Fare il sapone in casa può essere un'attività divertente e gratificante, che permette di creare prodotti personalizzati e sostenibili. Tuttavia, è importante prestare attenzione ad alcuni errori comuni che possono compromettere il risultato finale, rendendo il sapone inutilizzabile.
Ripeto spesso a chi mi contatta per avere consigli o suggerimenti sul sapone fatto in casa che è semplice ma non facile realizzarlo.
Semplice e facile non sono sinonimi.
E' semplice nel senso di poco complesso, non servono attrezzature particolari o ingredienti costosi e difficili da reperire, non è facile perchè richiede un minimo di impegno ed attenzione, non si puo' improvvisare.
In questo articolo vi spiegherò in dettaglio gli errori più gravi, quelli che possono mandare in frantumi le vostre aspettative, affinchè possiate realizzare un sapone bellissimo, di alta qualità, dalla schiuma morbida e setosa.
Fare sapone in casa: ecco quali sono gli errori più gravi
1. Non utilizzare le giuste precauzioni di sicurezza
Uno degli ingredienti più importanti per realizzare un ottimo sapone artigianale è la soda caustica.
Si tratta di una sostanza che puo' diventare pericolosa se maneggiata in modo improprio.
È fondamentale indossare guanti, occhiali protettivi e una mascherina durante la manipolazione della soda caustica, lavorare in un ambiente ben ventilato e proteggere le superfici con vecchi giornali per evitare che possano rovinarsi.
Rispettare tutte le precauzioni permette di lavorare in totale sicurezza e posso assicurarvi che in 15 anni di autoproduzione di sapone non ho mai avuto nessun tipo di problema.
So che la soda caustica è una sostanza che spaventa molto i principianti ed è proprio per questo motivo che, all’interno della mia guida gratuita per realizzare il sapone (cui potete accedere seguendo le indicazioni in fondo all'articolo) trovate trascritte in modo chiaro tutte le regole che vi aiuteranno a produrre il vostro sapone senza nessun pericolo.
2. Non seguire attentamente la ricetta
Ogni ricetta di sapone è formulata nel rispetto di precise proporzioni tra gli ingredienti; tali indicazioni devono essere seguite attentamente per ottenere un prodotto di alta qualità, efficace ed esteticamente piacevole.
Modificare le quantità o sostituire gli ingredienti può alterare le proprietà chimiche del sapone, rendendolo irritante, appiccicoso e molliccio.
Inoltre, nel tempo possono apparire inestetiche macchie o puo’ addirittura irrancidire ed emanare un cattivo odore.
Ogni olio ha caratteristiche particolari che devono essere ben bilanciate: ad esempio oli come quello di girasole, arachidi, vinacciolo sono particolarmente sensibili ai processi di irrancidimento è quindi consigliabile inserirli in ricetta in piccole dosi, al massimo tra il 5 e il 10%.
Per avere un ottimo sapone dalla schiuma morbida e cremosa è inoltre buona cosa miscelare un buon olio di base come quello di oliva con un olio saturo come quello di quello di cocco che ci garantirà anche una buona consistenza finale del sapone.
Pertanto è assolutamente da evitare la sostituzione indiscriminata di una tipologia di oli con un altro, così come è pericoloso modificare a proprio piacere le dosi di soda caustica; ogni tipologia di olio ha bisogno, per essere saponificato, di una adeguata quantità di soda, così come indicato nelle specifiche tabelle di conversione.
Se siete principianti il mio consiglio è quello di seguire con precisione ricette collaudate di persone esperte. Ne trovate 2 semplici all’interno della mia guida gratuita.
3) Conservare il sapone in modo corretto
Un’altra fase molto importante, che troppo spesso si tende a sottovalutare, è la corretta conservazione del sapone.
I saponi devono essere stagionati almeno 6/8 settimane per fare sì che la saponificazione avvenga in maniera completa e non rimangano tracce di soda caustica nel prodotto finito.
Nel corso di queste settimane il sapone diventa più “duro” e compatto per cui si consumerà meno facilmente con l’uso.
E’ importante conservare il sapone in un ambiente areato, fresco, privo di luce; trascorse queste prime settimane potrete poi trasferire il sapone all’interno di scatole di cartone in attesa di utilizzarlo.
Molti sostengono che le qualità del sapone migliorano con il trascorrere del tempo; non tutti gli esperti però sono d’accordo con queste affermazioni.
Personalmente non produco enormi quantitativi e preferisco utilizzarli entro 6 mesi; in questo modo non ho mai avuto problemi di conservazione.
Come realizzare il sapone? La guida gratuita
Ho descritto il procedimento per realizzare il sapone e tutte le precauzioni che è necessario prendere in una piccola guida (che contiene anche 2 ricette facili facili)
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