mercoledì, maggio 9

Perchè leggere puo' aiutarci a stare meglio: i segreti della biblioterapia

leggere per stare bene


Vi è mai capitato di leggere un libro in un periodo difficile della vostra vita e di avere trovato nella lettura serenità, quiete oppure uno stimolo a guardare le cose da un’altra prospettiva?
A me è capitato tantissime volte.
Sin dalle elementari sono sempre stata una grande lettrice, di quelle onnivore, curiose, per le quali ogni libro era sempre un’attrazione irresistibile. 
Alle medie sono arrivati poi i romanzetti d’amore stile “Harmony”, ve li ricordate?
Quanti ne ho letti, intere montagne, tanto che ad un certo punto ne ho avuto la repulsione.
La lettura mi ha sempre accompagnata in tutte le tappe della mia vita, è stato il mio hobby, il mio modo per stare meglio,  distrarmi e svagarmi,  emozionarmi,  documentarmi,  conoscermi meglio.
La mia casa è piena di libri, sono il mio bene più prezioso.
Oggi si parla addirittura di “Biblioterapia” una disciplina che ci aiuta a stare bene attraverso i libri e la lettura.
Ecco come e perché la lettura puo’ aiutarci a stare meglio.



Perché leggere puo’ aiutarci a stare meglio




Mi capita spesso di leggere romanzi che mi facciano versare quelle che io definisco “sane lacrime”. Puo’ succedere anche con un film, a volte li cerco proprio strappalacrime, in completa solitudine mi procuro  montagne di fazzolettini e mi preparo a godere di un sano pianto. 
Che ci crediate o no io dopo sto davvero bene, tanto che  mi sono chiesta in passato se fosse un comportamento normale.
Per fortuna la ricerca scientifica mi ha fornito le prove che il pianto puo’ avere un effetto liberatorio e quindi benefico.
Piangere ci permette infatti  di buttare fuori i sentimenti  e gli stati d’animo che non riusciamo ad esprimere o ad interpretare.  Per questo motivo il pianto diventa produttivo. 

Spesso i romanzi vengono considerati di minor valore rispetto ai saggi o alle pubblicazioni scientifiche, ma non bisogna sottovalutare i benefici che questo tipo di lettura porta alla nostra psiche.
Immedesimarsi in un dato personaggio favorisce lo sviluppo dell’empatia ovvero, la capacità di metterci nei panni degli altri, ci guida nella comprensione della nostra esperienza emotiva e a  capire in modo più preciso i sentimenti degli altri.
E’ come se la nostra “intelligenza emotiva” potesse sperimentare altri “luoghi”  allargando la nostra comprensione del mondo.
Immergersi nella lettura determina anche un momentaneo  distacco dalle questioni quotidiane in cui ci troviamo immersi, cosa che puo’ aiutarci a lasciare sedimentare  emozioni come la rabbia, la frustrazione, il risentimento, che potremo poi riprendere in mano  con più serenità e lucidità mentale.

La lettura ci aiuta anche a ricaricarci, a riprendere energia, ma non deve diventare un modo per sfuggire al mondo, al presente, alle difficoltà e non deve distoglierci dal coltivare le emozioni all’interno di relazioni reali. 
Deve essere ben chiaro però che la lettura di un libro NON puo’ mai sostituire  un intervento terapeutico, laddove questo si renda necessario. 
Mi riferisco in particolare ai famosi manuali di auto-aiuto, che promettono di liberarci in tempi record di un dato problema. Io da questo genere di lettura ho sempre preso le distanze.


Quali libri?



Se non siete abituati a leggere iniziate con libri semplici, vicini alla vostra sensibilità ed al vostro vissuto.
Ognuno puo’ orientarsi come meglio crede, non ci sono testi a mio parere che possono andare bene indistintamente per tutti.

Molti consigliano di rivolgersi ai classici, Dostoevskij, Flaubert (Madame Bovary), Mann (La montagna incantata), Kafka (Lettera al padre), oppure alle biografie dei grandi personaggi, ma anche romanzi contemporanei che trattano temi specifici, saggi di psicologia o filosofia orientale ed occidentale, ognuno deve lasciarsi ispirare.


La mia esperienza personale


leggere per passione


Come vi dicevo io sono onnivora e curiosa di natura. A parte la fantascienza che non mi ha mai attirato particolarmente, sono aperta ad ogni genere.
Ho sempre fatto incetta di manuali e ricettari ed è proprio da questi che ho  appreso a fare saponi e cosmetici e pure a cucinare.
Ho sempre amato i romanzi classici ma leggo intensamente anche quelli contemporanei, dando la preferenza a quelli più leggeri che fanno sorridere e commuovere al tempo stesso.
Mi è sempre piaciuto leggere saggi di filosofia, educazione, psicologia e ho apprezzato anche testi definiti “esoterici” ed orientaleggianti.
Li alterno  in base al mio sentire del momento; ci sono momenti in cui ricerco testi più impegnati altri in cui prediligo la leggerezza.

Leggerezza e semplicità non sono sinonimi di banalità, un testo non deve necessariamente essere complesso e impegnato per darci qualcosa.

Io ho sempre ritenuto fondamentale il libro come strumento di conoscenza  sia del mondo che di se stessi. I libri mi hanno davvero aiutata a superare momenti di crisi, a sdrammatizzare momenti complicati, a vivere e superare eventi particolari della mia vita.
Ho bisogno di capire e di capirmi ed i libri sono sempre stati un supporto indispensabile.

E voi , che rapporto avete con la lettura?






9 commenti:

  1. Risposte
    1. Grazie Barbara, mi viene da dire che anche tu ami i libri😄

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  2. Io adoro leggere fin da quando ero molto piccola, diciamo da quando ho imparato a leggere! Mi piace tutto, romanzi, saggistica, politica, storia, libri che hanno a che vedere con le scienze e la medicina (il mio campo di interesse visto che sono medico veterinario, anche se purtroppo non lavoro). Leggere ti fa vivere tante vite anche se ne abbiamo a disposizione solo una, è una possibilità e un dono enorme poter leggere. Ti vorrei chiedere un consiglio per la figlia di una mia amica che sta finendo ora il liceo e che ama tanto leggere. Deve scegliere la facoltà universitaria visto che a giugno ha la maturità ma, essendo bravissima in tutte le materie si trova in difficoltà. Le piace tutto! Parlando con sua sorella questa mattina mi ha detto che a Sabrina piacerebbe lavorare nell'editoria per poter leggere i manoscritti che arrivano e che devono essere valutati. Tu sei una donna molto concreta e che ha sempre buone idee, che cosa mi consigli? Mi piacerebbe avere un tuo consiglio, ti stimo e mi fido di te. Grazie cara e buona giornata

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  3. Scusa, non ti ho nemmeno scritto il mio nome, sono Chiara Franci e scrivo dalla provincia di Roma ��

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    1. Ciao Chiara, innanzitutto grazie per la tua condivisione. Mi piace tantissimo quello che hai scritto, ovvero che la lettura ti permette di vivere molte vite. Sono perfettamente d'accordo.
      Per il consiglio che mi hai chiesto non è facile non conoscendo la persona. Ti dico però quello che penso in tutta onestà. Io sono dell'idea che la scelta deve essere assolutamente della ragazza. Sta a lei guardarsi dentro e capire ciò che la appassiona di più, perchè di certo qualcosa c'è che più di ogni altra esercita un richiamo per lei. Prendo a prestito le parole di Massimo Recalcati per esprimere un concetto che mi sta molto a cuore: "L'obiettivo è unico; far riscoprire ai giovani la bellezza del desiderio. Che è progetto, futuro, sogno. E senza sogni non c'è vita". "
      Io credo che debba essere lei a scegliere e se strada facendo si accorgerà di avere sbagliato, non succede niente, si cambia e si aggiusta il percorso. Io credo che i figli debbano essere lasciati liberi di commettere errori perchè grazie a questi faranno esperienza del mondo e di loro stessi...si perderanno sì ma per poi ritrovarsi. Noi come adulti abbiamo il compito di sostenerli e di stare loro vicino.
      Ecco questa è la mia opinione...grazie per la fiducia che mi hai dato, mi ha fatto molto piacere.

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    2. E non mi sono affatto pentita di averti dato fiducia, sapevo che mi avresti detto la cosa giusta. Domani ne parlerò con Sabrina direttamente, le farò leggere quello che mi hai scritto e parlerò con la sua mamma. Vediamo a che decisione si avvicinerà. Grazie ancora, per il consiglio e per tutto ciò che condividi con noi

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    3. Grazie mille sono troppo felice che le mie parole possano essere utili..grazie davvero per me è una gran gioia. A presto!!! E fammi sapere cosa sceglierà...sono curiosa😉

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  4. Ciao carissima ho letto con molto piacere il tuo post. Praticamente abbiamo intrapreso lo stesso percorso. Giuro, mi è venuto da ridere, abbiamo gli stessi gusti. In adolescenza ho divorato i romanzetti Harmony, ho adorato madame Bovary, mi piacciono le biografie, ho tutti i libri di Fabio Volo, ora sul mio comodino ci trovi D'Avenia. Adoro leggere specialmente alla sera nel silenzio più totale. Assaporo la storia e spesso la mia mente riesce ad immaginare le scene che il libro propone. Questo per me è la lettura. Conoscenza, sentimento, paura, tristezza, ma anche felicita', gioia. Un abbraccio Cri

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    1. Noooo CRI non ci credo !!! Che bello abbiamo gli stessi gusti in fatto di libri e ti capisco la sera è il momento migliore per leggere anche per me. Grazie per la tua condivisione 😘

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La Magia è credere in se stessi: se riusciamo a farlo, allora possiamo far accadere qualsiasi cosa. (Goethe)