
Basta poco a volte per cambiare prospettiva, per trasformare il nostro umore.


Provaci subito


A conclusione di questo articolo vi invito a fare un piccolo esercizio.

1) Fermatevi un attimo  e scrivete le attività a cui vi siete dedicati questa settimana o quella precedente.

2) Chiedetevi dove potete semplificare, cosa potete lasciare perdere, a quali attività/persone potete dire no.

3) Provate ad inserire nella vostra vita momenti in cui vi dedicate ad attività che trovate significative e  piacevoli e osservate cosa accade.


Se questo articolo e l'esercizio proposto vi hanno suscitato riflessioni, domande, curiosità lasciate un commento o, se preferite, potete scrivermi una email a scasadei154@gmail.com, sarò felice di leggervi.

Dott.ssa Stefania Casadei

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La Magia è credere in se stessi: se riusciamo a farlo, allora possiamo far accadere qualsiasi cosa. (Goethe)