martedì, maggio 16

Uscire dalla crisi economica è possibile: ecco un esempio virtuoso made in Italy


Oggi vi racconto una storia, quella di un gruppo di amici sardi che con la loro iniziativa sono riusciti, in un periodo di crisi, a rimettere in moto l'economia non solo del loro piccolo paesino, Serramanna, ma dell'intera regione Sardegna. 
E pensate che il progetto è stato esportato in altre 8 regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Lazio, Molise e Campania e ben presto anche  in Umbria e Veneto. 

Di cosa sto parlando? Del Sardex.

Il Sardex la moneta virtuale che salva l'economia



Tutto è nato nel lontano 2009. La mancanza di liquidità metteva in ginocchio le aziende locali, a seguito della crisi finanziaria del 2008.  Molte imprese si vedevano così costrette a licenziare i propri dipendenti e nella peggiore delle ipotesi a chiudere i battenti.
Eppure  avevano capacità di produzione, inventiva, forza lavoro disponibile e nella maggior parte dei casi merci nei magazzini. 
Solo la mancanza di liquidità impediva loro di fare partire il sistema e di fare girare l'economia.
Ecco perché gli sforzi dei 5 giovani si sono concentrati sulla realizzazione di una moneta virtuale, parallela all'euro, che agevolasse e rimettesse in moto gli scambi locali tra le aziende ed aggirasse il problema della mancanza di liquidi.

Hanno così ideato un circuito basato su un sistema di credito a interessi zero, che le aziende iscritte si concedono reciprocamente. Beni e servizi vengono "pagati" in Sardex; poi i crediti ed i debiti vengono compensati all'interno del sistema, in questo modo non è necessario ricorrere all'impiego di euro. Le imprese aderenti si finanziano a vicenda, per giunta senza interessi. Un Sardex equivale ad un euro, ma non è assolutamente convertibile in moneta reale.

Il Sardex è semplicemente un mezzo di scambio, è uno strumento non un fine. Scopo del Sardex non è l'accumulo; deve invece  essere speso nell'esercizio della propria impresa. In questo modo gli euro "risparmiati" possono essere utilizzati per affrontare tutte le altre spese. 
Questo ha dato ossigeno alle aziende che non solo hanno ripreso a lavorare, ma hanno anche ampliato la propria clientela.
Entrare all'interno del circuito Sardex permette di conoscere altre imprese e di farsi conoscere, trovare fornitori e clienti, di allacciare rapporti sociali.
La cooperazione, la fiducia reciproca, l'interconnessione hanno sostituito l'individualismo e la competizione che caratterizzano l'economia tradizionale.

"I fratelli Cherchi, formaggiai, hanno un modesto bancone di ottimi prodotti in provincia. Vorrebbero ingrandirsi ma non hanno capitale. Chiedono quindi di entrare nel circuito Sardex, dove vengono ammessi dopo che i gestori hanno verificato che i loro prodotti hanno un potenziale di vendita tra le altre aziende del circuito (es.: ristoratori e simili). A quel punto la camera di compensazione del circuito mette a disposizione dei fratelli Cherchi una quantità di crediti Sardex pari a 25 mila euro.

Non essendo il Sardex una valuta convertibile ma un’unità interna al circuito, i formaggiai possono spendere il loro credito di 25 mila Sardex solo dentro il circuito stesso: dove cercano e trovano un’azienda che offre loro un banco refrigeratore con cui possono iniziare a vendere formaggi anche al mercato centrale di Cagliari. Ne consegue un aumento di fatturato, parte del quale avverrà in Sardex, essendo i loro prodotti acquistati, come previsto, anche dai ristoratori interni al circuito. Nel giro di poche settimane, i Sardex incassati dai fratelli Cherchi vendendo formaggi agli altri iscritti superano i 25 mila di debito inizialmente contratto. Insomma il loro conto Sardex va in positivo. Quindi con i Sardex ricavati (e-o richiedendo nuovi crediti) possono fare nuovi investimenti produttivi, sempre usando come fornitori e clienti aziende interne al circuito. E così via, potenzialmente, all’infinito". Tratto da:  L'Espresso


Anche i privati possono utilizzare il Sardex



Ad un certo punto, come afferma uno dei fondatori Carlo Mancosu, è sorto il desiderio di estendere la rete ai cittadini privati. Vendendo i loro prodotti o commercializzando i loro servizi in Sardex, le imprese ricevono crediti in moneta virtuale che possono utilizzare per acquistare materie prime o servizi, sempre all'interno del sistema.
Alcune aziende hanno così deciso, con il consenso dei lavoratori, di corrispondere una fetta della retribuzione in Sardex, da spendere presso le aziende del circuito; oggi su quasi 3000 imprese aderenti sono oltre 300 a farlo.
Viene quindi aperto, a ciascun dipendente, un conto B2E (in Sardex) ed attraverso il rilascio di una carta ad esso collegata o direttamente tramite l'App "io pago Sardex", ciascuno ha la possibilità di fare acquisti presso gli aderenti al circuito: supermercati, negozi, associazioni ed anche professionisti come dentisti e avvocati che in numero sempre maggiore hanno aderito al sistema.

Il primo supermercato in Sardex nasce nel 2014



Il 4 agosto del 2014 nasce a Decimomannu "Meglio Sardo", il primo supermercato dove il 70% dei prodotti viene da aziende sarde iscritte al circuito Sardex e dove gli acquisti possono essere effettuati sia in Sardex che in Euro.
Non solo, tutto l'investimento è stato finanziato dal circuito che ne ha permesso la completa realizzazione.
Ma pensate che c'è chi ha organizzato il proprio matrimonio in Sardex, chi ha ridato slancio alla propria professione, chi ha realizzato progetti e sogni che la mancanza di liquidità imbrigliava nel cassetto.
Si tratta di un esempio pratico di come attraverso questo sistema sia possibile valorizzare l' economia locale, per un rilancio del tessuto sociale e per il miglioramento della vita di tutti.


I Sardex idea anticrisi studiata da tutto il mondo



"Il Sardex è un esempio seguito e studiato in tutto il mondo, Bankitalia  invita i fondatori a convegni pubblici e incontri riservati, i commissari Ue li chiamano a Bruxelles per capire come hanno fatto, le Nazioni Unite gli richiedono progetti per lo sviluppo in Africa e America latina". Tratto da: L'Espresso.

"Ha attirato l'attenzione di Commissione europea, Dipartimento di sviluppo delle Nazioni Unite e atenei del calibro di Bocconi, Yale, London School of Economics e Politecnico di Zurigo. L'obiettivo è intensificare la ricerca di innovazione fintech ed esportare il modello Sardex anche sui mercati internazionali". Tratto da: Il Sole 24ore



Per saperne di più:









2 commenti:

  1. Carissima Ste mi stupisci sempre, trovi notizie particolari, poco conosciute sempre spiegate con un linguaggio semplice. E' bello leggerti sei una sorpresa ogni volta. Grazie per il tuo lavoro.
    Patty

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    1. Ciao Patrizia grazie per le belle parole! Sono felice che apprezzi anche questi articoli un po' più particolari, ma sono temi che mi prendono molto e ci tengo a divulgare notizie che credo non tutti conoscano.

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La Magia è credere in se stessi: se riusciamo a farlo, allora possiamo far accadere qualsiasi cosa. (Goethe)