mercoledì, maggio 6

Come pulire le fughe delle piastrelle


Nel corso degli anni ho sperimentato diverse soluzioni per eliminare lo sporco dalle fughe delle piastrelle e sono arrivata ad una conclusione: non esite una soluzione ottimale ma ciascuna va adattata al tipo di sporco. Ora vi spiego più in dettaglio.

I residui che si accumulano nelle fughe delle piastrelle possono essere di varia natura; in bagno ad esempio, in particolare nella zona vasca e doccia, possiamo trovare accumuli di sporco misti ad avanzi di sapone o bagnoschiuma, ma si possono annidare anche residui di calcare per non parlare poi della muffa.
Nelle fughe del pavimento possono restare imprigionati residui di sporco durante il passaggio dello straccio e questo è non solo antiestetico ma anche poco igienico.

In questo post vi farò una carrellata delle migliori soluzioni che ho sperimentato su ogni tipologia di sporco riportando caso per caso la mia esperienza; non mancherò di illustrare le strategie che non mi hanno affatto convinta.

Pulire le fughe delle piastrelle in bagno




Fughe annerite dalla muffa: come trattarle


In bagno, per pulire le fughe delle piastrelle intaccate dalla muffa, la soluzione ottimale è quella che consiglia il chimico Fabrizio Zago, ovvero dovete preparare due soluzioni:
  • la prima è a base di soda Solvay e dovete "spruzzarla" sulle piastrelle e sulle fughe;
  • la seconda, da passare sulle stresse zone (appena l'altra soluzione si è asciugata) è a base di candeggina naturale e dovete lasciarla agire per almeno un'ora (anche di più se potete). Sfregate per bene (io sulle zone più colpite insisto passando un vecchio spazzolino da denti) poi risciacquate.
La muffa è vinta.
Ecco le dosi per preparare le due soluzioni:

1) Soluzione a base di soda Solvay

Fate sciogliere 100 g di soda Solvay in mezzo litro di acqua. Versate in uno spruzzino e cospargete le superfici da trattare.

2) Soluzione a base di candeggina naturale
  • 255 ml di acqua ossigenata a 34 volumi
  • 78 ml di acqua
  • 1 cucchiaino di acido citrico
Mescolate e la soluzione è pronta. 
Trovate tutte le indicazioni e gli usi della candeggina fai da te QUI.
La candeggina fai da te ha un'azione sbiancante che da ottimi risultati.


Fughe annerite da residui di sporco e saponi/detergenti



In questo caso potete  seguire 3 strade, a vostra scelta:

1) procedere con il detergente multiuso ( trovate la ricetta QUI) e insistere bene con un vecchio spazzolino da denti in modo da rimuovere lo sporco;

2) fare leva sull'azione abrasiva per rimuovere i residui di sporco, allora fa al caso vostro il detergente in polvere per il bagno (trovate la ricetta QUI). Anche in questo caso vi occorrerà un vecchio spazzolino da denti per agire al meglio;

3) se ne avete uno è il momento di utilizzarlo: l'apparecchio  che grazie al vapore ad elevate temperature rimuove questo genere di sporco ed igienizza in profondità. Io ho questo modello:




Fughe annerite con residui di calcare


Se lo sporco è misto a calcare allora la soluzione è il detergente anticalcare.
Ecco gli ingredienti per prepararlo:

  • 10-20 g di detersivo piatti possibilmente ecologico
  • 100/150 g di acido citrico
  • 400 g di acqua

Sciogliete l'acido citrico in acqua e aggiungete il detersivo piatti. Versate in uno spruzzino e applicate sulle zone interessate, lasciando agire almeno un'ora per un'azione più efficace. Se necessario passate con lo spazzolino in modo da eliminare i residui più tosti.

Per le altre zone della casa la soluzione a base di candeggina è efficace grazie al potere sbiancante ed igienizzante di questo prodotto. Dovete però fare attenzione; per non rischiare di rovinare i pavimenti particolarmente delicati vi consiglio di fare delle prove su piccole zone nascoste.
In linea generale per le altre zone della casa io mi trovo benissimo con l'apparecchio a vapore da passare nelle aree più colpite, elimina lo sporco in poco tempo e nessuna fatica.

Le soluzioni che non mi hanno convinta




Le soluzioni che ho subito scartato sono 2:

1) quella che consiglia di passare prima il bicarbonato e poi aggiungere aceto. La debore reazione che si sviluppa non è di certo sufficiente a rimuovere lo sporco.

2) La soluzione a base di percarbonato da passare e sfregare puro o creando una "pappetta" con l'aggiunta di acqua. 
Dovete sempre ricordare che il percarbonato si attiva e quindi è efficace:

1)  in acqua fredda con lungo ammollo
2)  in acqua calda dai 60 gradi in su  ( a meno che tra gli ingredienti non sia presente il TAED che è un attivatore che gli consente di essere efficace anche a 40°)

La pappetta a base di percarbonato pur essendo valida, se applicata in questo modo richiede un periodo di posa di almeno una notte. Questo è il motivo per cui l'ho scartata, la trovo poco pratica considerati i lunghi tempi.
Ecco quindi la mia esperienza con le fughe; scegliete le soluzioni in base alle vostre esigenze ed alla tipologia di sporco. All'inizio è probabile che dobbiate semplicemente sperimentare una soluzione o l'altra, così come ho fatto io, per rendervi conto del tipo di sporco con cui avete a che fare.
Una volta maturata la vostra esperienza non avrete più problemi!
Tenete presente che la rimozione dello sporco puo' richiedere più trattamenti consecutivi al fine di ottenere l'eliminazione totale di ogni residuo, in particolare se l'accumulo è datato ed il deposito consistente.
Vi consiglio quindi una volta pulito tutto alla perfezione, di trattare in maniera regolare le fughe con la soluzione che fa al caso vostro in modo da evitare la stratificazione dello sporco; in questo modo lo eliminerete in minor tempo e poca fatica.

Fatemi sapere  nei commenti come vi siete trovate!

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La Magia è credere in se stessi: se riusciamo a farlo, allora possiamo far accadere qualsiasi cosa. (Goethe)