Oggi ho deciso di raccontare come nella nostra famiglia ci prepariamo interiormente al Natale.
Questa preparazione è
fatta di tanti piccoli gesti, attività comuni e pratiche che non hanno solo un
carattere ludico, ma sono volte a creare un clima di calma e
tranquillità interiore, ma anche di gioiosa attesa , di gratitudine e condivisione, affinché il periodo dell’Avvento non perda il suo carattere preparatorio per il
Natale.
La preparazione che
seguiamo in famiglia trae i suoi spunti dalla pedagogia steineriana che, nel nostro caso, meglio di
ogni altra ha saputo fornirci le indicazioni per ricreare la disposizione d’animo
necessaria per vivere le feste.
In questa prima
domenica, dell’Avvento, di buon ora, ha iniziato a prendere forma il nostro presepe:
A rappresentare l’attesa…il
nostro presepe viene realizzato a tappe...di settimana in settimana prepariamo l'ambiente che accoglierà l'arrivo della Sacra Famiglia. In questa prima giornata
ha fatto la sua comparsa il regno ‘minerale’ .
Pertanto dopo avere
steso un telo verde che fa da base, abbiamo
collocato pietre e cristalli.
Nella seconda domenica
aggiungeremo il regno vegetale (pigne, fiori secchie etc), nella terza domenica
compariranno gli animali e nell’ultima i personaggi.
Il senso è sempre
quello, di preparare , di creare ‘fisicamente’ ed in corrispondenza anche interiormente
l’attesa di questo evento.
Anche la nostra tavola
ha subito dei cambiamenti, mutando i colori. Ora appare ricoperta di
un tovaglia blu, un colore che simboleggia un po’ il clima di ‘ ritiro interiore’
di ‘raccoglimento’ che fa da sfondo
all’ atmosfera natalizia,
ed è arricchita con il
nostro nuovo centrotavola (la pigna di Natale ), appoggiato su una stella di colore rosso
realizzata da mio figlio all’asilo qualche anno fa.
Alle letture serali
aggiungiamo a partire da questa prima settimana di Avvento, brani e racconti specifici per il
periodo (li ho trovati in questo testo: Avvento
e Natale raccolta di storie e leggende, saggi, scritti, e tradizioni per meglio vivere le
festività).
Condivido con voi una leggenda che piace molto ai miei bimbi:
Perché l’acqua in inverno diventa
ghiaccio
Un giorno, sulla loro
strada per Betlemme, Maria e Giuseppe giunsero ad un fiume.
Non era particolarmente
largo e nemmeno molto profondo, ma l’acqua in questa stagione era freddissima. L’asinello
immerse con prudenza lo zoccolo nell’acqua, ma la zampa gli si gelò a tal punto che la
ritirò immediatamente e non ci fu più nulla da fare per convincerlo ad attraversare il fiume.
In lungo e in largo non c’era né un ponte né una barca, cosa potevano fare? Giuseppe stava
già sollevandosi il mantello per attraversare il fiume e portare Maria sulle spalle. Maria
però non volle, perché il freddo gli avrebbe potuto fare male. Invece si avvicinò alla riva e
cantò piano:
“Onda dell’acqua, cara ondina,
ferma ora la tua corsa,
dacci la strada per andar!
ponte diventa per noi.”
Dall’acqua giunse una risposta, come un
delicato suono di campanelli e improvvisamente il
fiume si fermò nel suo corso e formò un ponte, trasparente come il vetro, però
così compatto
che non solo Maria, ma anche Giuseppe e l’asinello poterono attraversarlo.
Da
quel giorno l’acqua in inverno gela e diventa ghiaccio. Quando Maria porta il
suo bimbo sulla
terra non deve essere ostacolata nel suo cammino, ma deve poter camminare
sicura ovunque.
Che bel modo di vivere l'Avvento! Non vedo l'ora di avere il mio bambino per poter dare nuova attenzione a queste cose.
RispondiEliminaBaci
Federica
Micioabordo.blogspot.it
Anche nella mia casina faccio di tutto affinchè il periodo che precede il Natale sia veramente Attesa, quiete, calma e raccoglimento. Come ben sai mio marito non e' molto per la quale, ma nonostante ciò non demordo, mi piace creare la "tradizione di casa" per mia figlia.
RispondiEliminaHo preparato la corona d'Avvento con base di polistirolo ricopero con la carta che si usa per le rocce nei presepi, decorato con cura con rametti di abete, pigne cosparse di brillantini, striscioline argentate e fiori di carta sempre argento. La corona e'simbolo di continuita', vita eterna, ho voluto darle la forma di una stella a quattro punte a ricordare il ciclo delle stagioni, il sole che tornera' presto ad illuminare le nostre giornate. Le quattro candele rosse rappresentano la luce che ricerchiamo in questo periodo dell'anno... ogni domenica si accende una candela in piu' e man mano che ci avviciniamo al Natale la luce si fara' sempre piu' intensa.
Ogni sera leggo a mia figlia una piccola storiella rigorosamente a lume di candela, e' un momento splendido! Il tuo racconto mi piace tantissimo, lo metterò in "calendario", se ne hai altre sono ben gradite!
Grazie cara
ah si si ne ho ....magari ogni tanto ne pubblico una!...
Eliminamolto volentieri...
io per le corone dell'avvento non sono molto portata...ne uso una da anni...ai bambini piace l'idea di accendere la candela e sai anche noi la accendiamo per leggere!!!! che coincidenza!!!
baci!
Questo è l'Avvento.L'incontro con Steiner è stata una delle più umane, intellettuali, belle e consolanti della mia vita.Grazie
RispondiEliminaCapisco cosa vuoi dire...una continua fonte di stimoli ..
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