Io e mio marito siamo
entrambi amanti dei libri. Abbiamo una libreria ben fornita, che ospita generi
letterari diversi.
Anche per i nostri bambini abbiamo voluto ricavare uno spazio, facilmente accessibile, in cui potessero custodire i loro libri.
Ho sempre letto libri ai
miei bambini, poiché li considero una grande
fonte di arricchimento.
Sfogliare un libro,
insieme alla mamma o al papà, costituisce inoltre, un momento di preziosa
intimità fra genitori e figli: una prima forma di trasmissione di cultura, che
è resa ancora più coinvolgente dalla forte componente affettiva.
Il libro rappresenta
anche un’ottima risorsa nel momento in cui sopraggiunge la noia. Ecco che
prendere in mano un libro e sfogliarne le pagine, diventa anche un modo per
inventarsi storie, per dare le ali alla fantasia.
E’ importante ricordare
che le storie che il bambino si racconta non sono mai casuali, ma sono sempre
vicende attraverso le quali rielabora eventi traumatici, risolve i suoi
conflitti o mette in atto pulsioni aggressive, desideri o paure presenti nel
suo inconscio.
In altre parole gli
servono per ristabilire l’ordine nel suo mondo interiore.
Sin dall’adolescenza i
libri sono stati per me una fonte a cui abbeverarmi, in cui trovare le
risposte, un luogo altro in fui fare viaggiare la mia fantasia, in cui
soddisfare la mia curiosità.
Ancora oggi la lettura
resta una priorità assoluta nella mia vita, e spero con tutto il cuore di essere
riuscita a trasmettere, almeno una piccola parte dell’amore che nutro per i
libri, ai miei figli.
Io la penso esattamente come te e anche io ho trovato spesso rifugio e spunti dai libri.Purtroppo mio marito non ama leggere ma abbiamo raggiunto il compromesso che per il bene di nostra figlia,le leggerà le favole.Io spero di avvicinarla al mondo della lettura e al piacere di farlo.DA
RispondiEliminal'importante è trovare sempre l'equilibrio con il compromesso...poi il resto vien da sé...
Eliminaanche io sono daccordo perfettamente! meno televisione piu' libri!!!
RispondiEliminaBaby