martedì, maggio 8

Io e l'antroposofia



Ho conosciuto l’antroposofia tempo fa, durante i primi anni di matrimonio.
Ho praticato l’acquerello steineriano, partecipato a conferenze, letto libri.
In vista della nascita del mio primo figlio, ho approfondito anche la pedagogia, e mi sono sentita subito in sintonia con i concetti che esprimeva.
Così con l’arrivo di Ares, sono partita subito in quarta, super convinta e motivata. 

Ma non avevo fatto i conti con le difficoltà che il ruolo di mamma comporta, la solitudine, la fatica.
Già tenere lontano il bambino dall’orda di parenti e amici che morivano dalla voglia di vederlo, per garantirgli pace e tranquillità, era per me impresa ardua, che mi creava non poca tensione.
Stabilire i ritmi delle poppate, mi aveva avvilito.
Il mio figliolo non corrispondeva alla descrizioni dei bimbi piccoli che avevo trovato sui libri….era nato piccolino e voleva mangiare ogni due ore, la poppata era lunga, poteva protrarsi anche per 45 minuti o più.
Inoltre di notte continuava a svegliarsi per mangiare anche se aveva oramai qualche mese.
Insomma alle fatiche quotidiane si aggiungeva la frustrazione dovuta al fatto di non riuscire a mettere in pratica quanto avevo letto.
E i giocattoli??? I libri steineriani parlavano di giocattoli in legno, bambole fatte a mano, materiali naturali….
Come conciliare questo, con l’ambiente in cui vivevo, nel quale parenti ed amici regalavano giocattoli ‘moderni’??
Che stress!
Ad un certo punto ho optato per la sopravvivenza.
Mi sono detta che per applicare alla lettera quanto avevo letto sui libri, forse avrei dovuto uscire dalla società in cui vivevo, circondarmi  solo di antroposofi allontanando parenti ed amici.
Per cui ho usato del sano ‘buon senso’.
Ho aspettato che il mio bambino fosse pronto, per stabilire una costanza ed un ritmo nei pasti, l’ho svezzato con alimenti del tutto naturali, con centrifughe fresche di frutta e verdura, e non ho utilizzato ne carne ne pesce se non dopo l’anno di vita.
Ho affiancato ai tradizionali giocattoli, alcuni bambolotti realizzati con le mie mani, che mi sono divertita a creare per lui,qualche giocattolo in legno, stoffe colorate.
Ho evitato i giocattoli  rumorosi, troppo luminosi e muniti di congegni elettronici.
Ho stabilito dei ritmi nello svolgimento della giornata, cosa che ritengo di primaria importanza per i bimbi, e che, allo stesso tempo, mi ha agevolata nel mio compito di mamma, donna e moglie, lasciandomi gli spazi necessari per condurre la mia vita sociale, riposare, rilassarmi.
La sera a letto presto per i miei bimbi. La serata è per la mamma ed il papà.
Non c’è la tv nella nostra zona giorno, perché non ci interessa.
L’abbiamo rilegata in camera nostra, dove resta sempre spenta, salvo rare eccezioni, rappresentate da qualche buon film o programma rilassante e divertente.
Mio figlio ha iniziato a guardarla quando è andato all’asilo in quanto la utilizzavano come strumento didattico ( non ci sono asili o scuole steineriane dalle mie parti), e cosi’ abbiamo deciso che il sabato pomeriggio avrebbe potuto guardala per qualche ora, visto che aveva iniziato a farne richiesta.
Abbiamo optato per programmi in dvd scelti da noi e senza pubblicità.
Ora che ha sei anni, se lo desidera può vedere anche altro, direttamente dai canali tv, ma controllo sempre di che programma si tratta, in quanto non ritengo tutti i cartoni animati per bambini  adatti all’infanzia.
Non usa il computer, ne i videogiochi ne è attratto da telefonini, o altri 'ingegni' elettronici.
In casa noi li utilizziamo molto poco, e per fortuna frequenta amici che non amano questo tipo di intrattenimenti, ma preferiscono il gioco libero.
Poi in futuro si vedrà.
Il fratellino che è più piccolino (due anni e mezzo) imita in tutto e per tutto il ‘fratellone’, e quindi gioca, disegna, costruisce.
La nostra alimentazione cerco di mantenerla sana, amo cucinare e preparo, pane, pizza, dolci , confetture e quant’altro in casa, senza estremismi.
Tutto va bene, ma con i giusti limiti, ecco la mia filosofia.
Anche perché poi le cose vietate divengono le più desiderate…..
E conto sul fatto che, essendo in questa epoca della loro vita l’educazione improntata sull’imitazione, l’esempio di mamma e papà, le loro abitudini, i loro atteggiamenti, comportamenti, hobby sia più ‘istruttivo’ di tante parole, spiegazioni, rimproveri e negazioni.

L’educazione trova le sue radici sempre nell’autoeducazione; questa è una grande verità che tengo sempre bene a mente.

11 commenti:

  1. Eccoti finalmente! Grazie per i tuoi commenti sul mio blog e per il tuo calore... sono felice di averti incontrata e nei prossimi giorni avrò molto da leggere sul tuo bellissimo blog!!!
    Un abbraccio, Ru :-)

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  2. E' stato un vero piacere per me..dopo tanta delusione!!!
    Sei la benvenuta!
    a presto

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  3. Ecco il post che ero curiosa di leggere! Io sono fortunata nel riuscire ad applicare lo stile educativo che preferisco. Sai che a settembre cominciamo LA scuola quindi alcuni stimoli che io non gradisco non arriveranno. L'amichetta e vicina di casa della tata verrà con noi a scuola, quindi diciamo che ci ritroviamo a frequentare solo "steineriani", non per obbligo ma perchè è accaduto così. Io non intendo vietare le cose semplicemente non propongo quello che ritengo poco adatto. Non sono però scesa a compromessi con i parenti (stretti) perchè se sono convinta di una cosa la porto fino in fondo e dopo tre anni di discussione i nonni hanno capito che luci, colori, suoni, plastica, elettronica se regalati finiscono in garage! Vedremo in futuro come andranno le cose... tanto alla fine noi genitori sbagliamo sempre!!!

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    1. Sei molto fortunata ad avere una vicina di casa che condivide le tue idee, io in questa scelta sono sempre stata sola e non ho mai potuto condividere fino in fondo con le mie amiche la mia esperienza di mamma e troppo spesso
      non mi sono sentita capita...tanto che preferisco tacere...
      Sono felice che tu sia riuscita ad iscrivere tua figlia in una scuola steineriana, spero di leggere della tua esperienza sul tuo blog! sono talmente curiosa...io sto esercitando il disegno di forme con mio figlio (ha fatto la prima lo scorso anno) e mi ha talmente presa che lo sto facendo anche io..quanto mi fa sentire bene!
      un abbraccio a presto!

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    2. Anche io sugli argomenti "forti" quando vedo che non è aria preferisco tacere. Il 90% delle persone non ha nemmeno idea di che scuola frequenterà mia figlia, il 9% ne ha sentito parlare, dice che è una idea carina, ma troppo esagerata. L'1% conosce, magari ha anche fatto esperienza diretta oppure c'è qualche rara persona che ti ascolta, si informa e commenta con serietà. Mio papà per esempio si è letto L'Educazione dei figli di Steiner che gli ho regalato a Natale, apprezza, ma poi mi svilisce sempre dicendo che tanto poi dovranno vivere nel mondo... peccato che il loro mondo non esiste ancora lo dovranno creare loro con le basi giuste!!! Io sono "un'alternativa" come si dice da queste parti, una strana, quindi sono abituata a sentirmi sola nelle mie idee... ma sai alla fine ci perdono gli altri!

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    3. complimenti al tuo papà! si è dimostrato molto aperto!
      e ti capisco benissimo quando dici che ti considerano 'un'alternativa' da noi si dice 'quella è
      strana'....anche io sono considerata tale...ma sai in fondo questo mio distinguermi dalla massa...che dire ...mi piace!
      quindi andiamo avanti per la nostra strada convinte!
      a presto!
      grazie mille per la tua disponibiltà alla condivisione!

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  4. Molto bello questo post,
    anch'io penso che la cosa più importante con i bimbi piccoli sia il buonsenso, innanzitutto nelle scelte che noi genitori per primi compiamo. L'educazione in famiglia si trasmette con l'esempio, anche nel modo in cui affrontiamo gli stimoli della società "moderna". Io non credo che la tv sia una cattiva maestra tout court o che vadano banditi i giochi di plastica, o ancora che esista una scuola che rappresenti il migliore dei mondi possibili per i nostri figli. Credo che la differenza la facciamo sempre noi per primi, partecipando alla loro educazione anche fuori casa, dialogando con la scuola, interessandoci alle loro amicizie e proponendo sempre uno sguardo "alternativo".
    Scusa mi sono dilungata un poco ma sono mamma e sono educatrice e questi temi mi stanno sempre molto a cuore.
    Eliana

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    1. Ciao e benvenuta! mi sento perfettamente in sintonia con te e con il tuo pensiero.
      Non mi sono mai piaciuti gli estremismi...e credo nella forza e nella potenza dell'esempio e della coerenza del
      comportamento dei genitori.
      A presto e grazie!
      Ste

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  5. Ciao Stefania,
    credo che il primo passo sia quello di non parlare di steineriani, antroposi. Siamo non stessi a creare le barriere anche solo con le parole e, da buonissima autodidatta quale sei, sai bene che il principio antroposofico non è certo quello chiuso in un micro gruppo o di nicchia. L'antroposofia è un percorso di crescita in tutte le sue applicazioni e richiede davvero una grandissima capacità di mettersi in gioco e di autoeducarsi....forse non tutti siamo pronti per questo. Sposare questo percorso dal mio punto di vista non vuol dire isolarsi "dal resto del gruppo": ti garantisco che non tutta la mia famiglia comprende la nostra scelta educativa (attenzione non solo pedagogica ma educativa a 360 gradi) eppure le mie figlie frequentano tranquillamente i nonni, gli zii e cugini....L'attenzione da parte nostra è la medesima che ognuno di noi pone verso i propri figli quando li sentiamo "minacciati": staremmo in silenzio se qualcuno somministrasse loro un cibo scadente o avariato? No assolutamente interverremmo a spada tratta...e lo stesso io lo faccio quando qualcuno dei parenti insegna alle mie figlie a colorare negli spazi ad esempio!!!!! e se ricevono un oggetto che non corrisponde a quanto noi riteniamo idoneo? ebbene con fermezza ma non imposizione questa cosa sparisce! Tranquilli del fatto che i nostri figli potranno fare miliardi di capricci ma se sentono la nostra stabilità interiore e se sentono che le nostre decisioni sono piene di attenzione nei loro confronti non si lamenteranno! Se la mamma e il papà hanno deciso questo è perchè ritengono che sia la cosa migliore per te! chiaramente questo lo dobbiamo avere in animo! Quanto seminiamo nell'animo dei nostri figli germoglierà per quello che sono i loro talenti e le loro caratteristiche l'importante è portare avanti consapevolmente qualunque decisione e permettere loro di compiere davvero il loro cammino!
    Ti abbraccio
    erika

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    1. grazie mille per questo commento.
      Capisco perfettamente quello che vuoi dire.
      MI sto facendo letteralmente in 4 per integrare le attività scolastiche dei miei figli (che frequentano scuole e asili tradizionali) con attività che solitamente
      si svolgono nelle scuole steineriane (da noi non ci sono)
      ma l'impegno vale davvero la pena ...
      sto cercando attraverso il blog anche di 'divulgare' queste conoscenze, che purtroppo non sono molto conosciute...
      grazie mille ancora per il tuo intervento!
      Ste

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  6. Ciao, anche io ho il desiderio di divulgare la pedagogia steineriana con il mio blog ifiorielestelle.it, dando spunti e informazioni, che spero possano far venire voglia a chi legge di approfondire per conto proprio. Credo che sia importante condividere la conoscenza e che ognuno possa decidere nella libertà se e come integrare nella propria vita alcuni principi e informazioni. La rigidità non porta a niente di buono, non aiuta il cambiamento. Bisogna sentire dentro di sé ciò che è importante per la propria vita e perseguirlo. Complimenti per il tuo lavoro da mamma e da blogger!

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La Magia è credere in se stessi: se riusciamo a farlo, allora possiamo far accadere qualsiasi cosa. (Goethe)