martedì, febbraio 18

Cosa è la psicoanalisi: la mia esperienza personale



Mi sono rivolta ad una psicolanalista per la prima volta dopo la nascita del mio primo figlio: un tipico caso di depressione post parto.
Una serie di cambiamenti avevano stravolto la mia vita, le difficoltà del parto mi avevano lasciata senza forze e psicologicamente ero crollata. Non ero in preda alla disperazione, ero felice di essere mamma eppure qualcosa non andava. 
Quando arrivai per la prima volta dalla psicoanalista le dissi: "io non so più chi sono e mi sento smarrita".
Lei mi rispose che ero nel posto giusto, che il percorso psicoanalitico si pone come obiettivo proprio quello di rivelare l'uomo a se stesso.

All'inizio ero un po' a disagio ed ho tenuto nascosto il mio "percorso", perchè la mentalità comune tende ad additare come "strane" , "con qualcosa che non va" se non "addirittura malate" le persone che si rivolgono ad uno psicologo, ed io in quel momento non avevo la forza di sostenere l'incomprensione altrui.

In realtà le cose non stanno affatto così; chi si rivolge ad uno psicoanalista è sì spinto da un malessere (ma ognuno di noi è psicologicamente squilibrato, solo che spesso non ne siamo consapevoli) ma è il desiderio di arrivare alle origini di quel malessere, di conoscersi a fondo, di migliorare la qualità della propria vita, per se stessi e per chi ci sta accanto, il vero motore della richiesta di aiuto. Perchè la vita è sacra, un dono che non va sprecato.


La psicoanalisi si rivolge soltanto ai malati?



Niente è più fuori luogo di ciò! scrive Pierre Daco nel suo libro sulla psicoanalisi. L'analisi è, prima di tutto un potente mezzo di investigazione.
In numero sempre maggiore si rivolgono alla psicoanalisi persone che devono occuparsi degli altri: professori, studenti di medicina, educatori ecc, ma anche quei medici che desiderano realizzare nel miglior modo possibile il contatto con i loro pazienti o i genitori che si rendono conto quanto è fondamentale lavorare su se stessi e risolvere i propri problemi interiori, per educare al meglio i figli e poter essere per loro guida e sostegno lungo il percorso di crescita.

L'analisi è destinata ad accrescere la personalità, a conoscere le motivazioni profonde del nostro agire spesso agli antipodi con quelle apparenti. Oserei dire che la psicologia è allo stempo tempo materiale e spirituale; è materiale nella misura in cui si rivolge alle sofferenze psichiche ed è spirituale perchè offre l'opportunità di ritrovare le proprie sorgenti più nascoste, spesso inaridite.
Si giunge ad un livello di esplorazione profonda della propria anima, le cui potenzialità per lo più restano sconosciute.
Se è vero che la perdita di coscienza e della ragione portano all'alienazione, allo stesso modo se un inconscio umano resta incolto, vengono favorite povertà interiore e mediocrità.

Un uomo che vive soltanto della sua ragione, non è che la metà di uomo. (P. Daco).

Si crede che la psicanalisi sia solo destinata ad una èlite; in parte questo è vero ma non nel senso "sociale" del termine. Fa parte di questa èlite ogni persona che cerca e che si cerca. 
Sono malati tutti coloro che pensano in modo limitato e meschino, che sono irrigiditi, che hanno bisogno di dominare o di essere dominati.
E' malato chiunque resti alla superficie di sè stesso.

L'analisi come presa di coscienza: ma di cosa?


Tutti noi, nessuno escluso, siamo vittime di "complessi", "rimozioni", meccanismi inconsci che si sono venuti a creare nel corso della nostra storia per effetto dei nostri vissuti, delle ferite, sofferenze, mancanze che ognuno di noi a suo modo ha incontrato lungo il proprio cammino.
Tutte queste dinamiche o complessi restano ben celati e proprio per questo vanno a costituire delle personalità separate, profondamente nascoste. Sono così invisibili che lavorano per conto loro senza il minimo controllo da parte nostra, privandoci per di più di una enorme dose di energia.
Tali aree distorte della nostra personalità, generano pensieri-emozioni-reazioni-progetti-relazioni che non sono in sintonia con la nostra più profonda natura; si tratta di campi in cui funzioniamo male, investiamo la nostra energia in pessimo modo, contro noi stessi e contro gli altri. Ci alimentiamo di emozioni quali rabbia, odio, paura che tendono a perpetuarsi, anzi a peggiorare e generano pericolisi circoli viziosi.
Per difenderci dal dolore di tutte le nostre ferite, mettiamo quindi in campo tutta una serie di strategie con le quali esercitiamo una vera e propria violenza nei confronti di noi stessi; attraverso l'accondiscenza, l'isolamento, il perfezionismo etc. 
Per di più queste forme non integrate della nostra personalità generano dei bisogni/desideri distorti, mentre quelli più veri e sani, si trasformano in altri bisogni surrogati che non ci danno la soddisfazione che cerchiamo, ma al contrario alimentano le nostre distostorsioni, il nostro senso di insoddisfazione e fallimento.

L'analisi è uno strumento prezioso ma allo stesso tempo duro e difficile; esige che si entri in collisione con se stessi, che si mettano a nudo le "parti oscure" della propria personalità con lo scopo di ottenere l'unificazione. E vi posso assicurare che è un percorso davvero impervio. La ricompensa è che, piano piano, seduta dopo seduta si inizia a scoprire se stessi, ed allora è davvero una "rinascita". Poichè con il tempo si prende coscienza di ciò che desideriamo davvero, di ciò che ci alimenta, ci dona gioia e benessere e rende la vita ricca e appagante, nonostante le difficoltà che ci si presentano di fronte.

Attenzione: l'analisi non è la panacea.


Niente è panacea. Riconosco senza ombra di dubbio che l'analisi offre enormi possibilità ma è necessario rendersi conto che si tratta di un percorso importante, impegnativo, lungo e anche costoso.
Oltre ad un progressivo "ritrovarsi" si acquisiscono una nuova morale, un maggiore senso delle proprie responsabilità, nuove prospettive di pensiero ed un rinnovato dinamismo, che permette di sviluppare le proprie attività e di estenderle.


Quale è il compito dello psicoanalista?


Di certo posso affermare che lo psicoanalista ed il suo paziente diventano presto "compagni di viaggio". Il successo di una analisi dipende anche dalla "levatura interiore" dell'analista, poichè nessuno puo' condurre più lontano di quanto sia arrivato lui stesso.
Lo psicoanalista puo' essere definito un chirurgo dell'anima, ed è forse l'unica professione in cui si deve essere "operati" prima di operare gli altri. Infatti ogni analista deve sottoporsi ad un'analisi individuale destinata a "raschiare" il suo inconscio.
Egli lo deve conoscere profondamente altrimenti non puo' comprendere quello degli altri.

Fondamentalemente l'analista ascolta e parla con il paziente portandolo ad una presa di coscienza dei suoi turbamenti interiori. MAI  dirige, MAI dà dei consigli, MAI giudica. Conduce verso una generale maturità, lasciando sempre al paziente la cura di scengliere le proprie responsabiltà, secondo il grado di questa interiore maturazione.

L'analisi è una collaborazione assolutamente sincera. Rappresenta una situazione unica nella vita. E' un lavoro durante il quale la libertà è totale. E' evidente pertanto che il paziente deve avere in partenza una fiducia massima nel "suo" analista; nello stesso tempo l'analista deve avere fiducia nelle possibilità del suo paziente. L'analisi non ha dunque nulla a che vedere con l'intelligenza, la cultura, il livello sociale, ecc. ma unicamente con l'intelligenza interiore del paziente.
L'analisi è prima di tutto, una scuola di umiltà.

La figura dell'analista è la chiave; ecco perchè non ci si puo' auto-analizzare.

Analizzarsi significa "vedersi".  Ora, ciascuno di noi si vede attraverso i propri prismi interiori ed è pertanto estremamente facile chiudere gli occhi di fronte alla realtà delle cose. La personalità è irta di difese inconsce! Non dimentichiamocelo mai!
Si arriverebbe ben presto a fare i conti con tutta una serie di "sbarramenti" (che formano le false sicurezze) che comprometterebbero da subito il percorso. Senza una guida esterna la strada non è percorribile.
Chi intrapprende una auto-analisi arriva ben presto a giustificarsi ai propri occhi per sfuggire all'angoscia di "vedersi". Troppo grande è il rischio di cadere in inganno, sia per un'ammirazione esagerata di sè, sia per un eccessivo disprezzo.
Insomma si giugerebbe ben presto a false piste, a introspezioni larvate, a ruminazioni senza fine, a perdite di energie e angoscia ingiustificata (in pratica tutto l'opposto di quanto fa una analisi ben guidata).


Conclusioni: il mio personale percorso di analisi


Ho frequentato l'analista (si tratta di analisi ad indirizzo lacaniano) per un paio di anni; all'inizio regolarmente una volta a settimana poi due volte al mese (così era più gestibile anche economicamente).
Senza quel percorso non avrei mai avuto un approccio così sicuro alla seconda gravidanza, non mi sarei mai iscritta all'Università e non mi sarei mai laureata con due bambini piccoli (ho raccontato la mia esperinza mamma e studentessa QUI)

Sono rientrata al lavoro, ma sentivo che quel percorso faceva al caso mio, mai mi ero inoltrata così profondamente dentro me stessa. Ho partecipato ad incontri di gruppo, condotti sempre dalla stessa analista, molto interessanti, più economici ma di certo meno "profondi" dell' analisi individuale.

Ad un certo punto ho deciso che avrei rinuniciato a tanti altri altri "vezzi" per risparmiare e regalarmi almeno due sedute mensili dall'analista. "Questa volta - dissi alla mia ex-analista al telefono per prenotare la prima seduta dopo la lunga pausa (erano trascorsi oramai diversi anni)- vorrei venire da lei non perchè sento di avere un problema o un malessere specifico, ma perchè desidero conoscermi ancora di più, vedere sempre più  e meglio chi sono io."

Certo il percorso, come ho già detto, è duro e davvero richiede un grande bagno di umiltà; a volte vedersi per come si è, è davvero difficile e pesante. Ma  questo lavoro mi ha permesso di essere una madre, una moglie ed una persona migliore, senza ombra di dubbio. Soprattutto mi ha permesso di scoprire i miei più profondi e veri desideri, quelli che nutrono da dentro e rendono la vita degna di essere vissuta.
E' un cambiamento continuo, faticoso ma che vale ogni singolo euro e difficoltà; non nego che ci sono alti e bassi, cadute e rinascite ma la vita ha decisamente un altro sapore.


Bibliografia: Cosa è la psicoanalisi, Pierre Daco

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10 commenti:

  1. Bellissimo, bellissimo bellissimo! molto chiaro, e ben scritto. Grazie per avere condiviso questa tua esperienza e per quanto io apprezzo le tue ricette di autoproduzione adoro anche questi articoli più profondi, che mi permettono ancora meglio di conoscere che tipo di persona sei e quale è la tua filosofia di vita. Quindi grazie mille di cuore. Ely

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  2. Grazie Ely per queste belle parole. Anche questi articoli più riflessivi, più orientati ad acquisire maggiore consapevolezza per stare bene con se stessi e con gli altri fanno parte di me così come tutti quello che riguarda il mondo dell' autoproduzione. Leggere quindi commenti come i tuoi mi motiva ancora di più e mi riempie di gioia. Tra le altro sono articoli molto più difficili da scrivere non solo perché c e il racconto di un esperienza personale, ma perché dietro c e anche uno studio fatto in modo serio...quindi grazie davvero di cuore.

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  3. Grazie Stefania per questo articolo esaustivo, hai avuto il coraggio di mettere a nudo la tua esperienza e te ne ringrazio. Come dici tu, bisogna scoprire sé stessi per essere una persona migliore.
    Personalmente non ho mai fatto psicoanalisi ma vorrei tanto trovare una persona che faccia per me.
    Ti saprò dire! Ti abbraccio !

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  4. Cara Viola sono davvero felice che ti sia piaciuto l' articolo! Devo molto all' analisi è un percorso che per me ha fatto la differenza. Devo dire che sono stata fortunata ho trovato una splendida professionista, e questo è mokto importante, da subito c e stata sintonia.Oramai ci conosciamo da anni e posso dire che è un rapporto unico di cui sono tanto grata. La Francia e la patria di Lacan, autore del metodo di psicoanalisi che pratico, sono certa che troverai la persona che fa per te . Un bacio grande !

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  5. L'articolo è molto interessante davvero, primo perchè sfata alcuni luogo comuni che purtroppo sono ancora persistenti. La parte che mi ha colpita è stata quella in cui sottolinei che questo tipo di percorso non puo' essere compiuto senza una guida esterna. Ecco su questo infatti siamo in molti a farci delle illusioni...non è sufficiente leggere un libro, una citazione o fare pratiche di meditazione ..per vederci bene è necessario l'assistenza esperta di un esterno. Forse sottovalutiamo il nostro inconscio ed i paletti che ci mette. Per me questa parte è stata davvero utile...grazie grazie di cuore..

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    1. Esatto proprio cosi quello che hai segnalato e' proprio un punto chiave....che molti sottovalutano...

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  6. Che meraviglioso articolo Stefania! Ti ringrazio dal profondo del cuore per aver scritto una cosa così intima. Non potrei essere più d'accordo con quanto scritto. È da un anno che vado dalla psicologa una volta a settimana e nonostante la spesa economica e il dispendio di energie (come hai detto tu analizzare se stessi non è una passeggiata) credo che sia la cosa migliore che io abbia mai fatto. Anche io ho rinunciato ad altro per permettermi le sedute ma credo che siano davvero soldi spesi davvero bene, io mi sento meglio e anche chi mi sta vicino ha notato un miglioramento del mio umore. Sto facendo un percorso che mi fa sentire davvero bene e lo stra consiglio a chiunque. Grazie di nuovo per questo tuo articolo. Jessica

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    1. Ciao Jessica, grazie per la tua testimonianza. Ho scritto proprio questo articolo per cercare di fare luce su un percorso su cui ci sono false credenze e purtroppo molti pregiudizi. Sono felice che in tanti abbiate apprezzato .

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  7. mi sono avvicinata alla psicoanalisi in un momento critico della mia vita e questo mi ha aiutato moltissimo, non tanto a risolvere i problemi quanto a leggerli e tradurli in esperienze utili alla mia vita. Hai fatto una descrizione accurata e precisa di ciò che significa andare in analisi, un percorso difficile ma che dovremmo tutti affrontare per conoscerci meglio.
    Grazie per aver condiviso con noi le tue riflessioni.
    Sonia

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    1. Grazie a te Sonia per la tua testimonianza . Anche io come te ritengo che farebbe bene proprio a tutti..come dici tu aiuta a leggere le cose in maniera diversa...ecco perché arricchisce così tanto e rende la vita più piena.

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La Magia è credere in se stessi: se riusciamo a farlo, allora possiamo far accadere qualsiasi cosa. (Goethe)