sabato, ottobre 12

LA STANCHEZZA: PROVA AD AFFRONTARLA COSI'


In questi ultimi giorni sto leggendoo un  testo di medicina antroposofica, "Medicina antroposofica familiare", che trovo semplice e ricco di indicazioni pratiche.
In particolare vorrei condividere quanto ho letto in merito alla stanchezza, poichè l'autore ne propone una chiave di lettura davvero interessante.
Ne riporto alcuni stralci:

"Il primo atteggiamento importante è accettare questo sintomo come un messaggio della vita: non prendiamo la stanchezza come un qualcosa che è piovuto dal cielo ma come un fatto nostro, che ci appartiene come la nostra esistenza."

(Ovviamente l'autore esclude ogni tipo di stanchezza collegata a qualsiasi  forma di mallattia, acuta o cronica, per la quale ciascuno è tenuto a rivolgersi  al proprio medico.)

Continua l'autore:

"Il paziente percepisce inalterata la propria capacità di ideare azioni ma compromessa la possibilità di agirle.
Perciò la prima vera cura della stanchezza è l'attività, una attività nuova e libera....
Magari si potrà fare una bella passeggiata in montagna per respirare aria pulita, ma è ancora meglio se la si fa per vedere orizzonti più ampi e autentici del palazzo di fronte casa e per sentire suoni più veri dei rumori della città...
Sappiamo oggi che stati emotivi come la depressione e perfino la noia si accompagnano ad un impoverimento del sistema immunitario e ad una riduzione delle attività dei linfociti natural killer fondamentali per le nostre difese.
Una buona risata tra amici, una mostra d'arte coinvolgente, una bella commedia a teatro, e prima tra tutte una vera storia d'amore ma anche, cari amici, una nuova fiammata creativa verso la compagna o il compagno della nostra vita, scoprire che è bellissimo/a perchè porta sul suo volto tutte le emozioni di una vita: quando riusciamo a  scoprire la bellezza imprigionata nel reale realizziamo delle vere e potentissime medicine e facciamo esultare di rinnovata gioia guerresca i nostri globuli bianchi che erano abbacchiati e demotivati dal grigiore di una vita priva di emozioni vere."

Questo post riprende un po' quello precedente: I piaceri della vita
Proprio qualche giorno dopo averlo scritto mi sono ritrovata a leggere queste belle pagine.
Tante volte mi  capita di sentirmi stanchissima e svogliata di fronte ad un impegno serale programmato: un incontro tra amiche, una conferenza, un cinema, la lezione del corso di cucito.
Poi una volta varcata la soglia di casa e giunta sul posto, le cose magicamente cambiano.
A fine serata rientro ritemprata, serena e piena di energie, tanto da faticare a prendere sonno.
Ah quante volte mi sono domandata dove era finita la stanchezza che provavo solo qualche ora prima.
Ora ho trovato la risposta.

Al contrario di ciò che si è soliti pensare, spezzare la monotonia del quotidiano, dedicandoci ad un nuovo interesse, un diverso tipo di letture, di intrattenimenti,  dedicando più tempo alle persone care, agli amici sinceri, avrà un formidabile  effetto tonificante sul nostro organismo e vivificante sulla nostra anima.

***


12 commenti:

  1. Parole sante, è proprio vero è "uno stato modificabile" !!!!!!
    Buona notte Michi

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    1. Esatto se lo vogliamo possiamo cambiarlo!
      grazie Michi

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  2. vero vero vero vero vero...
    la penso proprio così! Quando sono stanca, innanzitutto cerco di recuperare qualche sonnellino improvvisato, ma soprattutto cerco di portare qualche cambiamento nelle giornate! funzionaa!!!!

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    1. ahhh santi sonnellini...anche io faccio attenzione a non andare troppo in debito di sonno e quando accade recupero con qualche mezz'ora di riposo ...a volte fanno miracoli!

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  3. mi trovo perfettamente d'accordo...non avevo letto questo testo, ma è quello che suggerisco e mi suggerisco in casi di pigrizia accompagnati da noia estanchezza...forzarmi all'inizio per una nuova atttività e scoprire lentamente la rinascita il risveglio dell'energia e delle forze...e poi come mi ha da sempre detto un medico che di antroposofia ne sa bene, io ho bisogno di dinamismo, non posso stare ferma...anche solo con la mente devo viaggiare, sognare, muovermi , cambiare...quindi come dire...un applausio al post!!!!

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    1. capisco benissimo cosa intendi...quando dopo la nascita del mio primo figlio mi sono ritrovata chiusa in casa da sola e 'ferma'....beh mi è crollato il mondo addosso...ma è stato una crisi fondamentale nella mia esistenza. Mi ha permesso di iniziare a conoscermi più a fondo e di iniziare a cercare ciò che davvero mi faceva stare bene...
      grazie per il tuo commento.
      Ste

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  4. Sono d'accordo cara Stefania. In questo periodo mi sento spesso stanca ma non fisicamente, ho troppi problemi per la testa. Allora ogni tanto faccio qualcosa di nuovo ma il problema è iniziare a fare qualcosa di nuovo. Poi una volta iniziato va tutto bene. Forse sono mentalmente pigra.
    Grazie per questo post così interessante.
    un saluto
    Sara

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    1. Sai che anche io a volte mi dico che mi stanco con i pensieri? penso alle cose che dovrei fare alle decisioni che dovrei prendere, alle situazioni che dovrei risolvere....e ne esco distrutta. Allora quando rinsavisco prendo un bel libro, di quelli che mi piacciono tanto e mi immergo nella lettura. Mi capita spesso di trovare le risposte che cercavo, o semplicemente degli spunti da cui partono poi riflessioni che consentono di guardare alle situazioni con occhi diversi. Altre volte il semplice staccare la spina alla corrente dei pensieri anche con un bel film o un romanzo leggero mi aiuta a ricaricare le pile....E invece di pensare a quello che DOVREI fare mi concentro su quello che VOGLIO fare...
      a presto carissima e grazie

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  5. Ciao Ste, sono pienamente d'accordo con te! Purtroppo mi rammarico che alcune persone non lo capiscono e pensano solo a giudicare l'avere tanti interessi come una cosa negativa... Dani

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La Magia è credere in se stessi: se riusciamo a farlo, allora possiamo far accadere qualsiasi cosa. (Goethe)