Avevo 33 anni ed un bimbo di 1 mezzo quando decisi di iscrivermi all’università.
Facoltà scienze della formazione, corso di laurea in Educatore sociale.
Già durante l’attesa avevo iniziato a leggere e studiare libri sull’educazione al fine di prepararmi quanto meglio potevo al mio nuovo ruolo di mamma.
Scoprii che la materia mi piaceva parecchio….era nata una vera passione.
L'arrivo del primo figlio...tanto scompiglio
L’arrivo del mio primo figlio portò nella mia vita tanto scompiglio….una vera rivoluzione! Non solo nella vita esteriore ma soprattutto dentro di me.
Il mio modo di vedere me stessa e gli altri, mutò enormemente: fu un duro risveglio alla realtà.
Da questo momento di difficoltà sorsero in me forze nuove ed una più profonda consapevolezza.
Non potevo e non volevo riconoscermi unicamente nel ruolo di mamma e moglie, avevo bisogno di fare vivere la donna che c’era in me, darle modo di conoscersi di sperimentare, di crescere.
Ed avevo la certezza che tutto ciò avrebbe giovato non solo a me ma anche alla mia famiglia.
Mio figlio non sarebbe diventato un prolungamento di me stessa, non avrebbe vissuto per realizzare i miei desideri, quelli che io non avevo avuto il coraggio di soddisfare!
E non avrebbe dovuto mai sentire sulle spalle il peso delle speranze e delle aspettative di una mamma che aveva rinunciato a se stessa, non avrebbe mai dovuto sentirsi l’unica ragione di vita della sua mamma!
Questo avrebbe significato togliergli da subito la libertà.
Rientro al lavoro
Nel frattempo rientravo a lavoro con un orario part-time.
Chiaramente durante la mia assenza le cose erano cambiate. Il mio lavoro era stato assegnato ad altre persone, e per me ora non rimanevano che briciole.
Capivo che era normale e giusto così, l’azienda faceva i suoi interessi ed io, con un orario ridotto (avevo scelto il part time per poter seguire mio figlio), non potevo di certo soddisfare le richieste che il mio precedente ruolo richiedeva.
Questo fu l’evento decisivo. Il mio lavoro mi era sempre piaciuto ma ora non mi dava più nessuna soddisfazione.
Mi iscrivo all'università
Mi iscrissi all’università nel giro di pochi mesi.
Avevo deciso di provare. Se non fossi riuscita, pazienza.
Invece fu un successo. Il primo esame di filosofia si concluse con un 30 e lode. Da qui la spinta a proseguire.
Riuscivo a gestire le famiglia, il figlio, università ed un lavoro part-time senza nessun aiuto.
Come facevo? Me lo chiedevano in molti.
Semplicemente credo che se si vuole veramente una cosa si trova il modo di farla, di organizzarsi. E per me studiare era pura linfa vitale, mi appassionava mi dava energia piuttosto che togliermela.
Per non sottrarre tempo a mio figlio studiavo durante il suo riposino pomeridiano e la sera quando se ne andava a dormire (ho abituato i miei figli ad andare a letto alle 20.30)
Tutti i santi giorni, metodicamente. Questa costanza mi ha permesso di portare a termine gli studi.
Il tirocinio, gli ultimi esami e la tesi li ho svolti dopo la nascita del mio secondo figlio, durante la pausa per maternità e aspettativa.
Aiutati che il ciel ti aiuta
Questa coincidenza di eventi non è stata studiata a tavolino ma un vero colpo di fortuna….ma come dice il proverbio …’aiutati che poi il ciel t’aiuta’…
Devo ringraziare mia mamma, alla quale portavo i bambini in occasione dei giorni d’esame e nei pomeriggi in cui mi dovevo assentare per svolgere il mio tirocinio, presso una comunità per tossicodipendenti.
Anche questa esperienza è stata per me altamente formante. Innanzitutto perché mai avrei pensato nella mia vita di viverla.
Spesso mi sono sentita dire: no io non ce la farei mai a fare una cosa così .
In realtà quando mi sono iscritta all’università il mio ultimo pensiero era quello del tirocini, lo vedevo un traguardo lontano, non immaginavo certo che avrei scelto una comunità per tossicodipendenti piuttosto mi sarei vista con bambini problematici ma pur sempre bambini.
Perchè no?
Poi le circostanze mi hanno portata lì. E mi sono detta: ‘perché no? ‘ E’ un mondo, un’esperienza, un’opportunità di conoscere soprattutto me stessa e le mie reazioni in questa situazione.
Mi sono data fiducia, ancora una volta.
Ho avuto così la possibilità di conoscere persone, dinamiche, ambienti a me sconosciuti che mi hanno arricchita.
L’11 novembre 2011 mio sono laureata con 106/110, alla presenza delle persone a me più care, che hanno fatto di tutto per essere presenti a questo momento così importante per me. E’ stato uno dei giorni più belli della mia vita, un traguardo il cui raggiungimento ha segnato la fine di un percorso che se da una parte mi ha dato tantissime soddisfazioni, dall’altro mi è costato fatica, impegno e sacrificio.
Ma la ricompensa più grande è stato leggere la soddisfazione e l’orgoglio negli occhi dei miei genitori e di mio marito, cosa che ha reso questo giorno ancor più indimenticabile!
Tutto questo non vuole essere una autocelebrazione, ma un messaggio di speranza e di fiducia a tutte le donne, di qualsiasi età, con figli!
Non sono wonder woman
Io non sono riuscita perché sono speciale o una wonder woman, ma semplicemente perché l’ho voluto, ci ho creduto, ho profondamente amato quello che facevo e mi sono organizzata per ottenerlo.
Inoltre credo che questo sia un ottimo esempio da dare ai nostri figli, per insegnare loro a scoprire e coltivare le loro passioni per vivere la vita con maggiore libertà e pienezza!
Hai perfettamente ragione il più delle volte ci poniamo dei limiti che non sono reali ma sono frutto della nostra mente!
RispondiEliminacomplimenti
Sara
Sono daccordo...molto spesso si tratta di paure inconscie barriere che siamo noi stessi a crearci...
EliminaMa se facciamo uno sforzo per superarli si sperimente una fantastico senso di libertà
Hai perfettamente ragione.Dopo la nascita delle mie due figlie non avevo più tempo per me. Una mia amica mi ha convinta, dopo molte insistenze a partecipare ad un corso di yoga...mi sono talmente appassionata che ho poi deciso di diventare insegnante. Da questa decisione la mia famiglia ha tratto solo beneficio poichè ora sono una donna più soddisfatta di me, più serena e felice. In qualche modo mi sono organizzata e non tolgo nulla alle mie figlie! Anzi sono le mie prime fans!!!
RispondiEliminaSamantha
Grazie mille per la tua testimonianza!!!
EliminaSte
Si a volte bisognerebbe buttarsi di più...e provare..solo facendo esperienze possiamo capire cosa ci piace e cosa no!
RispondiEliminacomplimenti ancora !!
e ...sono felice di avere trovato questo blog! mi piace
bravissima
LUdo
Grazie mille!
EliminaAnche io sono una mamma che ha ripreso a studiare e condivido fino in fondo quello che hai scritto!!!
RispondiEliminaEly
Carissima, che donna diversa rivedo oggi...è bellissimo sentirti così piena di vita. Ti auguro buoni giorni e tanta fortuna, so che ogni momento ora sarà un sorriso!
RispondiEliminaLaura Castellarin
Grazie mille Laura, spero di rivederti presto, magari a Pasqua, se riusciamo a venire su a farci un giretto!
EliminaTanti baci
Mi hai emozionato! Grazie!
RispondiEliminaUn sorrisone,
a presto!
:-)
grazie per essere passata!
RispondiEliminaciaooooo!
Salve!
RispondiEliminaSono finita in queste pagine mentre ero alla ricerca di informazioni sull'aceto di mele e fra una pagina e l'altra sono approdata qui a leggere la sua biografia.
In tutta franchezza, glielo dico da donna, moglie e madre, l'ammiro e le auguro ogni bene possibile perché è stata in grado di indicarmi una via d'ingresso verso il sentiero che da mesi pondero di intraprendere.
Congratulazioni e tanti auguri per tutto
Grazie e buona vita a lei e a tutti coloro a lei cari
Salve Silvana, sono molto felice di esserti stata in qualche modo di aiuto. Ti ringrazio di cuore per le belle parole e auguro anche a te una tanta serenità!
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