Durante l’estate ho
letto questo libro:
“E’ l’ora dei compiti, come svolgerli con metodo, autonomia ecreatività” scritto da N.Damilano e P.Menzolini.
Ho trovato degli spunti
interessanti, che ho deciso di condividere sul blog, in questo ed in
successivi post perchè gli elementi degni di
interesse sono davvero parecchi.
Le autrici esordiscono
evidenziando che il bambino non è in grado di scegliere cosa è meglio
per lui, non ha una volontà completamente formata ed ha quindi
costante bisogno di essere accompagnato.
I genitori sin
dall’inizio dovrebbero coltivare un atteggiamento positivo nei confronti dei
compiti, considerandoli come qualcosa di gratificante.
Il senso di
responsabilità che ci permette di eseguire con cura un lavoro e provare piacere e
soddisfazione di fronte ad un compito ben svolto, deve essere coltivato e
nutrito giorno per giorno.
D’altronde, le
abitudini hanno bisogno di tempo per consolidarsi (anche 20 o 30 giorni), ma
poiché necessitano di disciplina, rafforzano la volontà dell’individuo.
Questo richiede ai
genitori una certa dose di fermezza.
Essere fermi non vuole
dire urlare, minacciare, ricattare, ma fare capire che ci sono delle regole
che vanno rispettate , che non ci si sottrae alle proprie responsabilità,
e che quello che si fa è per il loro bene.
All’inizio il bambino
necessiterà della guida paziente e amorevole dell’adulto che gli ricorderà di
controllare i compiti assegnati e di sospendere ogni altra attività, per
dedicarsi al loro svolgimento.
Ad es., suggeriscono le
autrici, si puo’ incoraggiare il bambino con la promessa che dopo si farà
qualcosa insieme, oppure lanciando delle sfide giocose; “vediamo se riesci a
fare tutta la pagina senza errori”.
Quando i bambini sono
più piccoli hanno bisogno della presenza dell’adulto che con richiami
pazienti aiuti il piccolo a mantenere l’attenzione sul compito, ma spesso anche per
avere una conferma, ovvero avere la stima di mamma e papà.
La stima dei genitori è
un nutrimento ricchissimo per la crescita del bambino perché rafforza la sua
sicurezza e la sua immagine di sé, che si forma attraverso le relazioni con il
mondo esterno, cosa che condizionerà il
suo rapporto con la vita.
Mostrare la propria
stima richiede al genitore una buona dose di comprensione e pazienza, soprattutto
quando le cose vanno male (ad.es. brutti voti).
Ottima cosa sarebbe
trattenere il primo impulso di rabbia, nel tentativo di cercare le parole
adatte per aiutarlo.
Solo con la stima e la
sicurezza di sé arriva per il bambino il momento di lavorare da solo.
Inoltre è bene tenere a
mente che non tutti i bambini sono uguali, alcuni, seppure dotati di viva
intelligenza, sono più portati, per temperamento, alla distrazione soprattutto nei lavori
lunghi ed impegnativi.
Importante quindi che
il genitore impari a non giudicare, a riconoscere invece la buona volontà e a
comprendere anche la resistenza che parecchi bambini mostrano nei confronti
dell’impegno e della fatica.
“Comprendere a fondo ci rende
capaci di accettare e l’accettazione è la base del cambiamento.”
ciao, molto interessante, grazie per averlo condiviso. sono sicura che mi servirà
RispondiEliminaa presto
grazie a te per essere passata! a presto!
Eliminacondivido appieno cio che scrivono le autrici del libro, anche perchè oggi studiare e seguire i ritmi scolastici e soprattutto i ritmi della società , per i nostri figli non è facile, ad esempio la mia figlia più grande ha iniziato oggi l'avventura della scuola secondaria, la prima media,e basta pensare che avrà a corredo per l'anno scolastico la bellezza di 10 materie di base e se poi vorrà potra aggiungerne altre 6, e i compiti? dove li mettiamo? be non credo che mi permetterò di giudicarla, oppure di abbandonarla a se stessa se sbaglierà oppure se avrà un brutto voto, anche perchè sarà oppurtuno mantenere un equilibrio positivo e tranquillo per aiutarla nella delicata fase di crescita che affronterà sia psicologica che fisica, e so già che non sarà facile, ma se gli trasmetteremo stima e tranquillità per lei sarà solo un vantaggio e si sentirà più capità e aperta al dialogo con me e con il suo papà, ciao Ste e grazie ancora per cio che condividi nel tuo blog.Roberta
RispondiElimina10 materie di base??? + 6???? solo alle medie??? mamma mia! concordo con te, se saprà che a casa sarà accolta con con amore e comprensione, troverà in se la fiducia necessaria per affrontare le difficoltà che incontrerà!
EliminaGrazie del consiglio di lettura! Apprezzo moltissimo le tue recensioni! :-)
Eliminagrazie mille! è che io adoro i libri...
Eliminaa presto!
Grazie Ste, un altro libro da aggiungere alla nostra collezione!
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