Che
cosa è veramente necessario per la formazione del suo essere?
“Tutti
quei genitori o insegnanti che considerano il bambino tanto plastico da
credere di poterlo formare soltanto mediante continue impressioni esterne, non
sono ancora arrivati a capire la vera natura della psiche.
La
psiche può essere paragonata ad una pianta, non ad un blocco di argilla.
L’argilla
infatti non può crescere e prende forma unicamente dall’esterno.
Una
pianta invece riceve la sua forma da dentro e precisamente dalle sue forze
di crescita interiori.”
( da: Arnold Gesell, Il bambino dai 5 ai 10 anni)
Se ci
pensiamo il bambino nei primissimi anni di vita, in condizioni di assoluta Dipendenza
dalla figura adulta, acquisisce tre importantissime facoltà umane: il
camminare, il parlare ed il pensare.
Si
tratta di facoltà che trovano il loro fondamento nella natura specifica
dell’uomo, che
sono presenti in latenza sin dalla nascita e che maturano grazie a impulsi
interiori dell’organismo.
Ebbene
il bambino apprende tutto ciò in uno stadio del suo sviluppo in cui è materialmente più
impotente di qualunque animale della stessa età.
Secondo
Steiner, il camminare non è soltanto un
modo di procedere, bensì qualcosa di
più, ovvero
un processo motorio molto complesso che permette di trovare una posizione di equilibrio
nello spazio del mondo,così come il parlare non è solo un modo di esprimersi oralmente, ma permette la comprensione reciproca e quindi di interagire con gli altri.
Il
pensare infine è un processo del tutto spirituale, che si forma sulla base
dello sviluppo della lingua.
Camminare,
parlare e pensare derivano l’uno dall’altro.
Gesti e movimenti si ripercuotono sulla formazione
del centro del linguaggio situata nel cervello e su tutta l’organizzazione del
capo.
In
relazione a ciò per l’educatore valgono tre principi inderogabili, ovvero:
“l’assistenza
che prestiamo al bambino quando impara a camminare sia intrisa di amore; che la nostra
attenzione sia rivolta alla verità
quando impara a parlare, ed infine non creiamo confusione
nella sua vita a causa di ordini dati senza riflettere, quindi che ci sia chiarezza nel
nostro pensare”
(da:
Carlgren e Klingborg, Educare alla
libertà)
Il
bambino, soprattutto nei primi sette anni è completamente organo si senso.
In
altre parole, nel bambino è esteso in tutto l’organismo, quel che nell’adulto è localizzato
nei sensi.
Nel
bambino infatti non vi è separazione tra anima, corpo e spirito e tutto ciò che
opera dall’esterno
viene interiormente riprodotto.
Questo
significa che il bambino non è ricettivo solo per gli influssi fisici che lo circondano, ma
lo è anche per quelli morali,specialmente per l’influsso dei pensieri.
Per
questo motivo è importante che noi educatori e genitori prestiamo molta cura
alla qualità dei nostri
pensieri e sentimenti, oltre che alle nostre parole e azioni, poiché è proprio
sulla base di tutto
questo che il bambino plasma il proprio essere.
Un
ruolo chiave gioca anche l’ambiente fisico di vita del bambino.
Quest’ultimo
dovrebbe essere tutelato
da un eccesso di rumori, di stimoli, protetto da un uso eccessivo di computer e
tv e dalla presenza
ingombrante di un numero esorbitante di giocattoli.
Altri
oggetti sono atti a stimolare la fantasia e la creatività del bambino come ad
esempio:
pennarelli,
carta, matite colorate, qualche libro, pezzetti di legno, stoffe variopinte, pasta
di sale, lana cardata, sassi, conchiglie che sono spesso sufficienti ad intrattenere il
bambino per diverso tempo.
Particolare
rilievo all’alimentazione, che dovrebbe essere il più possibile naturale.
Si
tratta di preparare i cibi con amore e di usare, per quanto possibile, i doni
di una terra sana e i
prodotti dei ritmi stagionali.
Infine
perché i nostri bambini possano crescere sani, devono poter avere i loro ritmi
regolari.
Questo
si traduce nel cercare di mantenere costanti gli orari del risveglio, della
nanna, dei pasti, e
nel fari sì che alcuni avvenimenti si ripetano in maniera costante nella giornata, sia che si tratti del lavoro della mamma, del cucinare, del momento
della favola, della preghierina prima di andare
a dormire.
Ebbene
tutto questo è come una medicina per l’anima del bambino, e forma basi importanti per
un futuro rapporto armonico di anima e corpo.
Bellissimo questo post! non conosco la pedagogia steineriana e sono contenta di informarmi attraverso il tuo blog!
RispondiEliminaSamanta
Sono proprio contenta! grazie mille
RispondiElimina...a questo punto non vedo l'ora di leggere altri post!!!
RispondiEliminaAspetto!
Paola
grazie ...non tarderanno ad arrivare!
RispondiEliminaa presto