domenica, maggio 3

BAMBINI E DENARO: PAGHETTA SI O NO?

La mancia settimanale è un premio giustificato?  Se ricompensiamo il bambino con dei soldi per i lavoretti che fa in casa, come asciugare i piatti, spazzare, andare a fare la spesa, lo educhiamo ad un atteggiamento sociale sbagliato, e diciamo questo coscienti del fatto che al giorno d'oggi questa affermazione può irritare qualcuno. Lo educhiamo infatti all'idea di lavorare per il proprio vantaggio materiale e non per aiutare qualcuno e dare ad esso una gioia. Inoltre il bambino userà i soldi per comprarsi quelle cose che ritiene di non poter ottenere dai suoi genitori. Si insinua così nella sua coscienza l'idea che ognuno deve badare a se stesso senza aspettarsi nulla di buono dagli altri. Se il bambino capisce che i genitori sono coscienti dei suoi desideri e dei suoi bisogni e che il suo lavoro è utile agli altri allora si formano le basi per un diverso atteggiamento sociale: noi siamo utili agli altri con il nostro lavoro e gli altri, a loro volta si interessano alle nostre necessità. La nostra attuale visione della vita, fondata prevalentemente sull'egoismo, potrebbe lentamente trasformarsi lungo questa strada in un sentimento di fratellanza sociale. (Tratto da "La salute del bambino" di Goebel e Glockler pag.178)

Dare la paghetta settimanale ai bambini,  legata allo svolgimento di "lavoretti" ma anche a titolo "gratuito" è diventata una pratica molto diffusa. La motivazione che viene data è quella di insegnare ai bambini il valore del denaro e la sua gestione.
Non sono contraria a questa pratica in senso assoluto, tutto dipende dalle modalità con cui viene gestita.

Io non ho mai ricevuto una paghetta durante la mia infanzia e non ho intenzione di darne una ai miei figli, anche se il più grande ha oramai 10 anni.

Non credo che dare la paghetta sia l'unico modo per insegnare il valore dei soldi ai nostri figli.

Di base il loro atteggiamento nei confronti del denaro è in stretta relazione con quello che hanno i genitori. Tutti sappiamo infatti che una delle principali modalità di apprendimento dei bambini è l'imitazione. 

Noi siamo il loro modello.

A me interessa molto favorire il dialogo all'interno della famiglia. Per cui se i miei figli desiderano qualcosa, sono liberi di domandarlo a noi genitori. Tutti insieme valuteremo il da farsi, ma la decisione resta di noi genitori. Se un determinato acquisto non è consentito perché vìola le regole educative della famiglia, non è giusto che possano effettuarlo liberamente solo perché hanno libera gestione della paghetta settimanale.

Dare ai nostri figli la possibilità di possedere tutto ciò che desiderano, parlo anche di piccole cose, toglie loro il gusto della conquista ed uccide il desiderio che è il motore ed il fuoco che alimenta la vita di ognuno.
In questa società materialistica dove la felicità viene mostrata in stretta relazione con il possesso di cose è difficile trasmettere ai nostri figli i veri valori della vita, senza farci travolgere dalle mode e dalla mentalità comune.

E con i denari che vengono regalati da nonni e parenti?

Anche in questo caso, in casa nostra, la decisione viene presa con la partecipazione di tutti. Naturalmente al centro c'è il desiderio dei bambini.
Ciò che cerchiamo di trasmettere ai nostri figli, è che con i soldi non si acquistano solo cose, ma anche "servizi", cinema, parco divertimenti, gite, spettacoli e che una piccola parte è bene tenerla da parte in vista di acquisti più impegnativi o per esigenze future.

Io credo che non ci sia  un modo modo migliore dell'altro per educare i nostri figli. Ciò che conta è ciò che siamo noi, il nostro lavoro costante sui noi stessi, ed i valori che muovono le nostre azioni.
Poiché i nostri figli, prima di ascoltarci...ci sentono....con il cuore.

E voi? come vi comportate con i vostri figli in materia di denaro?


6 commenti:

  1. A me la paghetta ricevuta da bambina ha insegnato una corretta gestione del denaro: a risparmiare per qualcosa che desideravo e a spendere consapevolmente. Gestire piccole somme da bambina mi è stato molto utile da adulta al primo stipendio

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    1. Grazie per la tua condivisione. Tu con la paghetta ed io senza...esperienze che entrambe consideriamo positive. I nostri genitori con sistemi diversi hanno saputo trasmetterci il valore del denaro...

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  2. E' un argomento controverso.
    Io cerco di mantenermi in equilibrio tra i vari aspetti della questione: la grande (quasi 19 anni) non ha più paghetta, dato che dovrebbe cercarsi seriamente un lavoro (e forse ora lo sta facendo) dal momento che ha smesso di studiare.
    La piccola (11 anni e mezzo) ha una piccola paghetta, con l'intento di spronarla a gestire la somma che ha e con l'impegno di aiutare in casa.... cosa che non mi piace perché, come hai detto tu, ognuno dovrebbe fare la propria parte in una qualsiasi comunità (famiglia compresa) solo perché è giusto che sia così. Ma questa cosa è stata introdotta mio malgrado tempo fa con la grande ed è difficile sradicarla.
    In ogni caso, non è che solo per il fatto che ha i suoi soldini può farci ciò che vuole, si concorda insieme.
    A presto. =)
    Dani

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    1. Concordo con te..l'argomento ha mille sfaccettature e non è facile portarle tutte alla luce. Di fatto paghetta o no, i nostri figli si trovano anche in giovane età a dover gestire dei soldi...qualche spicciolo per la gita di classe, per la merendina a scuola quando sono più grandi...le occasioni sono molte...e questo è loro utile per fare le prime esperienze con il denaro. Poi concordo con te sul fatto che avere dei soldi propri non significa poter acquistare tutto ciò che si vuole...fondamentale resta sempre la "supervisione" del genitore...

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  3. paghetta non è ricompensa per un lavoretto svolto od un aiuto che si dà in casa. Questo fa parte dell'essere parte di una famiglia, dove ognuno fa la sua parte.La paghetta è altro.
    Avevo la paghetta da bambina e ne ho fatto, per parecchio tempo, pessimo uso......la spendevo tutta in due giorni, ma poi non avevo assolutamente altro per i successivi 5, fino alla paghetta della settimana seguente e questo mi aiutato a sapermi gestire meglio. ricordo ancora un paio di jeans di velluto millerighe che mi sono comprata con i soldini risparmiati, avevo 8 anni! Credo sia importante che un bambino possa avere i suoi soldini da gestire, spendere in un giorno, mettere da parte, insomma...decidere! Emanuela

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  4. Grazie mille Emanuela per avere condiviso il tuo punto di vista. Credo sia molto utile e interessante mettere a confronto le diverse esperienze. Grazie.
    Ste

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