L'11 novembre è la festa di San Martino ed in casa nostra fervono i preparativi.
Come vi ho già raccontato in occasione della Festa di San Michele, mi piace festeggiare in famiglia le festività e le ricorrenze.
Aiutano a veicolare messaggi e valori importanti non solo per i bambini ma anche per noi adulti, creano atmosfere di gioia e calore che restano nella memoria e nel cuore.
Nelle scuole steineriane durante la giornata di San Martino si preparano le lanterne che vengono poi accese in occasione dei festeggiamenti.
Il simbolo della lanterna con la sua tenue luce che emana dall'interno vuole simboleggiare la luce che San Martino sentiva dentro di sè, una luce interiore così forte che incontrando in una fredda sera d'inverno un mendicante infreddolito alle porte della città, si offrì di condividere con lui il suo mantello.
Un'antica leggenda narra la sua storia e noi a casa nel tepore del dopo cena leggiamo il racconto alla luce delle nostre lanterne.
La leggenda di San Martino
Una compagnia di cavalieri stava cavalcando al servizio dell'Imperatore per le strade di Francia, in direzione di Amiens.
Venivano dall'Italia per dare il cambio alla guardia.
Mentre cavalcavano, cominciò a piovere, ed era così freddo che la pioggia congelò e diventò ghiaccio, rendendo le strade scivolose.
I compagni di Martino incitavano i loro cavalli con la frusta, ma Martino non frustava il suo perché non voleva che cadesse. Il cavallo lo aveva servito bene per tanto tempo. Raggiunse la porta della città, ma il cavallo rifiutò di passarla, arrestandosi improvvisamente fuori dalle mura della città.
Martino vide un povero mendicante seduto davanti al muro, tutto infreddolito. Scese da cavallo e con la sua spada tagliò in due il suo mantello, senza esitazioni, offrendone poi metà al mendicante. Quindi risalì a cavallo ed entrò in città.
Quando più tardi Martino incontrò i suoi compagni in un'osteria, essi lo derisero e lo presero in giro. Ma nella notte, mentre Martino dormiva, apparve dietro di lui una figura splendente con indosso il suo mantello, che gli disse: "E' me che hai aiutato".
Era il Cristo. Martino non dimenticò mai questa esperienza e decise che, da allora in poi, avrebbe servito un Signore più potente dell'Imperatore.
(Tratta dal libro: COME SVILUPPARE TUTTI I TALENTI DEL BAMBINO)
Non manca mai neppure la lettura della fiaba di Grimm "La pioggia di stelle" che si presta alla perfezione a questa occasione e che i miei figli, anche se cresciuti, adorano.
La pioggia di stelle: la fiaba dei fratelli Grimm
C'era una volta una bambina, che non aveva più nè babbo nè mamma, ed era tanto povera, non aveva neanche una stanza dove abitare nè un lettino dove dormire; insomma, non aveva che gli abiti indosso e in mano un pezzetto di pane, che un'anima pietosa le aveva donato. Ma era buona e brava e siccome era abbandonata da tutti, vagabondò qua e là per i campi fidando nel buon Dio. Un giorno incontrò un povero, che disse:
- Ah, dammi qualcosa da mangiare! Ho tanta fame!
Ella gli porse tutto il suo pezzetto di pane e disse:
- Ti faccia bene! - e continuò la sua strada.
Poi venne una bambina, che si lamentava e le disse:
- Ho tanto freddo alla testa! Regalami qualcosa per coprirla.
Ella si tolse il berretto e glielo diede.
Dopo un pò ne venne un'altra bambina, che non aveva indosso neanche un giubbetto e gelava; ella le diede il suo.
E un pò più in là un'altra le chiese una gonnellina, ella le diede la sua.
Alla fine giunse in un bosco e si era già fatto buio, arrivò un'altra bimba e le chiese una camicina; la buona fanciulla pensò: "E' notte fonda nessuno ti vede puoi ben dare la tua camicia ". Se la tolse e diede anche la camicia.
E mentre se ne stava là, senza più niente indosso, d'un tratto caddero le stelle dal cielo, ed erano tanti scudi lucenti e benchè avesse dato via la sua camicina ecco che ella ne aveva una nuova, che era di finissimo lino.
Vi mise dentro gli scudi e fu ricca per tutta la vita.
Come costruire le lanterne con i bambini
Le lanterne devono essere semplici e veloci da realizzare in particolare se il tempo a disposizione è poco.
Le nostre lanterne, un poco più complesse, le hanno realizzate con i miei figli durante un laboratorio tenuto dalla maestra Gloria (insegnante steineriana) che li ha guidati alla perfezione ed ha permesso loro di realizzare forme un pochino più complesse.
Inutile dire che ci siamo divertiti tantissimo!
Anche perchè poi tutti insieme i bambini hanno acceso la loro lanterna ed hanno passeggiato per le vie del paese.
Vi lascio alcuni riferimenti a siti che vi forniranno le giuste ispirazioni per realizzare lanterne semplici ma d'effetto per divertirvi insieme ai vostri bambini.
Leggo sempre con molto interesse tutti i tuoi articoli ed apprezzo tantissimo i tuoi scritti sulla pedagogia. Con i miei bimbi abbiamo realizzato la nostra piccola semplice lanterna ed abbiamo letto le letture che hai consigliato. E' stato un bellissimo momento per me e per i bambini, l'atmosfera che si crea scalda davvero il cuore.Franscesca
RispondiEliminaFrancesca le tue parole mi riempiono il cuore di gioia! grazie
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