lunedì, marzo 30

L'ARTE DEL DISORDINE CONTROLLATO

Avere la casa pulita ed in ordine è sempre stata una mia priorità.
Nell'ultimo anno ho conosciuto un paio di persone che hanno in merito una visione diametralmente opposta alla mia. 

In passato le avrei giudicate,  non troppo positivamente e non mi sarei neppure presa la briga di ascoltarle più tanto.


Ora le cose sono cambiate..o forse è più corretto dire stanno cambiando...visto che è sempre tutto in costante movimento...

Il loro diverso punto di vista, non mi ha fatto allontanare, ma al contrario mi ha spronato ad entrare dentro la questione, ad andare più in profondità.

Mi sono posta delle domande, che mi hanno condotto ad alcune riflessioni che vorrei condividere.

Io sono cresciuta  immersa in una cultura familiare che aveva come base portante il motto:

"prima il dovere poi il piacere"

Il fatto è che a forza di fare ciò che dovevo, poi mancava sempre il tempo per fare quello che volevo, che desideravo.
O ancora peggio ero talmente stanca e spossata che il piacere si affievoliva notevolmente.

Il risultato?:  insoddisfazione e nervosismo.

Ad un certo punto ho pensato che forse era il caso di mettere in discussione la priorità del dovere sul piacere..ed ho provato ad invertire le cose.

"prima il piacere poi il dovere"

Purtroppo neppure questa nuova impostazione ha dato risultati positivi.

Da una parte provavo un fastidioso senso di colpa, dall'altra il costante procrastinare i lavori domestici, determinava un accumulo di cose da fare e di disordine.

A questo punto, quando arrivava il momento del dovere, mi avvilivo all'idea del tempo che avrei impiegato per sistemare tutto.

Non mi sono arresa, e nel tentativo di mediare tra i due estremi, per trovare una soluzione equilibrata..ho finalmente intuito ciò che fa per me.

"prima il piacere, con dei limiti, poi il dovere"

"Limite" è stata per me la parola chiave.

Quel limite è fondamentale affinché il piacere non sia adombrato dal senso di colpa, e per fare sì che il dovere non diventi ancora più pesante e faticoso.


E' come quando ci troviamo davanti ad una bella torta.
Ne mangiamo una prima fetta....
Poi, presi dalla golosità una seconda.....
Poi una terza...
A questo punto...iniziano i problemi. Il mal di stomaco con cui ci ritroveremo ci farà ben presto dimenticare il piacere con cui ci siamo gustati la prima fetta...

Solo fissando dei limiti, per me è possibile assaporare pienamente e godere fino in fondo del piacere che traggo da ciò che amo fare. 
Tutto questo ha qualcosa di "magico", perché pienamente ristorata dai momenti che dedico a me stessa, sono pronta e ben disposta anche verso le attività che mi competono come mamma e moglie con una casa da gestire.

E allora, anche quelle attività che ho sempre catalogato come "doveri", non mi sembrano più una costrizione, non mi generano più stress, frustrazione o nervosismo.

Ognuno dovrà trovare da sè il proprio limite, imparando con l'esperienza, e ascoltando la propria anima.
Non ci siamo neppure più abituati..e forse all'inizio può sembrare difficile.

Si tratta di modificare schemi mentali radicati in noi da anni.

Una cosa però l'ho capita, dare la precedenza a ciò che ci piace fare, significa amare di più noi stesse, ed avere più energie da dedicare a chi ci vuole bene.

Dedicarsi tempo e attenzione è fondamentale...con i giusti limiti.

E voi cosa ne pensate?









8 commenti:

  1. ciao karissima , io al riguardo ti posso dire che sono sempre in lotta.
    nel senso che mi capita spesso di provare molti sensi di colpa ad esempio quando passo un pomeriggio a cucire e lascio indietro le faccende di casa.
    l'indomani mi guardo attorno e faccio il doppio.
    mi piace l'ordine e la pulizie e non sopporto il disordine.
    ora sono in fissa con le fatidiche pulizie di primavera e sono gia in ansia .
    armadi , tende, cucina di fino e altre faccende.
    sono sempre stata cosi e non riesco a fare altrimenti.
    un abbraccio cry68

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  2. Grazie Cry per la tua condivisione. Ti capisco benissimo..quando arriva la primavera prende a tutte l'ansia delle pulizie..l'importante è trovare sempre il tempo per ciò che ci piace fare...ogni giorno, anche solo mezz'ora
    Ste

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  3. Ciao! Anche io come te ho superato diverse fasi dove tentavo alternativamente di far prevalere o il dovere o il piacere...e ogni volta non ero soddisfatta! Non so se per me vale il discorso dei limiti, ma credo di avere trovato comunque una dimensione dove riesco a sentirmi anche gratificata. Grazie per aver condiviso le tue riflessioni.
    Manuela

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    1. L importante e' trovare l equilibrio..si tratta sempre di mediare tra gli estremi. .il fatto che ti senti gratificata indica che hai trovato la strada giusta per te. Grazie per essere passata!

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    2. Ciao, ti incontro solo ora, e me ne dispiace! Ammiro la tua saggezza, la tua profondità, il tuo entusiasmo, il tuo "buon senso" (parola antica da riscoprire come percezione buona dell'esistenza e delle complessità). E ora, dopo tanti anni di dovere assoluto, andata finalmente in pensione, mi dibatto esattamente in questo passaggio: finalmente libera di scegliere fra dovere e piacere, mi trovo con più sensi di colpa di prima!!! Mi dico che è necessario trovare l'esatto confine (che giustamente chiami limite) perché la sindrome del foglio bianco è paralizzante esattamente come la convinzione di non disporre neppure di una briciola del tempo di vita. Grazie per questa riflessione in cui mi rispecchio completamente!
      Annamaria

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    3. Carissima Annamaria grazie per le belle parole e per avere condiviso le tue riflessioni e' sempre un ' emozione incontrare persone come te aperte e disposte allo scambio e al reciproco arricchimento! A presto!

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  4. Ho incluso questo post nella mia top of the post della settimana! Un bacio! http://reinventatamamma.blogspot.it/2015/04/top-of-post-6042015.html?m=1

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