A quasi due anni dall'evento che ha stravolto le nostre vite, il Coronavirus, appare sempre più chiaro che un'altra pandemia, ancora più subdola e pericolosa del Covid 19, si sta facendo largo tra le persone e sempre più breccia nei nostri cuori.
Sto parlando della pandemia dell'odio.
Sì, parlo dell'odio che traspare dai media e dai social, dove divampano come incendi dibattiti che si trasformano in giochi al massacro. In cui parole cariche d'ira vengono utilizzate allo scopo di annientare l'interlocutore, demolirlo, sovrastarlo, schiacciarlo.
Questi moderni scontri, si susseguono sui posti di lavoro, tra gli amici, nelle famiglie; stesse scene, stessa violenza, stessa rabbia. Parole d'odio, di giudizio, di prevaricazione, dove l'altro viene svalutato fino a diventare "non umano", "un mostro" indegno di vivere (eh sì perchè si puo' uccidere anche con le parole).
Parole e comportamenti "legittimati" in nome di una "ragione", che, come baluardo dell'infallibilità, diventa una nuova religione.
Quindi, non esiste una verità?
Non so voi, ma io me lo sono chiesto. Magari esisterà una verità, questo non lo so, ma su una cosa io ho un forte dubbio, ovvero se esiste qualcuno che detiene questa verità in modo assoluto.
Certo mettere in discussione le nostre certezze puo' generare paura, senso di smarrimento; in fondo siamo tutti fortemente attaccati alle nostre "verità" come ad una zattera in mezzo al mare.
Quando, per un motivo o per un altro, iniziano ad insinuarsi dei dubbi e le certezze vacillano, ci sentiamo sopraffare dalla delle onde inarrestabili dei sentimenti tanto a lungo repressi.
E mi chiedo: se anche esistesse questa verità assoluta, posseduta da persone infallibili, siamo certi di avere il diritto, nel nome di questa "verità" di uccidere l'altro? (E ripeto non esiste solo l'uccisione fisica si puo' uccidere a diversi livelli).
O è forse la paura che muove? La paura di fronte al fatto che forse quella che abbiamo in tasca non è la verità, ma solo una parte di un tutto molto più grande e complesso. Ed è allora questa paura che smuove ed alimenta il risentimento, la rabbia, l'odio?
E' facile notare come tutto ciò che ha a che fare con l'odio porta all'unilateralità, agli estremismi, alle posizioni contrapposte. Buono o cattivo, giusto o sbagliato, non esistono le sfumature. L'odio annienta la complessità, divide tra bene e male, giudica l'altro "cattivo" senza prendere in considerazione tutte le possibili sfaccettature, tutti gli elementi in gioco. E allora non siamo più nel campo della realtà ma quello della narrazione.
Ci raccontiamo una bella storia dove noi siamo i buoni e tutti gli altri i cattivi da punire ( o convertire alla nostra ragione).
Nei Vangeli sta scritto: "chi è senza peccato scagli la prima pietra". Eppure noi ci portiamo appresso sacchi e sacchi di pietre che continuiamo a scagliare a destra e manca senza neppure esserne consapevoli.
Ma facciamo qualche esempio.
Gli schieramenti più famosi al momento, i veri Vip sono "i no vax e no green pass" contro i "pro vax e pro green pass", poi ci sono i vegani che criminalizzano i carnivori e questi che sfottono gli altri, i minimalisti che accusano i consumisti di distruggere il mondo, ed i consumisti che considerano i minimalisti fuori di testa, quelli che si curano con i farmaci e gli oppositori che seguono l'omeopatia e potrei continuare così a lungo.
La cosa curiosa è che tutti sono convinti di operare per una giusta causa, per il Bene, per cambiare il mondo e farne un posto migliore. Ognuno, con le proprie teorie e relative prove e controprove. Basta osservare ed ascoltare un attimo con vero spirito critico per rendersene conto.
Ciò che mi è apparso davvero evidente è che ad essere gravemente malate sono le relazioni!
Così ho smesso di guardare alle differenze ed ho diretto l'attenzione altrove; mi sono chiesta, ma cosa accomuna queste persone?
La risposta è stata l'odio. L'odio contro chi non la pensa come te. Sì odio è una parola importante ( fa anche un po' paura), spesso non si arriva a queste profondità, si prova magari risentimento, rabbia, senso di superiorità.
I più riflessivi affermano di essere alla ricerca del dialogo; in realtà troppo spesso dietro questo "buon intento" si nasconde un desiderio inconscio, quello di convincere l'altro che la propria è la ragione giusta, la causa da perseguire.
Siamo così bravi a raccontarcela. Ma poi i fatti tradiscono la realtà delle cose, ed i nostri sentimenti si insinuano nel discorso, si fanno varco tra una parola e l'altra ed in misura ancora più evidente attraverso il linguaggio non verbale. Quello che proviamo, sconosciuto persino a noi stessi, arriva diretto al nostro interlocutore che reagisce a sua volta; si origina così un "diverbio" che puo' prendere le più svariate derive, di certo lontane da un vero "dialogo". Ovvero quello in cui tutti hanno ragione e nessuno ha ragione, perchè la ragione è solo la sintesi tra le due posizioni, è l'accordo che si raggiunge prendendo il meglio da ciascun punto di vista, nella consapevolezza che una verità assoluta non esiste, per noi umani fallibili.
Per fare questo è necessario rinunciare a qualcosa, alla nostra sicurezza di sapere. Allora sì che diventa possibile fare spazio all'altro per costruire insieme, per dare vita a qualcosa di migliore che supera entrambe le posizioni. Perchè la diversità diventi ricchezza non un limite.
E allora succede che condividendo il fardello, ci si sente più leggeri e la vita si colora di nuove tonalità.
Giunti fino a qui, come potrei non evocare il buon vecchio e saggio Socrate il cui motto "so di non sapere" è troppo spesso dimenticato. Questa consapevolezza si potrebbe definire "il vero vaccino", quello in grado di attenuare il virus più letale di tutti, quello dell'odio, ma non è riproducibile in laboratorio.
L'odio e le sue sfumature sono virus che albergano dentro di noi perchè fanno parte della natura umana, (sì anche di quelli più buoni, bravi, ecologisti, animalisti, vegani, vaccinati e non vaccinati) e forse, sarebbe buona cosa iniziare a farci i conti, guardare come si muovono dentro di noi per evitare che se ne escano fuori a scatenarsi su un colpevole esterno, su colui che prima viene giudicato, poi deve essere corretto e raddrizzato. A fin di bene si intende.
La vera saggezza è saper stare con la differenza senza voler eliminare la differenza.
G. Bateson
E tu, hai individuato come agiscono l'odio e le sue sfumature dentro di te?
Bellissimo articolo. Già due anni fa ero stufa di queste dispute, scontri tra le persone, che non sono altro che uno spreco di energie. Poi è arrivata la pandemia ed il vaccino a creare nuove fazioni...l'umanità non si stanca mai di battibeccare inutilmente?
RispondiEliminaGrazie per il tuo commento. Hai proprio ragione si sono create altre fazioni... Perché la paura aumenta anche l aggressività...
EliminaGrazie per questo bellissimo e profondo articolo. Scritto in modo chiaro con una meraviglioasa dialettica. Un articolo che fa pensare e molto...grazie per questi tuoi spunti,che sono sempre "diversi" ed unici..una voce davvero preziosa la tua.
RispondiEliminaGrazie.