Quanti ricordi ci legano ai nostri nonni, alle loro storie e ai loro consigli? Oltre ai valori familiari e all'affetto, i nonni ci hanno tramandato un modo di vivere che, seppur lontano nel tempo, ci offre preziose lezioni per affrontare le sfide della sostenibilità odierna (ambientale ed economica).
Un tempo, la sostenibilità era uno stile di vita, le generazioni passate vivevano in un mondo dove le risorse erano scarse e il rispetto per la natura era un imperativo. I nonni non parlavano di "impronta ecologica" o di "riscaldamento globale", ma agivano in modo naturale per preservare l'ambiente.
Le asciugatrici hanno fatto di certo molti progressi in termini di efficienza energetica negli ultimi anni, ma l'asciugatrice media è ancora un divoratore di energia. Secondo gli esperti, il modo migliore per ridurre l'impatto ambientale della pulizia dei vestiti è smettere di usare un'asciugatrice o comunque riservarne l’utilizzo allo stretto necessario.
Inoltre i vestiti fatti asciugare (quando possibile) all’aria e al sole, durano di più.
2. Coltivare a autoprodurre
Molte famiglie avevano un orto o un giardino dove coltivavano frutta e verdura per l'autoconsumo riducendo così la dipendenza dai prodotti industriali. Le famiglie si scambiavano i beni coltivati in modo da aumentare la varietà dei cibi a disposizione con conseguente risparmio economico.
Oggi questa possibilità è preclusa a molti di noi, poiché non disponiamo di tempo, conoscenze e spazi per coltivare un orto però, possiamo aggirare questo problema rivolgendoci a produttori locali che sono facilmente reperibili grazie a semplici ricerche on line.
3. Conservare il cibo
Conservare il cibo che coltivavano nel loro orto era un ottimo modo per poterne godere anche nel corso dei mesi invernali, quando la produzione di alcuni ortaggi e verdure era più scarsa. Mi piacerebbe avere una "cantina" piena di prodotti in vaso fatti in casa come fa ancora oggi mia mamma o come era consuetudine ai tempi di mia nonna. Allora si sprecava pochissimo cibo e se oggi le persone conservassero anche solo una frazione del cibo come facevano i nostri genitori e nonni, avremmo molto meno spreco alimentare.
4. Raccogliere l’acqua piovana
Le pratiche di raccolta dell’acqua piovana, attraverso cisterne o serbatoi di stoccaggio, permettono di conservare l’acqua che potrà essere impiegata per irrigare orti e giardini, per le pulizie esterne etc..Queste pratiche erano molto comuni in passato, a dire il vero oggi se ne sta riscoprendo sempre di più il valore e l’importanza a causa della crisi idrica che investe molte zone del nostro pianeta.
Io stessa ho implementato sul mio terrazzo di casa un piccolo scarico che mi permette di raccogliere l’acqua direttamente dalla grondaia del tetto e di incanalarla all’interno di una botte. La utilizzo per innaffiare tutte le piante interne ed esterne, in questo modo posso godere di una vegetazione rigogliosa anche nel corso dei miei estivi senza incidere sul consumo di acqua corrente.
5. Cucinare a casa
Cosa c’é di meglio di un buon pasto cucinato in casa? Ai tempi dei nostri nonni, c'era una forte cultura legata al cibo fatto in casa, considerato più genuino, sano e gustoso. Preparare i pasti era un'attività quotidiana che coinvolgeva tutta la famiglia e trasmetteva valori come la condivisione e la tradizione. Molte donne non lavoravano fuori casa e avevano più tempo da dedicare alla cucina. Preparare i pasti era un'attività che permetteva di organizzare la giornata e di prendersi cura della famiglia. Oggi le cose sono cambiate, le donne lavorano sempre più fuori casa, il tempo a disposizione è limitato, per questo si prediligono soluzioni pratiche e veloci.
L'industria alimentare, per andare incontro a questi mutamenti, ha sviluppato una vasta gamma di prodotti pronti da consumare, che rispondono alla necessità di pasti veloci e pratici.
Nonostante i ritmi frenetici della vita moderna, possiamo trarre ispirazione dai nostri nonni e riscoprire il piacere di cucinare a casa.
Ecco le abitudini che mi aiutano di più:
- pianificare i pasti: dedicare un po' di tempo alla pianificazione settimanale dei pasti mi aiuta a ottimizzare i tempi e a organizzare la spesa.
- cucinare in quantità: preparo porzioni più grandi e congelo il surplus oppure lo conservo in frigorifero per i giorni successivi. Mi è molto utile, soprattutto quando so di dover affrontare giornate impegnative.
6. Mangiare fuori solo per le occasioni speciali
Oggi è piuttosto comune mangiare fuori casa anche più volte a settimana. Per i nostri nonni era invece riservato alle occasioni speciali. Le famiglie, soprattutto quelle numerose, dovevano fare i conti con un budget limitato e preferivano destinare i soldi ad altre necessità. Inoltre i ristoranti erano meno diffusi rispetto ad oggi. Spesso si trovavano solo nei centri urbani e in numero limitato.
Con l'aumento del benessere economico, le famiglie hanno più disponibilità liquide per concedersi qualche sfizio in più mentre l'offerta di ristoranti si è ampliata notevolmente, con una varietà di cucine e prezzi per tutte le tasche. Mangiare fuori è diventato oggi un fenomeno di massa perché soddisfa una serie di bisogni, sia pratici che emotivi. È un modo per concedersi una pausa dalla routine, per socializzare, per provare nuove esperienze e per celebrare occasioni speciali.
Attenzione perché questa abitudine, se non controllata, può produrre conseguenze negative sulla nostra salute ed alleggerire oltre misura il nostro portafoglio.
7. Divertirsi a casa
Oggi spendiamo un sacco di tempo e soldi per uscire o per “occupare” i nostri momenti liberi. I nostri nonni trascorrevano più tempo all'aperto durante il giorno, mentre la sera si dedicavano ai giochi da tavolo, alla lettura, alle chiacchiere con i vicini di casa, alcuni alla preghiera. Il cinema, i concerti erano considerati un lusso che ci si concedeva solo occasionalmente.
E’ possibile dedicarsi anche oggi ad attività in famiglia da fare a casa, che sono del tutto gratuite e che permettono di trascorrere tempo di qualità con le persone care. Abbiamo perso l’abitudine perché ci siamo assuefatti ad ogni sorta di servizi a pagamento: abbonamenti per vedere programmi TV, giochi elettronici, APP di ogni genere.
Queste nuove abitudini non solo generano nel tempo continue emorragie di denaro, ma finiscono anche col deteriorare i rapporti umani. Sempre più persone oggi stanno riscoprendo i benefici che derivano dal dedicarsi, da soli o in gruppo, a progetti creativi (lavoro ai ferri, cucito, disegno, pittura etc), o ad attività di autoproduzione (fare sapone, cosmetici, lavorare il legno etc), che aiutano a ristabilire un contatto più profondo con noi stessi e con il mondo che ci circonda.
8. Comprare meno
I nostri nonni non compravano tutte le cose nuove che compriamo noi oggi. Se qualcosa aveva un buco, non veniva buttato via, ma rattoppato o aggiustato. I regali di Natale e di compleanno erano spesso fatti in casa e le cose venivano tramandate da generazione a generazione. Queste pratiche non solo facevano risparmiare denaro, ma erano anche ecologiche.
9. Trascorrere più tempo all’aperto
Ai tempi dei nostri nonni, stare in casa significava non stare bene o ancora peggio essere malati. Vivere gran parte del giorno all’aria aperta era la quotidianità. Oggi, nell'era degli smartphone e dei tablet, trascorrere del tempo immersi nella natura è l’occasione giusta per prendersi una pausa da questi dispositivi elettronici.
10. Utilizzare di rimedi casalinghi
I nonni sono stati per generazioni una fonte inesauribile di saggezza e conoscenze, ed hanno tramandato di generazione in generazione rimedi naturali e consigli per la salute e il benessere. Questi rimedi, definiti "della nonna", si basavano sull'osservazione della natura e sull'utilizzo di ingredienti semplici e facilmente reperibili.
Ad esempio, alleviare i sintomi del raffreddore con una tisana a base di aglio e timo o ai fiori di malva, indicata per la tosse, il mal di gola e i disturbi gastrointestinali.
E, come non menzionare l’abitudine di profumare gli armadi con sacchettini di lavanda o di erbe aromatiche come rosmarino e salvia? Io lo faccio ancora oggi e non potrei mai rinunciarci!
11. Utilizzare molti prodotti per l’igiene autoprodotti
I nostri nonni, in un'epoca in cui i prodotti industriali non erano così diffusi come oggi, erano veri e propri esperti nell'autoproduzione di molti beni di uso quotidiano, inclusi detersivi e saponi. Questi prodotti erano realizzati con ingredienti naturali, spesso reperibili direttamente in casa o nell'orto, seguendo ricette tramandate di generazione in generazione.
L'interesse per i prodotti naturali e per un modo di vivere più sostenibile ha portato molte persone a riscoprire le antiche ricette dei nonni che, grazie alle conoscenze moderne, sono state migliorate e rese più efficaci pur conservando il ridotto impatto ambientale ed il basso costo di produzione.
12. Riciclare
I nostri nonni erano maestri del riciclo, anche se all'epoca non usavano questo termine. La loro filosofia era quella di dare una seconda vita a ogni oggetto, riducendo al minimo gli sprechi.
I vestiti venivano passati da un figlio all’altro, riparati e adattati alle nuove mode. I tessuti usurati venivano trasformati in stracci per la pulizia o usati come imbottitura per cuscini e materassi. La carta era un bene prezioso; i giornali venivano utilizzati per accendere il fuoco, pulire vetri o avvolgere alimenti. Gli avanzi venivano trasformati in ingredienti per preparare altri piatti, dati agli animali o come compost per l'orto.
I nostri nonni ci hanno lasciato un patrimonio di saggezza e di esperienze preziose. Riprendere alcune delle loro abitudini può aiutarci a vivere in modo più sostenibile e a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per le generazioni a venire. Ricordiamo che la sostenibilità non è solo una moda, ma un modo di vivere in armonia con la natura e con le persone che ci circondano.
Avete ereditato dai vostri genitori o nonni qualche abitudine rispettosa dell'ambiente e del portafoglio?
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