venerdì, marzo 31

Meditazione: benefici, tecniche e limiti di una pratica che non è per tutti

 


La meditazione è riconosciuta come una pratica che apporta innumerevoli benefici: promuove la calma e la compassione, diminuisce lo stress e migliora l'attenzione e la concentrazione. Si tratta di uno degli strumenti per il benessere e la salute della mente, non farmacologici, più studiati al mondo e la maggior parte dei dati è estremamente positiva.

La meditazione è per la mente come l'esercizio fisico è per il corpo. E' bene però tenere presente che, come l'esercizio fisico, ci sono molti buoni modi per praticarlo e ciascuno puo' trovare quello più adatto a sè.

In questo articolo, andrò ad approfondire: 

  • i miglioramenti che questa pratica puo' apportare nella nostra vita;
  • le tecniche più semplici per iniziare a praticarla da subito in autonomia;
  • i casi in cui la meditazione non è consigliata e le attività con cui sostituirla per ottenere gli stessi benefici.

Meditazione: i benefici per il corpo e la mente



Gli studi, numerosissimi, hanno dimostrato che i benefici della meditazione regolare includono la riduzione dello stress, dell'insonnia, dei sintomi delle malattie autoimmuni, della sindrome premestruale, delle ricadute nella depressione, del disagio emotivo in generale, di ansia e panico e incide anche su fattori come il controllo della glicemia nel diabete di tipo 2, inoltre promuove la comprensione di sè e quindi il benessere generale.

Nel cervello la meditazione regolare favorisce la crescita della materia grigia; l’aumento di dimensione riguarda alcune aree particolari ovvero le zone che hanno a che fare con la regolazione delle emozioni.

Facilita anche l'apprendimento e protegge il cervello dai "rallentamenti" causati dall'invecchiamento.

Ma soprattutto, la meditazione è l'allenamento per eccellenza dell'attenzione; in un mondo che va sempre più di corsa stiamo inesorabilmente perdendo questa capacità che ci permette di vivere ed assaporare le vita e le relazioni in profondità. Siamo sempre in fuga da noi stessi, dagli altri, dal mondo, saltiamo da una infomazione ad un'altra (complice anche l'uso massiccio dei social) in modo automatico senza fissare nulla. Si tratta di quella che il pedagogista Seymour Papert ha definito "mente cavalletta".

Tale rapidità e avvicendamento di informazioni non consentono un adeguato apprendimento né una corretta sedimentazione dell’informazione a livello cerebrale, ed il risultato è  una conoscenza puramente superficiale e sopratutto poco critica, con tutte le conseguenze che questo comporta non solo per noi adulti ma ancora di più per i nostri ragazzi.

La meditazione è un ottimo antidoto.

La migliore meditazione è quella che farete: trovate quella che fa per voi


Ci sono montagne di libri, video e articoli sulla meditazione e districarsi non è facile, per questo ho deciso di fare un breve riassunto delle tecniche in modo da rendere più agevole la scelta.
Provate quelle che vi ispirano di più oppure integratele fra loro per ampliarne gli effetti.

- Tecniche per favorire il rilassamento: questo tipo di pratica richiede di ancorare l'attenzione; potete focalizzarvi sulla respirazione oppure su una parola, una frase, una breve preghiera (la mia scelta preferita) ma anche un'immagine. Deve essere abbastanza stimolante  da aiutarvi a mantenere la presenza. Sentitevi liberi di praticare anche una meditazione camminata, non dovete restare per forza fermi e immobili, potete anche scegliere di lasciarvi guidare da un audio.


- Tecniche per rendere più profonda la meditazione: dopo una breve fase di rilassamento, si puo' passare ad un livello successivo lasciando che l'attenzione si allarghi sino a comprendere il corpo, i pensieri, i sentimenti. Attenzione, non stiamo cercando di svuotare la mente, ma semplicemente di lasciare che le cose vadano e vengano, l'importante è non farsi trascinare. Lasciamo andare lo stess e la tensione ed accogliamo ciò si presenta con benevolenza. Meditate tutto il tempo che desiderate, un minuto, dieci, venti o  anche di più. 
Il consiglio condiviso da tutti gli esperti è di impegnarsi tutti i giorni anche solo per qualche minuto.

Nel mio videocorso sulla "Forza di volontà" trovate anche una tecnica di meditazione che puo' aiutare tutti coloro che hanno intrapreso un percorso di crescita personale,  desiderano rinvigorire la loro forza interiore e ritrovare serenità e benessere (trovate tutti i dettagli QUI) .

E' altrettando importante a fine meditazione lasciare che i benefici penetrino in noi concedendoci qualche momento per godere delle sensazioni di pace e serenità che solitamente la meditazione fa affiorare.

Come ho già accennato nel titolo di questo articolo, la meditazione puo' provocare l'acuirsi di sentimenti dolorosi, oppure favorire l'emergere di sensazioni di disagio e insofferenza. Questo perchè al momento magari non possedete risorse interiori sufficienti a sostenerla, oppure semplicemente perchè, come qualsiasi pratica, anche la meditazione ha bisogno di tempo per produrre i suoi benefici. Eppure è altrettanto vero che, per alcune persone, la meditazione così come viene proposta di solito non è la soluzione più adatta.

I limiti della meditazione: perchè non è per tutti


Inizio subito con il mettere in chiaro che ciò che sto per condividere non è un invito a "non meditare" ma semplicemente desidero evidenziare che si tratta di un'attività  che, come tante alte, non è per tutti. 

Come consulente utilizzo le tecniche meditative quali strumenti per favorire il benessere delle persone che si rivolgono a me, e sono molto attenta nel valutare il profilo della persona che mi trovo davanti prima di scegliere se farle praticare la meditazione e, nel caso sia necessario, intervengo per adattare la pratica alle sue caratteristiche  ed esigenze personali.

Il mio approccio iniziale con la meditazione tanti anni fa non è stato dei migliori. Notavo che quando ero tranquilla la meditazione certo mi aiutava a distendermi ulteriormente e a scendere in profondità dentro di me ma, al contrario, quando ero agitata o irrequieta non solo non mi calmava ma aumentava la mia inquietudine.  
Inizialmente ero sorpresa perchè continuavo a leggere e sentire testimonianze di persone che celebravano le virtù della meditazione e non capivo dove sbagliavo. Poi ho iniziato a fare delle ricerche ed ho provato sollievo nel confrontarmi con persone che avevano incontrato le mie stesse difficoltà.

Lessi anche da qualche parte, che erano stati effettuati degli studi sugli effetti della meditazione che avevano rilevato una percentuale significativa di meditatori che avevano sperimentato paura, dolore, irrequietezza, malessere durante la pratica. La mia ricerca personale e da "terapeuta del benessere" non si è fermata ed ho iniziato a sperimentare prima su me stessa e poi, visti i risultati, sui miei pazienti valide alternative, che voglio condividere con voi.

- La visualizzazione: la creazione di immagini mentali non solo ci aiuta a prendere una certa "distanza" dagli eventi come in effetti avviene anche con la meditazione, ma ci permette anche di lasciare libera la nostra immaginazione. A onor del vero, molte pratiche meditative includono o contemplano anche la visualizzazione. Io  ho semplicemente creato un luogo nella mia mente, molto gradevole e accogliente che arricchisco e "aggiusto" a seconda delle mie esigenze, nel quale mi ritiro quando mi sento sopraffatta o stressata ma anche quando fatico a dormire. Ognuno di noi è libero di immaginare il suo luogo ideale.

- Colorare e disegnare: anche questo metodo è efficacissimo, è uno dei miei preferiti perchè da sempre amo il disegno e la pittura. Ho sperimentato la colorazione di mandala ad esempio, ne trovate tanti anche sul web da scaricare, ma anche il disegno dal vivo o la riproduzione di immagini (la tecnica preferita da mio figlio per rilassarsi). Non sono necessarie abilità particolari, ciò che conta è lasciarsi andare facendosi trasportare dal colore e dalle linee.

- Osservare le nuvole: perfetta per tutti coloro che traggono vantaggio dal focalizzarsi su qualcosa di esterno a sè. Un beneficio collaterale è che guardare in alto ci espone maggiormente alla luce il che favorisce ulterioremente il benessere mentale.

- Le pagine del mattino: un'altra buona pratica è quella di scrivere, al mattino appena alzati, qualche pagina di getto senza pensare alla grammatica o ai contenuti ma semplicemente dando forma a ciò che ci portiamo dentro. Questa tecnica viene spesso utilizzata come strumento per favorire la creatività, eppure la mia esperienza mi ha portata a considerarla molto valida anche per la salute ed il benessere mentale ed emotivo.

- Camminare: in reltà esite una tecnina di meditazione che si chiama appunto "meditazione camminata", è noto che il primo a praticare questo tipo di meditazione fu lo stesso Buddha che percorse a piedi nudi le varie regioni dell’India. Camminare è facile e accessibile soprattutto è il metodo perfetto per coloro che fanno fatica a praticare da seduti. E' sufficiente concentrarsi sui passi, che devono essere ritmici e consapevoli. 
L' attenzione è diretta al ritmo del respiro, al movimento dei piedi e delle gambe,  nel momento presente.




Si conclude qui questo lungo articolo dedicato alla meditazione; per chiarimenti, informazioni o per saperne di più sulle mie consulenze on line dedicate al benessere e alla crescita personale potete prenotare una consulenza (la prima è gratuita) scrivendomi una mail a: scasadei154@gmail.com.

Dott.ssa Stefania Casadei

Bibliografia

Meditation and Psychological Health: A Review of Empirical Studies" (2014)
The Mental Health Benefits of Meditation: A Systematic Review and Meta-Analysis"(2014):

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4 commenti:

  1. Bellissimo questo articolo, l'ho trovato estremamente utile, grazie mille. Io credo di essere una di quelle persone che ha difficoltà con la meditazione tradizionale...ti ho inviato una mail sono interessata ad avviare un percorso di consulenza con te. Mi piace tantissimo il tuo approccio e credo proprio tu possa essere la persona che fa per me...

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    1. Felice che ti sia piaciuto l articolo, grazie. Ci sentiamo via, mail per la seduta. A presto

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  2. Sono una di quelle persone che medita perchè i benefici che ne traggo sono notevoli ma nonostante questo non riesco ad essere costante nel tempo come vorrei...i suggerimenti che lei ha dato rispetto ad altre forma di meditazione mi hanno aperto un mondo alternativo che ho intenzione di esplorare e di questo le sono grata. Le farò sapere.

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    1. Ciao Caterina, tante persone hanno l'esigenza che hai tu di essere più costanti, non è facile per tutti ma integrando con altre forme "meditative" diverse e alternative si possono comunque ottenere gli stessi vantaggi in termini di benessere personale

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La Magia è credere in se stessi: se riusciamo a farlo, allora possiamo far accadere qualsiasi cosa. (Goethe)