Mi sono posta spesso
questa domanda. Sicuramente gioca un ruolo fondamentale il fatto che non possiamo
sceglierli.
Mentre al contrario
siamo liberi di non frequentare più determinati amici, di tagliare i ponti con
genitori, fratelli e parenti
vari, se vogliamo mantenere il posto di lavoro, dobbiamo per forza averci a che
fare ogni giorno.
Nella mia carriera
lavorativa non sono certo le mancate le
discussioni, più o meno animate, con colleghi ma anche con superiori.
Devo ammettere che ogni
volta questi ‘scontri’ sono stati occasione per me di profonda riflessione.
Ora sono profondamente
convinta che, raramente in un conflitto la colpa è di una parte sola.
Certo non è piacevole
sentirsi dire che si hanno un ruolo ed una responsabilità; è molto meglio
disquisire su come qualcun altro renda la nostra vita un inferno.
In fondo, a pensarci
bene, inveire contro il capo o il collega, anche se a ragione, non ci libera
dalla responsabilità di essere persone capaci anche nell’avere a che fare con
lui.
Di certo, non possiamo cambiare i nostri colleghi o i nostri capi,
ma si può modificare il nostro approccio ed il modo di trattarli, cosa che influirà
positivamente sulla nostra vita e ci permetterà di svolgere il nostro lavoro in
maniera più efficiente.
Vale forse la pena
perdere il sonno, farsi ribollire il sangue, stare male per cose che non
possiamo cambiare?
Nutrire risentimento è
come bere veleno e aspettarsi che sia l’altro a morire.
La strada più giusta credo
sia quella che ci permette di conquistare:
a) la serenità
necessaria ad accettare quello che non possiamo cambiare;
b) il coraggio per
cambiare quello che possiamo;
c) la saggezza per
capire la differenza tra le due cose.
Due sono due le parole che, secondo me, possono
riportare in vita un rapporto personale o professionale:
“HAI RAGIONE!”
Se si smette di
insistere sul volere avere ragione a tutti i costi, molte barriere iniziano a
crollare.
In fondo ognuno ha le proprie
ragioni, poiché ciascuno vede le cose dalla sua personale prospettiva.
Lasciare che la rabbia
salga e scoppi significa vivere lunghi periodi di tensione crescente,
intervallati da brevi episodi di sollievo; riuscire invece a mantenersi sereni
e tranquilli di fronte a situazioni di stress e di tensione, questo sì che fa
sentire bene!
Il libero arbitrio è
potere. La nostra vita personale è intrecciata a quella professionale ed il
nostro potere decisionale è sufficiente a modificarle entrambe, in meglio.
Siamo dotati di un potente strumento, l’empatia, per trasformare
i nostri capi e colleghi in creature tollerabili. Sta a noi decidere quale è la
cosa giusta e farla, tenendo bene a mente che lo stiamo facendo innanzitutto
per noi stessi e per il nostro benessere.
mi piace molto questo tuo punto di vista...mi fa riflette...
RispondiEliminagrazie per l'ottimo spunto!
complimenti
Samy
grazie a te!!!
RispondiEliminache bello questo post!!!! grazie mille per averlo condiviso!!!
RispondiEliminaFede