Chi di noi puo’ dire di non essersi mai sentito come spaccato in due, lacerato interiormente dalla tensione che nasce tra i pensieri che vogliono la perfezione, ciò che è bello, vero e buono e la realtà della vita, piena di mezze misure e compromessi? Questo nodo esistenziale spesso lo esprimiamo con le parole: sì, sarebbe bello ma...Da una parte quindi ci sono i nostri ideali, la vita che desideriamo, dall’altra il duro emergere quotidiano della realtà.
L’ esistenza ci si presenta divisa da sponde che ci costringono a scegliere a quale approdare, ogni scelta di direzione ci obbliga dunque ad escluderne altre, anzi parecchie.
E’ davvero una situazione disgraziata quindi la nostra?
Non esiste un modo unico, valido per più persone, di mediare fra le polarità della vita, perché i tipi di squilibri sono tanti quanti sono gli esseri umani.
Una cosa che però ci accomuna tutti; ogni personalità umana si compone di diverse parti, che non sempre sono in accordo tra loro. Questo complica decisamente le cose.
Dentro di noi si nasconde un piccolo sabotatore che talvolta pare ostacolarci deliberatamente. Certo ci risulta difficile pensare ad una parte distruttiva della nostra personalità.
Come è possibile?
E’ anche vero però che la sua esistenza ci aiuta a comprendere come mai ognuno di noi si ritrova ad aver fallito di fronte a determinati obiettivi nel corso della vita. Provate a ricordare i vari progetti che portate avanti ormai da anni senza avere compiuto un solo passo significativo nella giusta direzione. Eppure, ragionando in maniera logica, avreste dovuto risolvere già da tempo i vostri problemi.
Ma chi è questo sabotatore?
Il sabotatore interiore è quella parte della nostra personalità, che si è formata negli anni dell’infanzia, a cui non interessa vivere nel modo più piacevole possibile, ma piuttosto preservare le convinzioni ed i valori con cui siamo cresciuti. E’ “il colpevole” di quei determinati meccanismi comportamentali che in particolari situazioni ci ostacolano ed intralciano i nostri progetti. Nel farlo il sabotatore non agisce per pura cattiveria, cerca solo di impedire che veniamo meno ai nostri principi e ideali. Capita spesso di sabotare noi stessi nelle piccole azioni quotidiane e riconoscere questi atti di sabotaggio è alquanto difficile, richiede creatività e curiosità.
Come agisce il sabotatore?
Le strategie d’azione del sabotatore sono tante, ed oggi ho ritenuto importante illustrare quelle che più comunemente ci impediscono di portare a termine i nostri progetti.
1) La strategia del rimandare
Consiste nel rimandare appuntamenti scomodi o mansioni sgradevoli finendo per dimenticarsene, oppure attuandoli in tutta fretta perché la scadenza è inderogabile e ci si sente sotto pressione. I risultati che si ottengono sono sempre modesti se non addirittura scarsi.
2) La strategia della perfezione
Fissare un obiettivo ambizioso ci aiuta forse a rafforzare (sul momento) la nostra immagine di noi stessi, ma purtroppo questa convinzione è solo un' illusione. In realtà, l'eccessivo perfezionismo ci impedisce di metterci all’opera semplicemente perchè siamo noi i primi a non credere nel nostro successo.
Dall'altro lato, la pressione interiore che si sviluppa a seguito di queste eccessive pretese è talmente alta da compromettere concentrazione e creatività, cosa che riduce ulteriormente la probabilità di un buon risultato.
3) La strategia del cambio
Mentre si è nel bel mezzo del primo progetto, un’altra idea appare sempre più attraente, finchè ad un certo punto se ne è talmente entusiasti da abbandonare il progetto originario per occuparsi di questa nuova idea. La conseguenza? Una quantità di progetti avviati e lasciati a metà.
4) La strategia dell’informazione
Prima di iniziare un progetto si dovrebbero raccogliere abbondanti informazioni e acquisire le conoscenze di base necessarie. Questo è del tutto naturale. Tuttavia il nostro sabotatore interno ci suggerisce che quello che sappiamo non basta ancora, che dobbiamo leggere e fare anche questo e quest’altro. Di conseguenza dopo un periodo di preparazione di mesi o anni, ci ritroviamo già stanchi prima della partenza e finiamo con l’abbandonare l’idea.
5) La strategia delle priorità
C’è sempre qualcos’altro che deve essere svolto più urgentemente, per cui non ci occupiamo mai del progetto vero e proprio. Il sabotatore che è in noi ci promette che potremo iniziare davvero, una volta sbrigate le faccende di casa, risolto il conflitto famigliare, assicurate le finanze eccetera eccetera. Ci sono sempre tante distrazioni che hanno la meglio e per il progetto originario non rimane più tempo.
Riconoscete il vostro sabotatore in qualcuna di queste strategie?
Fatemelo sapere nei commenti.
Stefania Casadei
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Bibliografia
I sabotatori interni. Il funzionamento delle organizzazioni patologiche di personalità (F.Gazzillo)
Il piccolo sabotatore dentro di noi: Come stanarlo e farselo amico (M.Muthig)
Cara Stefania,
RispondiEliminagrazie per questa piacevole ed interessante lettura, in effetti è molto utile capire quale delle strategie stiamo applicando per non raggiungere gli obiettivi. È interssante riconoscerla (grazie al tuo articolo) e imparare a conoscerci meglio.
Ti abbraccio ⭐️
Viola
Carissima Viola, sono felice che tu abbia trovato interessante l'articolo. E' un tema che ha attirato molto l'interesse e continuerò ad approfondirlo nelle prossime settimane. Quando si parla di conoscenza di sè gli aspetti da considerare sono sempre molti e le sfacettature infinite, però mi sono posta obiettivo quello di provare ad indagare qualcuno di questi aspetti, almeno quelli con cui più comunemente si fanno i conti; qualche piccolo semino che chissà magari nel tempo potrà, se opportunamente curato e nutrito, portare alla formazione di qualche germoglio...
EliminaStefania il tuo post non poteva essere più propizio. Mi ha ridato luce e speranza. Sono tanti i progetti che ho abbandonato e più ne abbandono più mi affliggo ...sono entrata credo in un circolo vizioso....Quella che utilizzo è di certo la strategia delle priorità...c''e sempre qualcosa che devo fare di urgente, qualcosa che diventa più importante, che deve avere la precedenza...e così il tempo per me non arriva mai...Grazie per questa condivisione sarò lieta di continuare a leggere i tuoi articoli su questo tema.
RispondiEliminaPiacere di conoscerti e grazie per la tua condivisione. La dinamica che hai descritto è davvero precisa e non potevi definirla in modo più corretto; si tratta di un vero e proprio circolo vizioso. Ma hai già fatto il primo importante passo, quello di prenderne coscienza...questo è il punto di partenza per tutti i cambiamenti che potranno seguire
EliminaHo seguito con gioia il tuo percorso di consapevolezza dedicato al Natale, un periodo che ho trascorso in quarantena isolata e le tue guide sono state per me un aiuto prezioso. Mi hai trasmesso serenità e voglia di portare nella mia vita i cambiamenti necessari a renderla migliore. Voglio smettere di piangermi addosso...ho deciso così di regalarmi un percorso individuale con te...ti ho appena contattata per iniziare le consulenze. Questa decisione è per una svolta. Sono carica e motivata.Grazie di tutto
RispondiEliminaGrazie per queste belle parole! Ho visto la tua mail e ci sentiamo in privato! A presto.
EliminaGrazie grazie grazie per questi continui spunti che ci offri con tanta semplicità.. Una semplicità che nasconde una grande conoscenza ed una immensa passione per quello che fai. Se non ti avessi conosciuta durante il Lock down non avrei mai deciso di prendere in mano la mia vita per tentare un cambio di direzione... Grazie per il tuo supporto e per il tuo lavoro.. Chi lavora con te non ti scorsa mai ❤️
RispondiEliminaTrooopppo carina.. Grazie davvero di cuore, è stato un grande piacere accompagnarti in questo viaggio😊
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