Una indagine della Royal Society for Public Health definisce Instagram il social network peggiore per la salute mentale dei ragazzi.
Dopo avere letto gli articoli di Sara Melotti invece io credo che sia un problema che ci riguarda proprio tutti.
Sara Melotti è la fotografa che ha portato alla luce "la mafia" che si nasconde dietro al social network e ai "finti influencer", colei che mi ha aperto gli occhi su una realtà su cui avevo dei sospetti, ma di cui mai avrei immaginato la portata.
La truffa, i comportamenti poco etici sono diventati la normalità; persone insospettabili che seguivo da anni e che stimavo per la loro correttezza sono cadute in questo tranello. Eh si perchè dopo avere letto le rivelazioni di Sara riesco a riconoscere chi è ricorso o sta impiegando tutt'ora queste pratiche.
Sono rimasta estremamente delusa, ecco perché non posso che unirmi all'iniziativa di Sara, che sta cercando con tutti i mezzi di portare alla luce questi meccanismi, per "tentare di innescare una rivoluzione gentile" come ha affermato lei stessa sul suo blog.
Ecco quindi io raccolgo il suo invito e faccio la mia parte, divulgando queste informazioni e facendo sentire anche la mia voce attraverso il racconto della mia esperienza.
Vi chiedo solo di prendervi qualche minuto per leggere il post, anche se non utilizzate Instagram, anche se non è un tema che vi interessa, perchè comunque conoscere ci permette di guardare in faccia la realtà, che non è solo fatta di imbroglioni professionisti ma anche di persone, come Sara, che credono nelle loro passioni, nel lavoro, nell'etica e nel rispetto reciproco.
"C'e speranza nelle persone, non nel sistema, non nella società, ma in te ed in me"
(J.Krishnamurti)
Sono approdata su Instagram nell'aprile del 2015 ma non sono stata un'assidua frequentatrice sino allo scorso anno.
Non lo conoscevo bene e mi sono improvvisata, come ho fatto sia con facebook che con il blog.
Ho iniziato a seguire su questo social anche blogger che conoscevo da tempo e ne ho aggiunte altre che ho scoperto proprio grazie a Instagram.
Non ci ho messo molto a capire che nei "numeri" di alcune di queste c'era qualcosa di strano.
Cioè i miei praticamente non crescevano mentre i loro andavano alla velocità della luce almeno se paragonati ai miei.
Questo non solo per le blogger "note" ma anche per altre molto di nicchia.
In un primo momento ho pensato che la causa fosse la mia inesperienza oppure il fatto che le mie lettrici non amassero particolarmente questo social.
Ho iniziato a cercare informazioni su internet ed ho trovato un po' di tutto.
Ma ciò che mi ha colpito di più era una pratica che veniva definita come una delle strategie più efficaci per ottenere follower e catturare l'attenzione della gente.
Quando la strategia diventa truffa
Per catturare l'attenzione delle persone e farsi conoscere, il consiglio che va per la maggiore è quello di mettere mi piace e, ancora meglio, lasciare commenti alle foto, quanti più possibile. Naturalmente non è necessario che queste foto ci piacciano veramente, ne scrivere commenti pertinenti o sensati, insomma basta farsi vedere.
Ma è possibile fare anche di peggio ovvero seguire persone che, convinte di essersi guadagnate un nuovo follower, il più delle volte (non sempre) ricambiano la "cortesia" diventando a loro volta seguaci.
A questo punto l'obiettivo è raggiunto quindi si smette di seguirle.
Non ci potevo credere, quando ho letto queste cose ho capito il perchè di alcuni comportamenti di cui ero stata testimone direttamente sul mio profilo; persone che apparivano come miei follower e sparivano dopo poco tempo.
Ad un certo punto, per un paio di giorni spinta dall'incredulità, ho provato a fare il giochino (devo dire una vera palla...eh mettersi a seguire a caso le persone clic dopo clic).
Cavolo ha funzionato!
Nel giro di poco i miei follower sono aumentati veramente, niente di eclatante ma quanto bastava per farmi capire che lo strumento era valido.
Ecco in quel momento il senso di nausea e di schifo ha però avuto la meglio.
Non solo ho smesso subito, ma ho ripulito anche la sezione delle persone seguite lasciando solo quelle che mi interessavano e che apprezzavo davvero.
Lo stesso faccio per i "mi piace" o per i commenti; li lascio solo e quando sono sinceri, senza doppi fini.
Spero che mi segue faccia altrettanto, anche se questo mi farà apparire un po' "sfigata" per la mia manciata di follower Instagram. Ma chissenefrega, il prezzo da pagare è troppo alto ed io non sono interessata se le condizioni sono queste.
Ma attenzione c'è ancora di peggio
Il giochino segui le persone e smetti di seguirle (nota come strategia follow unfollow) richiede tanto tempo e non tutti ne hanno a disposizione oppure hanno voglia di "sprecarlo" in quel modo, per cui esistono dei siti web e degli strumenti (si chiamano BOT) che permettono di automatizzare tutto:
- mettere like
- seguire profili (e smettere di seguirli)
- lasciare commenti pre-impostati
Addirittura è possibile programmare la frequenza ed il numero di piace, commenti, e profili seguiti ogni ora, eh si perchè bisogna essere furbi, si raccomandano gli esperti, non va bene esagerare per non dare nell'occhio, e rendere palese questa pratica.
Le cifre da investire sono contenute e alla portati di tutti per questo motivo è uno strumento davvero stra-utilizzata da perfetti sconosciuti e da grandi "personaggi".
Provate a farci caso, tenete d'occhio il numero di follower e di profili seguiti delle persone che apprezzate su Instagram. Vi accorgerete subito della correttezza del loro comportamento.
Perchè questo comportamento io non lo ritengo CORRETTO.
Lo fanno tutti, vi risponderà qualcuno. Beh questa mi spiace ma non la ritengo una giustificazione e non li considero meno responsabili.
La Instagram mafia: scambio commenti & C.
Riprendo la definizione data da Sara Melotti, perchè di questo si tratta. Mafia, accordi sottobanco, finzione, mercato nero.
Uno schifo.
Dovete infatti sapere che ci sono dei "gruppi" i cui partecipanti si commentano a vicenda ed aggiungono like ogni volta che un membro pubblica una foto.
Ora questa pratica ha assunto proporzioni esorbitanti tanto che è stata creata una app gratuita, Telegram, che permette di creare chat con un numero massimo di 30.000 persone.
Ci sono tantissime chat in cui le persone si scambiano vicendevolmente "mi piace" e commenti in continuazione.
Tutto finto, anche questo. Fatto solo con un'unico scopo: aumentare la propria popolarità, i numeri, e diventare appetibile per le aziende, oppure per accrescere il proprio valore come blogger, perchè oggi come oggi solo i numeri sembrano contare non la qualità del lavoro.
Dovete infatti sapere che maggiore è il numero dei "mi piace" e dei commenti più opportunità avremo di renderci visibili (tutta una storia complicata di algoritmi che regolano Instagram) e di apparire sulla pagina Esplora; una grande occasione per far diventare la nostra foto virale.
Se poi i commenti e mi piace arrivano da profili importanti con molti followers (da 50k in su), allora le probabilità di finire sulla pagina Esplora aumentano ancora di più.
Ma lo sapete?
Potete comprare anche questi, i mi piace dai profili importanti. I prezzi variano naturalmente a seconda del "peso" del profilo.
Come potete osservare, tutto è in vendita!
Ci sono poi le strategie, collaterali, meno eclatanti ma tutte basate sulla falsità, il cui unico obiettivo non è la condivisione, la promozione seria del proprio lavoro, del proprio modo di essere e di fare ma una maschera, una recita, uno specchietto per le allodole, che nasconde un mondo fatto di finti influencer, di mancanza di rispetto e di presa per i fondelli.
Per finire un accenno ai corsi, workshop, alle lezioni su come crescere su Instagram e riprendo qui testualmente le parole di Sara:
" ci sono tantissime persone che vendono falsa istruzione, state attenti! La maggioranza della gente che sta facendo questi corsi di crescita o di come diventare influencer molto probabilmente ha costruito il proprio audience con i bots. Chiunque ti dica che per crescere su instagram hai bisogno di buoni contenuti ti sta raccontando un sacco di balle!"
Oggi se ci si comporta in maniera etica e corretta su Instagram non si cresce. Punto.
Anche perchè ci spiega Sara, a causa dei famosi algoritmi, i post restano invisibili.
Addirittura solo un 40% dei nostri seguaci vede le foto che pubblichiamo!
***
Mi rivolgo a tutte le mie "colleghe" blogger, soprattutto a quelle più visibili, con più lettori e più conosciute di me, non cedete a queste pratiche e se lo state facendo, pensateci bene, non alimentate questo modo di operare, prendete le distanze.
Che senso ha parlare sui nostri blog di ecologia, di auto-produzione, di educazione, di buone pratiche, di benessere se poi finiamo per comportarci in questo modo?
Che messaggio lasciamo ai nostri figli, alle generazioni future?
Che la truffa è diventata la normalità perchè lo fanno tutti?
A tutte noi piace essere lette, avere commenti, seguaci ma a che pro se sono ottenuti in questo modo?
Prima o poi anche le aziende si accorgeranno che i nostri numeri sono gonfiati, che la realtà è diversa da quella che mostriamo.
Deludiamo noi stesse, i nostri lettori ed i nostri figli per che cosa? Per soddisfare il nostro Ego oppure per guadagnare più soldi?
Ma dove è il valore in tutto ciò?
Per concludere vi lascio i link diretti agli articoli di Sara Melotti, che ringrazio di cuore per avermi aperto gli occhi su questo sistema ma soprattutto per quello che sta facendo per farlo emergere.
A me instagram piace come concetto e mi piace usarlo per quello che è: un social di fotografie. Tutto quello che ha detto e vero, purtroppo, ma io sono fiduciosa che tutti i nodi verranno al pettine ;)
RispondiEliminaSpero tanto anche io, per fortuna ci sono anche persone che lo utilizzano in modo responsabile e sincero su quelle concentro la mia attenzione ed il mio interesse.E ci sono anche persone come Sara che stanno portando avanti una battaglia affinché qualcosa possa cambiare 😉
EliminaSono sbalordita Stefania, mi racconti delle cose che danno il voltastomaco.
RispondiEliminaSono perfettamente d’accordo con te. Non ci sono compromessi. io uso Ig per condividere le cose che mi piacciono ma voglio che siano e restino sincere. Se anche i contenuti sono onesti, il contenente sembra piuttosto una pattumiera.
Eh sì le dinamiche che ruotano attorno Ig sono davvero ripugnanti .Tante sono le persone che mi hanno deluso... però voglio vederla in chiave positiva...ora so con chi ho a che fare...gente che dice Delle cose e finisce per farne altre...ai miei occhi hanno perso parecchia credibilità...Allo stesso tempo ho scoperto tante altre belle persone e di certo tu sei tra queste, seguo sempre quello che posti su IG con molto piacere😃
EliminaTutti i social, compreso Instagram, nascono con grandi potenzialità, potrebbero essere davvero utili nel far girare notizie, aumentare cultura, coscienza e conoscenza. Purtroppo poi il loro uso degenera e il lucro diventa lo scopo principale; per fortuna ci sono ancora persone come te che hanno un'etica ed un cervello pensante!!!
RispondiEliminaGrazie mille! È che queste cose mi fanno arrabbiare, ma tanto tanto 😤.Soprattutto quando vedo questi comportamenti in persone che mai avrei sospettato...ma confido nel fatto che , se queste info iniziano a girare chi ha ceduto a questa tentazione ricorrendo a tali pratiche possa ravvedersi...
EliminaMi è piaciuto molto il tuo articolo. Sono arrivata sul tuo blog per caso leggendo un tuo commento su una pagina che descriveva i pro e i contro dell’uso di Blogger... Anch’io sono approdata su Instagram da poco e mi sono documentata per capire di più. Confermo che anch’io come te ho visto aumentare e calare il numero di follower. Però ho capito che non è importante, come dici te sono numeri finti nella maggior parte dei casi. Un indizio per scovare i profili finti e’ il basso livello di interattività e anche la qualità dei commenti. Per esempio i commenti tipo “wow” “cool” “bellissimo” sono finti fatti attraverso applicazioni, come hai ben detto pure te. Comunque credo che alla fine dei conti chi possiede profili “finti” su Instagram se alla fine non riesce a convertire la popolarità in vendite di qualcosa, cioè non concretizza, non combina niente di che... quindi per chiudere... a me vanno bene i 35 follower che ho :) forse la metà sono pure finti :))
RispondiEliminaCiao Madalina, grazie per essere passata. Hai ragione quei commenti sono davvero un segno lampante! che tristezza...
EliminaPersonalmente faccio molto caso al numero di follower e profili seguiti perchè è da lì che è possibile stanare chi utilizza la tecnica peggiore secondo me, quella del follow/unfollow. E facendo ciò mi sono accorta che diverse mie "colleghe" blogger anche di un certo rilievo che seguivo da anni, insospettabili, hanno adottato queste pratiche. Dopo la cocente delusione ho deciso di smettere di seguirle, perchè a quel punto perdi fiducia e rispetto. Certo lo si fa a malincuore però non posso fare altrimenti. Anche perchè poi mi dico, se hanno ceduto a questo su instagram saranno state disposte a farlo anche su altri social come Facebook...insomma addio fiducia. Grazie ancora per la tua testimonianza!
Trovo giusto quello che pensi, hanno giocato d’azardo con la cosa più preziosa per una/un blogger: la fiducia. Quando penso quanto tempo di duro lavoro e’ necessario per conquistarla... Comunque trovo che il tuo lavoro di blogger possa essere un esempio per tutte/i. 👏🌷 Continua così!
EliminaGrazie di cuore davvero 😍😍😍
EliminaCiao, Stefania. Grazie per questo spaccato di vita reale. Grazie al tuo articolo ho capito finalmente cosa succede ai miei followers "fantasma" di Pinterest. Mi chiedevo con stupore perché alcuni dopo pochi giorni inspiegabilmente si cancellassero. Adesso mi è tutto chiaro. Grazie per aver voluto condividere queste informazioni con noi.
RispondiEliminaCiao Roberta anche io quando l' ho saputo sono rimasta stupita...e quando ho capito che quasi tutte le blogger che seguivo lo facevano...che delusione... il fatto che facciano tutti così non lo rende una pratica corretta secondo me...😔
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